Terremoto in casa Juve Stabia: il presidente Langella è pronto a cedere le sue quote!
Terremoto in casa Juve Stabia: il presidente Langella è pronto a cedere le sue quote! Dopo le recenti contestazioni dei tifosi stabiesi, rivolte al vicepresidente Vincenzo D’Elia e la chiara presa di posizione di Manniello a sfavore di quest’ultimo, Langella ha reso noto di essere pronto a cedere le sue quote per il bene del club, della squadra e dei tifosi! I mancati risultati (nelle ultime tre partite, un pareggio e due sconfitte), la decisione della società di andare in silenzio stampa ed i dissapori mai occultati nell’ambiente, dimostrano che questo periodo di crisi abbia bisogno di una svolta. In un comunicato, dunque, Langella ha spiegato le motivazioni della sua scelta: «In primo luogo ritengo che la contestazione in sé appare oltremodo anomala, incomprensibile ed inaspettata perché rivolta ad un Amministratore che, di fatto, non ha mai interferito nelle scelte societarie di carattere sportivo e che si è sempre dimostrato sensibile alle esigenze della tifoseria, manifestando, sin dal suo insediamento, un attaccamento “viscerale” ai colori giallo blè e soprattutto non ha mai messo alla porta nessuno e ha sempre cercato la via del dialogo costruttivo. In breve, si può affermare che tale contestazione rappresenti un unicum nella storia del calcio! E’ evidente, allora, che il clima insopportabile che si è venuto a creare, che peraltro rischia di compromettere la serenità della nostra squadra del cuore, sia frutto di una strategia che ha ben altri fini. Mi piace sottolineare che sono entrato a far parte della compagine societaria della Juve Stabia con passione autentica e grande entusiasmo e con l’intento di farne una società organizzata, solida e pronta al salto di qualità. Alla luce degli ultimi eventi, purtroppo, con profonda amarezza devo constatare che il mio progetto appare irrealizzabile. A questo punto, per il bene della Juve Stabia, dei tifosi e della Città di Castellammare, e per coerenza con il mio stile personale e imprenditoriale, non posso che fare un concreto passo indietro offrendo le mie quote ad un prezzo di “liquidazione” in modo che altri al mio posto possano proseguire nella gestione del Club. Ciò, fermo restando nelle more il mio pieno sostegno e supporto alla società nell’assetto attuale».