Il Cav. N. H. don Attilio De Lisa andrà in TV per parlare della sua vita cattolica-civile onorifica,nobiltà familiare e lavorativa Sanità Italiana Regione Campania ASL Salerno
Cavaliere al merito della Repubblica Italiana di cui riconoscimento ricevuto il 2 giugno 2019 in Piazza Amendola presso la Prefettura di Salerno da parte dello stesso Prefetto Francesco Russo (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro Vallo della Lucania Nocera Inferiore Salerno Napoli) – Cavaliere dell’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede – Vaticano con a capo il gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica dopo proposta del vescovo di riferimento – Cavaliere Confraternita Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani” con investitura presso il Duomo di Carta Vecchia nella Cattedrale di San Michele Arcangelo – Cavaliere Nobiliare Ordine Equestre di San Giorgio di Borgogna – Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Referente e di riferimento del vescovo diocesi di Teggiano-Policastro alla formazione della cultura sociale – dipendente di ruolo C.P.S.Infermiere al Presidio Ospedaliero Ospedale dell’Immacolata di Sapri con requisiti per mansioni superiori di Coordinatore Management nelle Organizzazioni Sanitarie e dopo corsi formativi obbligatori aziendali presso l’Ufficio gestione delle Attività ambulatoriali della Direzione Sanitaria in qualità di Referente del Governo delle Agende e delle Liste di Attesa,del Back-Office CUP-Ticket ed ALPI.
Il Sottoscritto andrà in televisione per far conoscere la sua vita nei suoi pro-contro partendo dalla Sanità Italiana Regione Campania di cui da 17 mesi costretto a subire l’abuso di potere anche essendo nelle categorie protette da parte del Direttore Sanitario al mancato rispetto della legge di sorveglianza sanitaria prescritta dal medico competente del lavoro, quindi spostato da dove era idoneo in ufficio della Direzione Sanitaria al Reparto di Chirurgia Generale esponendolo anche al rischio del Coronavirus Covid-19 ee da costringerlo a difendersi solo per via legale civile e penale.