Giovani a confronto al tempo del Covid-19. Diretta Fb con nuove proposte… Michele Vitiello e Alfredo Izzo

22 aprile 2020 | 22:19
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Giovani a confronto  al tempo del Covid-19. Diretta Fb con nuove proposte… Michele Vitiello e Alfredo Izzo

Sant’Agnello, costa di Sorrento ( Napoli ) Si è da poco conclusa la diretta facebook che ha visto protagonisti Michele Vitiello, coordinatore regionale Forza Italia Giovani e Alfredo Izzo, Consigliere del Forum dei Giovani di Ercolano. Un incontro virtuale animato da passione nell’affrontare argomenti attuali, strettamente legati alla politica o più generalmente al periodo di lockdown che stiamo vivendo.
Una prima attenzione è stata posta al nostro territorio, infatti emerge come in Penisola Sorrentina, così come in Costiera Amalfitana, i problemi che già esistevano ora si sono accentuati, soprattutto da un punto di vista economico. Parliamo appunto di un territorio che offre lavoro anche a persone appartenenti ad altri comuni di residenza e dunque, in un periodo di blocco come questo, la presenza dello Stato non si sente in maniera adeguata. Al contrario invece, emerge lo spirito di bontà e solidarietà dei tanti volontari che sin dai primi giorni si sono prodigati per aiutare chi si trova in difficoltà.
Si è chiesto a Michele di aggiornarci circa il suo attuale lavoro in smart working e lui, accennando un sorrido, ha dichiarato: “Paradossalmente sto lavorando più ora da casa che prima!”. Come sempre continua a dare il suo contributo di miglioramento, infatti nei panni di portavoce di Forza Italia, ha parlato sia di un documento che nei prossimi giorni verrà presentato al Governo che racchiude istanze provenienti da associazioni giovanili di tutta Italia, sia della costituzione di tavoli di lavoro dove, con una divisione di compiti in base anche alle competenze, sono state elaborate varie proposte, tra le quali l’aumento di posti per i laureati in medicina per poter accedere a scuole di specializzazione. Particolare attenzione è stata posta alla questione circa l’esame di avvocato 2019/2020: al di là della paternità politica della proposta, è necessario che lo Stato si occupi di risolvere un problema che interessa ben 14mila praticanti avvocati, che si trovano oggi a vivere un periodo di stasi, in quanto dopo aver sostenuto le prove scritte sono oggi in una situazione di dubbio all’esame orale, visto che la correzione dei compiti è stata interrota causa Covid-19. Tutti i candidati rischiano di dover attendere due anni per poter raggiungere l’abilitazione al mondo del lavoro. Ecco che Forza Italia ha proposto di proiettare tutti all’esame orale, con una valutazione anche sulle materie oggetto di prova scritta. Ovviamente non sono mancate le prime critiche di chi sostiene che così facendo si crea un’immissione di troppi avvocati nel mercato lavorativo. Ebbene, aggiunge Michele, la proposta può anche non essere condivisibile, ma quale potrebbe essere un’alternativa? Chi sostiene che aspettare uno o due anni in più non faccia differenza, in realtà assume un atteggiamento di egoismo e sufficienza. Proprio in diretta, però, è arrivata la notizia della bocciatura della proposta, ma ciò sicuramente non indebolirà la voglia di perseguire le proprie idee, perché chi crede nel dialogo è portatore di buon senso.
Si è assistito ad un confronto costruttivo, con scambio di opinioni per quanto attiene l’istruzione, il sistema di tecnologia e infrastrutture, sulla necessità di uno snellimento delle pratiche burocratiche, tenendo sempre ferma l’idea per cui il dibattito politico deve basarsi sulle idee e non sulle persone e soprattutto che si deve abbandonare quella che possiamo definire decrescita infelice per lasciare spazio ad una crescita sostenibile, perché se non ci sforziamo di migliorare le condizioni e le nostre abitudini, il mondo non cambierà per inerzia.
Infine si è parlato del Forum della Città Metropolitana di Napoli: un traguardo raggiunto grazie all’impegno di un gruppo di ragazzi appartenenti a vari comuni della provincia di Napoli che hanno dato vita ad uno strumento in grado di combattere l’apatia giovanile verso la partecipazione, ma allo stesso tempo uno strumento politico ma non partitico, perché l’obiettivo principale si identifica nel difendere gli interessi dei giovani e credere nella serietà della politica intesa come partecipazione pubblica per migliorare il territorio, perché essere giovani non significa dover subire l’eterna attesa verso il mondo del lavoro.
Pamela CUOMO