Napoli,in partenza Callejon ,Llorente e Milk -Mertens e Lozano ?
Gli attaccanti azzurri Dries Mertens, 32 anni, e Fernando Llorente (35) Getty
Cosa accadrà poi, un giorno, quando si riafferrerà quel senso di normalità e ci sarà la possibilità di riappropriarsi d’un pallone? C’è un mondo che si è fermato e un’economia paralizzata: ma quest’azienda-calcio, inevitabilmente, guarda dentro se stessa, legge (attentamente) i bilanci, fa preventivi che a volte vengono arricchiti da idee oppure da umane supposizioni. Ma un club sa cosa vuole, dove e come intervenire, eventualmente in che modo organizzarsi per ripartire. Il mercato che scorrerà al fianco di Arkadiusz Milik verrà (quasi) obbligatoriamente indirizzato da Dries Mertens, dal suo sì o dal suo no, perché avercelo o perderlo – sarà elementare persino sottolinearlo – non può essere la stessa cosa. Con Mertens ci sarà un Napoli che si presenterà avendo Petagna (venti milioni spesi a gennaio, per acquistarlo e lasciarlo alla Spal) nella scia e la tentazione comunque di dare un’occhiata intorno a cosa offre il pianeta dei bomber; ma senza il suo «Ciro» figliuol prodigo, diventerà necessario o anzi indispensabile studiare una strategia alternativa che consenta di avere un organico ampio ed egualmente competitivo.
CHI PARTE. La «rivoluzione» è nei fatti e riguarderà un settore nel quale Giuntoli e Gattuso interverranno: se ne andrà Younes, dopo due anni vissuti nella penombra, con qualche lampo accecante che però non ha illuminato; e saluterà pure Fernando Llorente, che ha un contratto in scadenza nel 2022 ma che ha messo assieme 666 minuti utili per regalarsi quattro gol (tra cui quello al Liverpool). Umano che provi a cogliere qualche soddisfazione altrove. Sarà dolorosissimo il distacco da José Maria Callejon, al congedo dopo sette favolose stagioni, riempite con una intelligenza tattica ch’è complicata da ritrovare in questo giro del Mondo dell’area scouting.
L’INCERTEZZA. Hirving Lozano è costato, nell’agosto del 2019, cinquanta milioni di euro tutto compresi (cioè con le commissioni e il premio-preparazione): dei soldi, ma anche di se stesso, bisogna comunque aver rispetto e il destino del messicano è legato innanzitutto a ciò che adesso rientra nel campo della imprevedibilità. Il Napoli crede in Lozano e riflette sulle varie opzioni tattiche, ma in presenza di un’offerta (per esempio dell’Everton di Ancelotti) nella quale non figuri minus-valenza, ci sarebbe una probabile apertura.
CHI RESTA. Politano è un investimento anche umano, non solo tecnico, che al 95% va ritenuto intoccabile: il rimanente 5% appartiene alle variabili impazzite, che non dovrebbero sfiorare né lui ma neanche Insigne, al 90% «confermato» dalla propria volontà, da quella di Gattuso e del Napoli, che con il proprio capitano poi penserà ad affrontare l’argomento-rinnovo. È inutile, ed anche inopportuno, soffermarsi adesso a chiacchierare su vicende che sono assolutamente marginali: però poi domani, quando si riprenderà, sarà probabilmente, o sicuramente (e c’è da augurarselo) un nuovo giorno.
fonte:corrieredellosport