Calcio. Quarantena? No per Ibrahimovic.

Ci sono foto che ritraggono Zlatan fuori dal centro di allenamento del club di Stoccolma senza la mascherina e senza alcun rispetto della cosiddetta distanza sociale. Ma Stoccolma non è Milano. A Stoccolma e nel resto della Svezia gli asili e le scuole sono aperte. Sono chiusi i licei, le università. I ristoranti sono aperti, ma non possono riempire tutti i tavoli. In tutto questo caos molto relativo, ecco Zlatan con la sua routine. Nell’Hammarby ha investito. Ha chiesto di andare ad allenarsi con la squadra perché la scheda personalizzata non era abbastanza per lui. “Aveva voglia di calciare un pallone”, hanno detto i dirigenti svedesi. E se si deve fermare fa fatica. Se ci saranno date certe tornerà in Italia per onorare il suo contratto con il Milan. Nel frattempo si allena in un paese che ha rifiutato la logica del lockdown, che non si è chiuso, non ha scelto la quarantena volontaria di tutti, e così si aspetta di ripartire prima.

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