Emergenza coronavirus. Il Paese non è in condizioni di riaprire, prolungamento del lockdown fino al 3 maggio. 

9 aprile 2020 | 21:48
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Emergenza coronavirus. Il Paese non è in condizioni di riaprire, prolungamento del lockdown fino al 3 maggio. 

E’ quanto si apprende da fonti sindacali al termine del vertice tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali. Secondo le stesse fonti si valuta la possibilità di poche riaperture mirate nell’ambito dei codici Ateco delle attività essenziali. Nei prossimi giorni verrà istituito un gruppo di lavoro per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva

Al momento non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive, rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e vanificare i risultati che abbiamo ottenuto con le misure messe in atto dal Governo”. Così, il premier Giuseppe Conte ai governatori, ai rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, collegati in videoconferenza.

Il presidente del Consiglio ha quindi  confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese.  “Priorità alla salute dei lavoratori” ha dichiarato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, dopo il vertice in videoconferenza convocato dal premier Giuseppe Conte, con le parti sociali, sulle misure di contenimento da mettere in campo per le attività produttive dopo il 13 aprile. Mentre la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan su twitter:   “Abbiamo convenuto stasera con il Governo che non ci sono ancora le condizioni per una ripresa delle attività produttive. Tutti vogliamo che si riapra nel massimo della sicurezza e con le necessarie garanzie per la salute in tutti i luoghi di lavoro. Oggi è questa la priorità”, Il Premier tuttavia ha anticipato che si sta lavorando alla fase , per il ripristino delle attività produttive. A tale proposito il governo si avvarerà anche di un pool di esperti che faranno parte di un gruppo di lavoro che dialogherà con il Comitato tecnico scientifico. La firma del nuovo Dpcm che, sostanzialmente, conferma le misure restrittive per altri 15 giorni, verrà firmato domani dal premier Giuseppe Conte. Pochissime le deroghe introdotte, tra queste quelle per le librerie e le cartolerie. Il testo non è ancora chiuso ma lo sarà nelle prossime ore. – 09 aprile 2020 – salvatorecaccaviello