Penisola sorrentina, ancora sindaci  in ordine sparso. Quando invece necessiterebbe unità.

19 marzo 2020 | 21:36
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Penisola sorrentina, ancora sindaci  in ordine sparso. Quando invece necessiterebbe unità.

Soltanto esibizioni, tali vengono considerate da molti cittadini quelle che vedono come protagonisti alcuni Primi cittadini della penisola sorrentina. In un periodo di emergenza, come quello  attuale mentre si registrano i primi contagi, essere  disuniti  è da incoscienti. Oggi più che mai un territorio di pochi chilometri di estensione, ma con cinque amministrazioni,  necessita di  una unica e competente regia. Un ulteriore elogio alle Forze dell’Ordine ma c’è già chi invoca l’esercito.  

Sorrento –  In tempi da corona virus con i cittadini chiusi in casa, come prevedono le direttive del Governo e del Servizio Sanitario Nazionale, anche  i social svolgono un compito molto importante. La comunicazione on line che in tempi normali e già molto fluente  in questi giorni, visto le costrizioni può diventare un vero e proprio punto di incontro per le comunità. Spesso anche di forte polemica che in questi drammatici giorni in penisola sorrentina non risparmia nessuno. Mentre anche a Sorrento oggi si registrano tre contagi, nei giorni c’è stato chi senza mascherina si tè sostituito alle Forze dell’Ordine ai posti di blocco, chi invece con quotidiani bollettini si è sostituito al Direttore del Servizio Sanitario e  chi con turisti in spiaggia, invoca una task forcelocale, ritenuta del tutto inutile quando la priorità dovrebbe essere il costringere i cittadini a rimanere in casa ed attenersi alle direttive del Governo. Sotto accusa i sindaci peninsulari ed i concreti provvedimenti che ancora non si riesce a varare per fronteggiare il Covid -19.  Cosi come sovente è successo in passato di fronte ad ataviche problematiche locali, anche adesso si sta dimostrando  che ,in un territorio di pochi chilometri di estensione  ma con cinque amministrazioni diverse, anche di fronte ad una emergenza che non conosce eguali negli ultimi decenni, non si  riesce a trovare una sola linea da seguire. Tale è la forte critica che da più parti man mano si sta sollevando di fronte a quelli che sembrano dei veri e propri  pannicelli caldi di fronte all’ incalzare del virus.

Ora che ufficialmente il coronavirus è in mezzo  a noi, determinate prese di posizione sembrano del tutto inutili. Per la maggior parte della popolazione il territorio ha bisogno di essere unito  e non andare in ordine sparso.  La  strategia ognuno per sé, è ormai risaputo, non paga affatto  ed agevola il diffondersi del contagio.  Le esperienze recenti, di altri parti della nazione, stanno a dimostrarlo. Bisogna  che l’intera penisola affronti  questo periodo con una unica regia. Una, oppure un  gruppo di  persone esperte che abbiano le competenze e le capacità di governare l’emergenza. Chiamiamola pure unità di crisi o come vi pare, basti che si passi ad una azione unica e concreta che interessi il territorio intero.   La politica faccia un passo indietro ed abbia  l’umiltà di prendere lezione da chi è capace . Si lasci fare a chi  in determinate situazioni rassicuri la comunità con provvedimenti forti e concreti. Tale dovrebbe essere la strada maestra da seguire!

Applicando, senza mezzi termini, le direttive imposte dal Governo e dal Servizio Sanitario Nazionale.    Chiudere l’intero territorio con imponenti posti di blocco a Scutolo e sulla SS 163  costiera amalfitana,sarebbe consigliabile. Chi rientra i penisola , tranne gli autorizzati,deve essere sottoposto a quarantena. Il lavoro encomiabile che sotto tale aspetto  le Forze dell’Ordine ed il servizio Sanitario,stanno portando avanti  spesso non basta contro la incoscienza di tanti cittadini che ancora sottovalutano il virus.  In molti,sotto tale aspetto anche in penisola, invocano anche l’esercito come indicato dalla Regione.  Come verificatosi altrove la disinfezione costante di tutte le strade e delle strutture pubbliche dell’intera penisola indistintamente da un comune all’altro sarebbe un altro opportuno provvedimento.  Disinfezione che andrebbe controllata ed effettuata in maniera meticolosa anche in tutti gli esercizi autorizzati ad essere aperti. Un controllo radicale del territorio affinché tutti i cantieri siano realmente chiusi come prevedono le direttive del Governo.  Appoggio totale con tutte le risorse disponibili al servizio Sanitario locale, con un solo ed affidabile servizio di comunicazione.  Quando più presto si realizza ciò più presto avremo la sicurezza che gli attuali sacrifici siano serviti a qualcosa.  Infine nessuna privacy per coloro che risultano positivi, ma bensì rendere pubblico i nomi affinché si possa facilmente individuare altri contagiati e prendere i provvedimenti opportuni. Sotto tale aspetto, in queste ore, l’ex assessore Mario Gargiulo ,è stato un esempio. Rivelando immediatamente lo stato positivo del fratello e mettersi in quarantena.

Anche in penisola  si invoca a tenere duro con la speranza che tutto andrà bene dopo la tempesta. Ma come ampiamente ha dimostrato, dall’altro capo del mondo, il Comandante Gennaro Arma, avere uomini determinati e con gli attributi che in questi momenti sappiano gestire il territorio in modo concreto, infondendo sicurezza e tranquillità , sarebbe quanto mai opportuno. – 19 marzo 2020 –   salvatorecaccaviello.