DONARE IL SANGUE SIGNIFICA DONARE UN PO’ DI SE STESSI

16 marzo 2020 | 22:37
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DONARE IL SANGUE SIGNIFICA DONARE UN PO’ DI SE STESSI

UN GIORNO AL SAN LEONARDO DI CASTELLAMMARE DI STABIA

Il corona virus crea problemi organizzativi e disagi per tanti pazienti. Ci sta tensione sia al reparto triage nella tenda all’esterno dell’ospedale,  allestita per l’accoglienza di primo soccorso ed emergenza del “COVID-19” e negli altri settori per lemergenza in corso.

Nel reparto di emotrasfusione del nosocomio ci sta un gruppo di lavoro efficiente e professionale che da il meglio per dare il contributo tecnico  al lavoro di tanti medici che affrontano vari problemi ed interventi di chirurgia e medicina interna.

Donare il sangue è un gesto di forte altruismo e solidarietà verso persone che hanno bisogno di aiuto ed assistenza medico scientifica dichiara ai nostri microfoni il dr. Pasquale Spera.

“Qui siamo in trincea per la soluzione di problemi di salute dei nostri pazienti”.

“Noi medici ed infermieri siamo  in prima linea in ospedale per salvare le vite dei pazienti.”

Al San Leonardo arrivano continuamente  persone e pazienti per varie condizioni cliniche. Alcuni casi di emergenza  e sospetti provenienti dalle strutture limitrofe per mancanza di posti e per mancanza di esperti medici  che possono affrontare con calma ed esperienza non solo la problematica “covid”.

Le ambulanze si dirigono direttamente all’entrata del pronto soccorso di Castellammare, attrezzato in epoca recente. Ci sta un’area  interdetta a chiunque da quando le tende montate per l’emergenza ospitano i casi di persone  sospette  di infezione da  coronavirus.

“Ogni volta che arriva qualcuno speriamo non abbia la malattia”.

Non c’è neanche bisogno di nominare il coronavirus, l’incubo che ha cambiato la vita di tutti.

Il caposala Donnarumma parla come chi è abituato a convivere con la paura e sorride mentre vede arrivare, una dopo l’altra, le persone nel suo reparto per donare il sangue.

Questo lo abbiamo letto anche su altre testate locali. L’appello urgente di donare un po’ di se stessi dedicando il tempo a un opera buona che da un senso di grande soddisfazione alla persona che si rende disponibile.

Essere utili alla comunità stabiese e dell’intera regione Campania fa si che i medici si adoperano per la crescita di una comunità mirata alla guarigione dei pazienti.  Si respira un clima  di forte  armonia e collaborazione in un reparto specifico e particolare.

Gli stabiesi hanno un cuore grande, abbiamo raccolto piu’ del doppio di sacche di sangue del solito. Siamo a  una media giornaliera da 50 a settanta  sacche che saranno utili a fronteggiare una situazione di emergenza sul tutto il territorio nazionale.

I medici e gli infermieri  da giorni lavorano senza sosta. I nomi nessuno li dimentica …

il dottore Giancarlo Cassese, Cinzia Pagano e Pasquale Spera con Angela Celotto, Lucia D’Aniello.

“Al San Leonardo siamo tra i primi centri di raccolta sangue in Campania” dice il dr. Pagano.

Da qui dobbiamo rispondere alle esigenze degli ospedali, di chi fa trasfusioni a casa e delle cliniche private”

 Orgoglio del caposala  Ferdinando Donnarumma. La paura del coronavirus, nei giorni scorsi, ha fermato i donatori, “purtroppo abbiamo avuto un calo”.

Chiusi in casa e lontano dagli ospedali, tutto si è fermato. Poi è scattata la risposta all’appello. Oggi saremo anche in giro per Castellammare, per la raccolta del  sangue. Non sappiamo quando l’emergenza terminerà e abbiamo bisogno di tutti.   Il percorso che porta al centro donazione è protetto. Nessun rischio per chi spende un po’ del suo tempo per aiutare Castellammare e l’Italia a chiudere una delle pagine più buie della sua storia.