Anche in Penisola sorrentina, sui continui e spesso insensati abbattimenti di alberi, oltre al Wwf ,interviene il Ministero.
Come in tutta Italia anche il nostro territorio sarà interessato dalle indagini proposte dal Ministro Costa circa le continue segnalazioni del taglio sconsiderato di alberi. Disposte due indagini , una tecnica e una di tipo investigativo con le Forze di Polizia Locale. L’intervento del WWf Terre del Tirreno.
Sorrento Un fenomeno quello del taglio indiscriminato degli alberi assolutamente non estraneo neanche al territorio sorrentino. Nonostante l’emergenza coronavirus, non capita giorno che lungo il territorio si sentono in continuazione motoseghe all’opera. Una sorta di tragica sinfonia che quotidianamente vede come vittima il nostro prezioso patrimonio arboreo. Nella totale inerzia da parte dei comuni che, in relazione alla riforma del 2001, devono essere gli enti preposti a determinati controlli, finalmente molte segnalazioni da parte di cittadini infuriati e associazioni ambientaliste, circa tale assurda e ormai massiccia pratica , sono arrivate al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Una situazione che ha immediatamente colpito la sensibilità del Ministro, Sergio Costa. Il quale , deciso a vederci chiaro in una situazione ormai estesa a tutto il territorio nazionale, ha immediatamente disposto due indagini. Una tecnica e una di tipo investigativo con le Forze di Polizia Locale. A tale proposito, fa sapere il Ministro si sta lavorando con il Comitato Verde Pubblico costituito per legge presso il Ministero con tutta una serie di specialisti. Chiedendo, in particolar modo agli esperti, di approfondire quella che a tutti gli effetti si può considerare una grave problematica per i nostri territori. Bisogna capire a fondo, sebbene la competenza è dei Comuni, il motivo di tante segnalazioni circa il numero esagerato di abbattimenti di alberature stradali e dei territori comunali. Un fenomeno circa il quale il Ministero dell’Ambiente farà, senza dubbio ed in modo approfondito, la sua parte. Sollecitando anche i comuni a fare la propria, mentre agli Organi di Polizia è stato chiesto di approfondire i vari casi affinché si possa constatare se si è davanti a dei veri e propri reati. Sull’argomento registriamo anche un intervento di Claudio d’Esposito del Wwf Terre del Tirreno, che è deciso a contrastare le possibili deroghe , da inserire nei prossimi provvedimenti governativi, circa i termini del periodo di taglio dei boschi cedui (stabiliti dai RegolamentiForestali e dalle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale). Termini imposti per non danneggiare gli alberi, in quanto le piante così governate, devono essere tagliate durante il riposo vegetativo autunnale e invernale. Tagliare le piante legnose nella loro fase di vita annuale più intensa (primavera–estate), precisa d’Esposito, le espone a gravi rischi che possono essere letali. Non solo gli interventi di taglio degli alberi, oltre alle specie faunistiche del sottobosco, danneggiano irrimediabilmente l’avifauna(tutte le varie specie di uccelli) che in questo periodo è nel pieno dell’attività di nidificazione. Inoltre non bisogna mai dimenticare che oltre al ruolo cruciale per la nostra sopravvivenza su questo pianeta, giocato dagli alberi nelridurre emissioni di CO2e combattere lo smog , troppo spesso ormai letale, delle nostre città, la tutela dei nostri alberi è importante per la difesa contro gli effetti dei cambiamenti climatici, la biodiversità e la mitificazione dagli effetti di frane ed alluvioni.
Ancora una volta, di fronte a determinati fenomeni, stiamo a scrivere del come non si riesce a capire, in modo particolare in un territorio morfologicamente fragile e perennemente inquinato, come anche la Penisola sorrentina, l’importanza di un patrimonio prezioso come quello rappresentato dai nostri alberi e dall’ambiente in generale. Ora da più parti si parla di rinascita e di un nuovo corso lungo il quale riavviare la nostra economia turistica. Buoni propositi, visto anche il drammatico momento che si vive, ma probabilmente come spesso è accaduto in passato, destinati a rimanere tali. Se invece , come si spera, sapremo trarre lezione da una tale esperienza, convincendoci che bisogna ripartire, con regole ferree, dai territori e dalle sue esigenze, come la stessa natura ci sta indicando in queste giorni, probabilmente ne usciremo vincenti e con nuove concrete prospettive verso il futuro. – 20 aprile 2020 – salvatorecaccaviello