Coronavirus e conseguenze economiche, il punto di vista di un cittadino.

7 marzo 2020 | 18:14
Share0
Coronavirus e conseguenze economiche, il punto di vista di un cittadino.

In momenti così difficili per la nostra salute e di conseguenza per la nostra economia, dove le certezze di appena ieri ci appaiono oggi vacillare se non crollare definitivamente, il compito di un giornale, che da sempre si è adoperato al racconto quotidiano del nostro territorio,  è anche quello di raccogliere pensieri e sensazioni dei nostri concittadini. Oggi proponiamo quello di un noto professionista sorrentino, il Maestro Luciano Propoli. (s.c.)

Preda del consueto zapping, l’altra sera mi sono imbattuto in un talk-show televisivo a cui partecipava un roboante ex ministro ed attuale parlamentare . Il tema trattato era inevitabilmente il coronavirus  che oltre a gravi danni fisici porterà senza dubbio perdite di natura economica immensi,atteso che lo stivale trae dal turismo di ingresso la fonte più apprezzabile di risorse economiche. L’ex  ministro auspicava con ardore “la diminuzione delle tasse” da parte dell’attuale governo per compensare le sicure perdite dei comparti turistici e per conseguenza di tutto l’indotto nazionale del commercio, sostenendo, altresì, che questo provvedimento “avrebbe stimolato” anche i più retrivi al pagamento delle tanto odiate tasse. Ed è qui che mi chiedo, e forse molti si chiedono: dobbiamo augurarci ogni anno una pandemia per concorrere al proprio dovere contributivo o sarebbe più opportuno pagare “propria sponte” tutti secondo i redditi percepiti veri e non artefatti? Non dovrebbero i politici “in primis” col proprio esempio auto riducendosi il più che lauto fine mese? Ma come celiavano i nostri antenati de Roma “pecunia non olet” e i guazzabugli continuavano alle spalle di chi alle tasse non può sfuggire vale a dire pensionati, dipendenti pubblici e coloro che hanno scelto la via della lealtà sociale e solidale. All’ex ministro preso dalle problematiche socio economiche vogliamo chiedere: cosa è stato fatto nei lustri passati quando a governare è stata la sua corrente ideologica? A nostra memoria, dopo i fulgori e bagliori del boom degli anni 60, i reati valutari in Italia, non ultima l’evasione e l’elusione fiscale, sono andati in costante crescita per cui il divario tra le varie classi sociali, vale a dire proletariato e borghesia, si è fatto più aspro e insostenibile fino ai tempi attuali dove molti capifamiglia non arrivano a fine mese. Ma l’ex senatore, che per stare comodamente seduto, viene profumatamente remunerato tutto questo travaglio non lo vive e invece di auspicare tasse ridotte dovrebbe porre attenzione ai grandi, medi e piccoli evasori. Alla fine forse ha ragione  il mio amico giornalaio quando dice che educare gli italiani non è impossibile ma inutile!  –  Scritto da  Luciano Propoli -Sorrento