LA SITUAZIONE GENERALE DEL CORONA VIRUS

5 marzo 2020 | 15:09
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LA SITUAZIONE GENERALE DEL CORONA VIRUS

Coronavirus, scuole e atenei chiusi fino al 15 marzo. Locatelli: ‘Possibile proroga’

Borrelli: 2.706 malati e 107 morti, 276 i guariti, aumento del 72,5%

Redazione ANSA

05 marzo 2020

Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo: una decisione presa dal Governo seguendo la “linea della massima precauzione”. E ancora: sospensione in tutto il Paese, come per le zone rosse, di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse; sport di base che non si ferma ma solo a condizione che vengano rispettate le raccomandazioni dell’Istituto superiore di Sanità.

Il governo vara – dunque – una nuova stretta per tentare di arginare la diffusione del coronavirus, con i malati che hanno ormai superato i 2.700 e l’intero Paese.

“E’ stata fatta una scelta di sospendere fino al 15 marzo” le scuole, “con la possibilità di riconsiderare e rimodulare la scelta in base a quello che sarà lo scenario epidemiologico che andremo a verificare giorno per giorno”, ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli in conferenza stampa non escludendo la possibilità di un allungamento della misura.

Potrebbe configurarsi questa eventualità” ha risposto infatti a chi gli chiedeva se fosse ipotizzabile un allungamento dei tempi.

Il parere del comitato tecnico-scientifico – ha sottolineato dopo che ieri era filtrata la nottizia dei dubbi del comitato sulla misura – “faceva riferimento a elementi di incertezza esistenti su quanto potrà andare ad impattare la sospensione dell’attività didattica in termini di contenimento e su quella che potrebbe essere la durata necessaria per poter ottenere una buona efficacia contro l’infezione”. “Quanto poi è stato deciso in Cdm non differisce da queste considerazioni” ha aggiunto.

La chiusura delle scuole “è un sacrificio che serve e che va fatto“, dice Locatelli. Resta un’incognita, perché la situazione è senza precedenti, “il contributo che la misura può dare” nel contenimento del virus, “in che percentuale non lo sappiamo”.

E sulla stessa linea è anche il virologo Roberto Burioni che su Twitter scrive: “Considerati i numeri attuali, la chiusura delle scuole è un provvedimento indispensabile. Mi stupisco che qualcuno con un minimo di raziocinio possa non essere d’accordo”. “Molti – aggiunge Burioni citando le parole dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco – stanno usando l’assenza di evidenze per contestare la misura che chiude le scuole. Sfido chiunque a trovare una pubblicazione su come prevenire la diffusione di un virus comparso pochi mesi fa sulla faccia della Terra”.

IL TESTO DEL DPCM

“A noi tutti, istituzioni e politica, dico: abbassiamo i toni, evitiamo colpi di testa e agiamo con la massima lealtà verso lo StatoDiamo un esempio di serietà anche all’estero, dimostriamo di essere un Paese forte e consapevole”, scrive in un post su Facebook sull’emergenza Coronavirus il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

Anche in Valle D’Aosta, unica regione fino a ieri che non aveva contagiati, fa registrare i primi due probabili casi. A comunicarlo la Presidenza della regione che aggiunge che i tamponi sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma. Gli esami effettuati ieri su due pazienti presi in carico dal Servizio sanitario regionale sono risultati positivi. Le persone risultate positive manifestano sintomatologie lievi. I pazienti appartengono allo stesso nucleo familiare.

Un altro magistrato, in forza alla procura generale, è risultato positivo al coronavirus a Milano, dopo i due casi di giudici dei giorni scorsi. Sono arrivate le squadre dei tecnici per la sanificazione degli uffici in particolare della procura generale.  Per la sanificazione totale e straordinaria del Palazzo di Giustizia tutto l’edificio sarà chiuso nel fine settimana, sabato e domenica, ma saranno, comunque, garantiti i servizi minimi essenziali.

Chiuso anche il tribunale di Napoli – “Tutte le attività giurisdizionali ed amministrative, non di somma urgenza, degli uffici giudiziari ubicati nel Palazzo di Giustizia di Napoli sono sospese nei giorni 6, 7 e 9 marzo”. E’ la decisione adottata dalla Corte di Appello di Napoli e dalla Procura Generale al termine di un tavolo tecnico tenuto oggi nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli dopo che un magistrato, di rientro da un periodo di congedo in Lombardia, è risultato positivo al coronavirus.

Hotel in isolamento nell’Imperiese – In isolamento l’hotel Paradiso di Diano Marina dove un turista di Brembate (Bergamo) è stato trovato positivo al Coronavirus. La persona contagiata fa parte di una comitiva di 48 perone. “Stiamo già organizzando con la macchina della Protezione Civile lo sgombero degli ospiti dell’albergo, che verranno riportati subito a Bergamo per la quarantena”, ha detto il governatore Giovanni Toti. Il personale dell’albergo farà la quarantena a casa.

A seguito delle decisioni del Governo in materia di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria, l’Ufficio Stampa del Quirinale comunica che la cerimonia dell’8 Marzo (Giornata Internazionale della Donna) e il Concerto alla Cappella Paolina del 15 marzo p.v. non avranno luogo. Cancellata anche la maratona di Roma del 29 Marzo, celebre appuntamento sportivo della capitale.

L’OMS RACCOMANDA: ‘TUTTI FACCIANO I TEST SU CHI HA SINTOMI’ –  “Incoraggiamo i Paesi che vogliono sapere quanta parte della loro popolazione è stata contagiata con il Covid-19 a iniziare a fare i test sulle persone con sintomi”. E’ quanto afferma dall’Oms Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze. “Siamo a otto settimane dall’inizio dell’epidemia e abbiamo già identificato il virus, abbiamo la sequenza genetica, la Pcr e il test sierologico. Questa mole di conoscenze non ha precedenti per una nuova malattia”.

I dati aggiornati a ieri dicono che i morti sono arrivati a 107, il 3,47% del totale dei contagiati, e che ci sono 295 malati in terapia intensiva, 66 in più di ieri, pari al 28,8% in più. Ma è anche vero che sono poco più del 10% dei 2.706 malati totali. 1.346 sono invece i malati ricoverati con sintomi e 1.065 quelli in isolamento domiciliare. L’obiettivo del governo è dunque quello di evitare che aumentino in maniera esponenziale i ricoverati più gravi, mandando in crisi tutto il sistema.