Covid19 e crisi socio economica. Le falle di un sistema e il reddito di base universale e incondizionato

Riceviamo e pubblichiamo l’articolo di Stefano Liotti, che dice la sua sulla questione Coronavirus e le conseguenze che ne scaturiscono:
Continui slogan motivazionali appaio e riecheggiano da ogni dove. Cittadini che difendono a spada tratta il nostro governo e le sue scelte mentre si accaniscono contro i pochi che gettato un briciolo di verità sulla massa stolta, come per illuminarli. Ebbene, questi difensori della patria e della vita che si godono queste vacanze spontanee più che forzate nelle loro confortevoli abitazioni senza preoccupazioni di alcun tipo dato il loro status sociale, come possono infondere forza e conforto quando rappresentano una minoranza? Ma la massa stolta, disperata, è pronta ad aggrapparsi a qualcosa o qualcuno per farsi trasportare dolcemente sulle rassicuranti sponde della speranza. Ci hanno sempre detto che per alimentare il nostro sistema e far girare l’economia bisogna guadagnare e spendere. Ci hanno sempre fatto credere che lavorare sia cosa giusta e nobile perché il lavoro rende liberi. La massa stolta assorbe senza filtri tutto ciò che viene dettato dall’alto perché ritenuto giusto. In più occasioni l’uomo ha dovuto fare i conti con la realtà dei fatti senza però riuscire ad ottenere una riflessione poco più profonda rispetto ai soliti pensieri superficiali a cui siamo abituati e spesso indotti. Le nostre menti semplici ostacolano la comprensione di fatti che seppur fanno emergere l’ostile verità risultano di difficile comprensione. La storia si ripete ed è
bastato un virus per far cadere nuovamente questo immenso castello di menzogne. Ora che abbiamo una scarsa autonomia dovuta al lockdown imposto e non siamo più in grado di provvedere in maniera adeguata alle nostre esigenze, con conseguenze per molti addirittura gravi, possiamo ben capire che siamo solo schiavi di un sistema che abbiamo tanto sostenuto. In momenti come questi lo stato assiste inerme, senza attuare misure di sostentamento sufficienti per tutelare la popolazione in crisi, fingendo addirittura di muovere qualcosa in questo senso ma senza un effettivo e concreto riscontro. Qualche mente pensate nel frattempo fa emergere la possibilità di vivere diversamente e ritorna il dibattito sul reddito di base universale e incondizionato e cioè la possibilità da parte di un individuo di contratte una somma di denaro a intervallo di tempo regolare, cumulabile con altri redditi, indipendentemente dall’attività lavorativa effettuata o non effettuata, dal sesso, dal credo religioso e dalla posizione sociale. A riguardo non abbiamo molte argomentazioni. Le conseguenze dovute all’attuazione di tale reddito sono alquanto impreviste e dipendono molto dalla situazione, cultura e mentalità di una popolazione. Fatto sta che in una situazione di tale emergerà e squilibrio socio-economico, risulterebbe una soluzione estremamente benefica. Spontaneamente verrebbe da dire che tutto è possibile visto che siamo i soli creatori della realtà che ci circonda. Eppure c’è una cerchia rispetta di persone che addirittura beneficia e trae profitto da questo stato di emergenza, nutrendosi della nostra condizione e disperazione. Discorsi a dir poco incomprensibili per la massa stolta che, rappresentando la maggioranza, grazie alle proprie scelte e azioni sta portando questo pianeta alla distruzione.