Sorrento – Vallone dei Mulini. Noi, “gente senza palle”, che da anni combattiamo per il territorio sorrentino!
“Nell’avere in modo costante fiducia nelle Istituzioni ed in particolare nell’operato della Procura di Torre Annunziata, l’azione delle associazioni sarà ancora più tenace e coraggiosa di prima. Sotto tale aspetto, si continuerà con coraggio a combattere per la difesa e la tutela e quindi per le risorse di quel prezioso patrimonio rappresentato dal territorio sorrentino. Affinché in futuro possa essere anche da esempio per le località limitrofe. Dalle quali al momento sotto determinati aspetti è evidente che non si possono prendere lezioni.” Così Salvatore Caccaviello, all’indomani del sequestro del Vallone dei Mulini nel rispondere ad un commento su Fb di un noto Assessore. Il responsabile dei Vas-Sorrento, insieme al Presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito, sulla scia di quanto all’epoca venne indicato dal compianto amico fraterno, Giovanni Antonetti, ha segnalato con vari esposti a Enti Istituzionali nonché all’ A.G. quanto accadeva all’interno del Vallone con l’anomalo comportamento delle Autorità di vigilanza locale e degli Uffici comunali.
Sorrento – “Gente senza palle” in tal modo veniamo definiti, dall’attuale Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sorrento, in un commento ad un post su Facebook in cui si elogiava il lavoro della Procura di Torre Annunziata, circa il sequestro del Vallone dei Mulini – è quanto dichiara Salvatore Caccaviello – rappresentante dei Vas (Verdi Ambiente e Società)– Sorrento che insieme a Claudio d’Esposito sono stati i firmatari dei primi esposti alla Procura della Repubblica ed a vari Enti Istituzionali e finanche ai Ministeri preposti,affinché si facesse luce sui lavori autorizzati dal Comune all’interno del Vallone dei Mulini – Probabilmente l’Assessore ignora che gli attributi ci vogliono nel difendere, ormai a tutti i livelli il nostro prezioso territorio. Mettendosi di traverso ad un sistema ormai collaudato da anni che vede in prima linea una politica, praticata con arroganza e ricatto, per la quale le bellezze dei nostri paesaggi rappresentano solo e soltanto una opportunità per continuare ad arricchire determinati patrimoni.La passione e l’attaccamento, da generazioni, a questo meraviglioso lembo di terra, la cui storia viene elogiata ed apprezzata a livello internazionale, tanto da farne una delle primarie risorse per una intera comunità, insieme all’amore per l’ambiente, rappresentano il volano di una azione, quella delle associazioni ambientaliste in penisola sorrentina, che non conosce ostacoli! Sotto tale aspetto – sottolinea Caccaviello, tra l’altro rappresentante sul territorio sorrentino anche dell’Associazione antimafia “Antonino Caponnetto” nonché ormai da anni, collaboratore del nostro giornale – un grande e perenne elogio dovrebbe andare a Claudio d’Esposito, Presidente del Wwf Terre del Tirreno, un punto fondamentale per la tutela del territorio sorrentino, che oltre ad essere un amico fraterno rappresenta un vero compagno e maestro nella tutela dell’ambiente. Pertanto forse la più vera e genuina risorsa per un territorio da sempre abusato e depredato . Senz’altro un esempio per le nuove generazioni.
Al Vallone dei Mulini, così come in tante altre occasioni , – continua Salvatore Caccaviello – con testa alta ed in nome del territorio sorrentino, a differenza ahimè di tanti altri nostri concittadini, si è voluto ancora una volta sfidare con coraggio un sistema chiaramente spalleggiato da una amministrazione compiacente che non ha saputo o voluto vedere a fondo l’intera vicenda già dai tempi in cui la sollevò l’altro fraterno e compianto amico Giovanni Antonetti.Lo scontro, come sempre più spesso capita, è stato principalmente contro un sistema politico ed imprenditoriale che più volte ha palesato la sua arroganza dando l’impressione di essere ben radicato finanche negli uffici comunali. Dove varie volte, noi rappresentanti delle associazioni, ci siamo visti ignorati o completamente presi in giro.Ciò nonostante, in questi anni grazie anche la contributo degli attivisti del Movimento 5 Stelle capeggiati da Rosario Lotito , si è riusciti a mantenere alta e perenne l’attenzione sul Vallone dei Mulini.Una prima denuncia del Wwf Terre del Tirreno ed una interrogazione della senatrice De Petris, circa il taglio di varie piante all’interno del Vallone ed il conseguente danno all’intero ecositema, non ostacolarono il prosieguo dei lavori. Pertanto fummo costretti a passare ad una azione più concreta con l’intendo di coinvolgere anche tutta la cittadinanza. La quale più volte aveva manifestato la contrarietà a dei lavori che avrebbero sicuramente trasformato e deturpato un sito storico dell’importanza del Vallone dei Mulini.A nostro fianco in tali occasioni, oltre all’affidabilità del M5S , abbiamo avuto il supporto del Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, del solito Rosario Fiorentino e dall’attuale Consigliere di opposizione Paolo Esposito (evidentemente tutta gente considerata poi senza palle dal nostro Assessore ai Lavori Pubblici). Il primo passo fu quello di organizzare un flash mob lungo via Fuorimura la strada che costeggia il Vallone.Evento a cui ,nonostante una concreta pubblicità , parteciparono poche decine di persone.Molta sentita in quel frangente fu la mancanza di coloro che furono vicino a Giovanni Antonetti nei primi anni delle sue battaglie a favore del Vallone. Non solo l’importanza di una vicenda così sentita in città e la successiva mancanza di gente, compreso tutti coloro che oggi si complimentano con le associazioni per il risultato raggiunto, tra cui vari giornalisti locali e bloggers, fu in quella occasione senz’altro una negativa sorpresa.Il quasi insuccesso del flah mob che non ci scoraggiò. Dopo vari tentativi al Comune , di richiesta di Accesso agli Atti ,si riuscì ad avere la documentazione inerente la pratica. In effetti rivelatosi poi una semplice SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)e non come ci si poteva aspettare un permesso a costruire essendo la zona super vincolata. In entrambi i casi tuttavia l’autorizzazione doveva essere subordinato al rilascio dei pareri, agli adempimenti delle prescrizioni e ri perimetrazione dell’area.
Una documentazione – prosegue Salvatore Caccaviello – che rilasciata dapprima incompleta e successivamente, dopo un assurdo peregrinare tra gli Uffici comunali ed un quasi scontro verbale con il Sindaco Cuomo, si è potuto avere quasi per intero dopo varie settimane.Da un primo esame delle carte si riscontravano già palesi ed evidenti anomalie ed illegittimità. Dopo giornate e notti di confronto e ricerche,insieme al sempre dinamico Claudio d’Esposito, si riusci ad impostare una prima bozza di una lunga e dettagliata segnalazione che dopo una serie di consulti con tecnici e professionisti (evidentemente anch’essi senza palle secondo l’assessore) fu rettificata e presentata alle Procure della Repubblica di Napoli e Torre Annunziata nonché a vari Enti Istituzionali.Tra cui i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, Genio Civile, Autorità di Bacino e Soprintendenza. Segnalazioni a cui seguirono alcune integrazioni ed una serie di costanti passaggi alla Procura di Torre Annunziata, con la presentazione del Modello ex Art.335, che ebbe un primo risultato con la successiva apertura del Fascicolo.Sostenuti anche dai cittadini (che nel frattempo i lavori andavano avanti, si rendevano conto della trasformazione del sito, ma soprattutto si chiedevano come tale operazione fosse stata possibile. Dato che l’intera area (dichiarata Zona Rossa) era sottoposta a vari vincoli e soprattutto alle direttive imposte dalla Soprintendenza) , oltre ad essere sentiti dagli inquirenti ,dalla Procura nel frattempo ci si assicurava che le indagini andavano avanti.Il tempo tuttavia trascorreva ed in uno scenario, in cui è stato evidente la inspiegabile inerzia dei ,seppur sollecitati, Responsabili degli Uffici comunali nonchè delle Autorità locali preposte a determinate vigilanze, iniziava a sorgere il dubbio che difficilmente si poteva giungere a qualcosa di concreto. La forza tuttavia ci veniva fornita dal ricordo di chi con passione voleva, già dal 2012, che tale sito continuasse ad appartenere ai cittadini sorrentini . Con la risposta ricevuta dal Movimento 5 Stelle ,grazie alla Consigliere regionale Maria Muscarà nel frattempo sollecitata da Rosario Lotito, si seppe ufficialmente che il Genio Civile non aveva rilasciato alcun parere idraulico. Di conseguenza si è ritenuto interpellare di nuovo la Magistratura invitando a tal punto anche il dirigente comunale preposto, alla revoca delle Scia e la sospensione ad horas dei lavori. Ad oltre due mesi da tale invito, nessuna comunicazione in merito da parte degli Uffici comunali è giunta sinora alle due Associazioni (wwf-Vas)interpellanti.La questione, sebbene momentaneamente, sembra essere stata risolta dal prezioso lavoro della Magistratura.
Questa è una storia di uomini considerati “senza palle”, di coloro che investendo il loro tempo, con coraggio e rischiando di proprio hanno donato e continuano a donare le loro energie affinchè la comunità si liberi da determinati dannosi meccanismi, e gli si possa assicurare un futuro. In cui i nostri figli possano vivere in serenità , dove la tutela del territorio , dell’ambiente e del nostro patrimonio, storico, artistico culturale e pertanto la nostra economia turistica possa essere assicurata. Sotto tale aspetto, l’azione delle associazioni sarà ancora più tenace e coraggiosa di prima. Si continuerà con coraggio e sicuramente con quegli attributi necessari a combattere per tali obbiettivi affinché possa essere anche da esempio per le località limitrofe. Dalle quali al momento, sotto determinati aspetti, è evidente che non si possono prendere lezioni. Infine, “amico mio” senza insegnare niente a nessuno,- conclude Salvatore Caccaviello rivolgendosi all’Assessore in questione – noi continuiamo ad essere convinti che le cosidette “palle” necessitano nel rispettare Regole ed Istituzioni. Non come spesso capita , con la compiacenza di politici e magari di uffici ed autorità preposte, aggirarle a proprio favore e recare di conseguenza dei danni, talvolta irreversibili, alle comunità. Salvatore Caccaviello VAS -Sorrento – 11 marzo 2020.