IL CALCIO RIPRENDERA’ GLI ALLENAMENTI IL NAPOLI IN CAMPO IL 25 MARZO SALVO RINVII
Foto Ipa/Fotogramma
22/03/2020
E’ arrivato nella serata di ieri l’annuncio del Napoli della ripresa degli allenamenti fissata a mercoledì 25 marzo. Il club ha comunicato la decisione attraverso una breve nota pubblicata sul sito ufficiale: “La Ssc Napoli comunica che la squadra riprenderà mercoledì 25 marzo gli allenamenti al Centro tecnico con una seduta mattutina”. Si tratta del secondo slittamento della data di ripresa degli allenamenti, dopo quello dall’iniziale mercoledì 18 marzo a lunedì 23 marzo; ieri la decisione di posticipare ulteriormente di due giorni fino alla data del 25 marzo.
Il tema della ripresa degli allenamenti non è stato affrontato nel corso della riunione della Lega Serie A tenuta ieri in videoconferenza, ma sul punto è intervenuto il presidente dell’Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, secondo cui “allenarsi ora, due mesi prima della ripresa del campionato, non ha senso ed è pure pericoloso. Non so cosa abbia in mente chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati”. Stessa linea espressa dall’ex capitano del Napoli Paolo Cannavaro, collaboratore tecnico della squadra cinese Guangzhou allenata dal fratello Fabio: “Impensabile riprendere gli allenamenti nei centri sportivi, perché sarebbe rischiosissimo”.
“In una situazione preoccupante come quella che stiamo vivendo – ha aggiunto- dobbiamo avere le idee chiare e bisogna permettere solo ciò che può essere indispensabile. Tutto il resto va messo da parte ed è il caso che tutti si adoperino in tal senso. Lo sport può passare in seconda linea, non è un aspetto prioritario”.
Secondo il sindaco “bisogna chiudere e azzerare tutto, è questo il messaggio che dovrebbe mandare il Governo. Mi pare invece che ci siano messaggi non convincenti e questo lascia pensare anche al cittadino comune che si possa uscire di casa e fare cose che invece sono negate dai decreti. Molti cittadini non si rendono conto del pericolo che stiamo correndo, parliamo del rischio di perdite di vite umane. Se c’è da fare un sacrificio, dobbiamo farlo tutti”.