Milano, taglio di alberi al tempo del coronavirus, rimaniamo senza parole.

30 marzo 2020 | 22:46
Share0
Milano, taglio di alberi al tempo del coronavirus, rimaniamo senza parole.

Milano – Durante la prima settimana di marzo, sono stati tagliati 80 alberi nella zona del “Bosco la Goccia” di proprietà di A2A, società italiana che opera nei settori energia, calore, reti e tecnologie. Gli alberi tagliati appartenevano alla specie denominata populus nigra (pioppo nero) ed erano stati piantati dalla società d’ingegneria MM a scopo di riforestazione negli anni ’70. Dal numero di anelli presenti in sezione nei tronchi abbattuti gli alberi avevano quindi circa cinquant’anni. Nel Piano di Governo del Territorio di Milano, approvato nel 2019 con il 2030 come orizzonte temporale, si esprime la volontà di realizzare “20 nuovi parchi per Milano, con incremento di aree verdi a Bovisa (da 10% a 50%) ” e di sostenere il progetto ForestaMI, che si propone di piantare 3 milioni di alberi nella città metropolitana. Queste politiche sono state adottate in risposta alla situazione di emergenza climatica del pianeta. L’area che è stata deforestata avrebbe contribuito solo nel 2020 ad assorbire circa 65000 kg di CO2, pari alle emissioni medie annuali di una ventina di automobili, senza contare i benefici in termini di qualità dell’aria, come ad esempio la riduzione di temperatura e ozono. Considerando l’urgenza del problema climatico, abbattere alberi adulti per piantarne di giovani ha un effetto controproducente ed è sintomo di una visione miope e sbagliata. La deforestazione, oggi più di ieri che stiamo imparando sulla nostra pelle cosa comporta creare squilibri negli ecosistemi naturali, è da giudicarsi eticamente inaccettabile per l’importanza ecologica del bosco per le zone limitrofe e l’intera città, e possiamo aggiungere illegale secondo il Regolamento d’uso e tutela del verde redatto dal Comune stesso, dove l’abbattimento di alberi è vietato di norma tra marzo e settembre, periodo di riproduzione e nidificazione di uccelli. La tremenda lezione che il Covid-19 ci sta impartendo pone al centro del nostro futuro la cura della natura, l’equilibrio degli ecosistemi che dev’essere rispettato e soprattutto la cura dell’ossigeno bene preziosissimo e fondamentale, che gli alberi ci garantiscono. Sarà bene capire una volta per tutte che gli alberi vanno piantati non abbattuti.
a cura di Luigi De Rosa
(fonti L’Extraterrestre edizione del 26 marzo 2020, www.pressenza.com 12 marzo 2020; foto tratta dal web)