Dottor Moscarella: “i virus ed i vaccini sono fatti di sostanze analoghe”.
In un passato non troppo lontano, abbiamo appreso dalla televisione che un virus sconosciuto si è presentato in Cina scaturendo una rapida diffusione del contagio e provocando tantissimi morti in poco tempo. Il governo cinese, per cercare di limitare i danni ed in maniera non troppo democratica, ha imposto ai cittadini un lungo periodo di quarantena per evitare una ulteriore propagazione del virus. Ad un certo punto, però, il problema è arrivato in Italia e, dopo un attimo di sbandamento, si è deciso di adottare le stesse misure cautelari degli amici orientali. Tante sono state le reazioni: c’è chi è andato alla ricerca dell’untore, chi ha pensato ad una mossa politica per smuovere l’economia, chi ha trovato una possibilità di guarigione nel Tocilizumab e chi è impegnato nello studio del vaccino. A tal proposito, il dottor Giovanni Moscarella ha affermato che: “I virus sono frammenti di DNA e RNA che hanno bisogno del codice genetico di una creatura vivente per potersi replicare. Dalle analisi effettuate da esimi ricercatori, tra cui il dottor Stefano Montanari, è emerso che anche nei prodotti vaccinali ci sono dei frammenti di DNA e RNA provenienti da esseri umani o da animali. I vaccini, dunque, contenendo gli analoghi di un virus, potrebbero aver innescato una condizione patologica che, unita all’età di una persona, ad uno stile di vita inadeguato e ad un sistema immunitario debole, avrebbero provocato danni notevoli in soggetti risultati successivamente positivi al test”. Il dottor Moscarella invita quindi ad indagare se la maggioranza di persone infette era quella che era stata preventivamente vaccinata contro le influenze (e sappiamo che in Lombardia, il focolaio del coronavirus, erano state fatte delle vaccinazioni a tappeto) e se tra il vaccino assunto ed il coronavirus ci potesse essere una correlazione. “Bisognerebbe analizzare tutti i malati, verificare la quantità presente nei loro corpi di bario e alluminio, dannosissimi all’organismo (geoingegneria climatica), di cortisolo, l’ormone che ci riferisce gli stati di stress e di vitamina D, invece, importantissima per il rafforzamento del sistema immunitario! La presenza dei primi tre elementi e l’assenza del quarto, potrebbero favorire l’ammalarsi, non solo del Covid 19, ma anche di tutte le altre malattie che troverebbero terreno fertile in soggetti deboli”.