Rischio svalutazione Un tracollo per i top club

7 aprile 2020 | 07:03
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Rischio svalutazione Un tracollo per i top club
Rischio svalutazione Un tracollo per i top club
Rischio svalutazione Un tracollo per i top club

Il City potrebbe perdere 142 milioni,il Barcellona 366,e il Liverpool 353

La crisi dovuta al Covid-19 può mettere in ginocchio l’economia del calcio, dalle società agli atleti

L’emergenza Coronavirus si sta trasformando in un vero e proprio incubo per le economie del calcio, a partire da quella italiana (tra le più fragili nel confronto europeo). La diffusione del contagio su scala internazionale sta minando le basi del business, incluso il valore presente-futuro di molti calciatori (soprattutto se si prendono in considerazione i cosiddetti “top player”).

Un recente studio dell’osservatorio calcistico CIES sui principali campionati dell’Eurozona (Premier League, Bundesliga, Liga, Serie A e Ligue1) non lascia dubbi sui futuri scenari che proprietà e direzioni sportive dovranno affrontare nei prossimi mesi. Si prevede infatti un calo medio delle “rose” pari al 28%. Da 32,7 miliardi (attuale valore di mercato delle “big five”) si rischia di scendere fino a 23,4 miliardi di euro. L’istituto rossocrociato presenta come modello di riferimento Paul Pogba, talento francese (27 anni appena festeggiati lo scorso 15 marzo) in forza al Manchester United, il cui valore crollerebbe (secondo i calcoli sviluppati dall’algoritmo CIES) da 65 a 35 milioni di euro.
Un vero e proprio tsunami che rischia di impattare sull’intera economia circolare del calcio: dalla svalutazione dell’asset primario delle società (il valore dei cartellini dei tesserati), allo stress forzato delle più importanti voci di bilancio, fino ai rapporti tra club nel pericoloso gioco delle plusvalenze (ad anni alterni, molti club si scambiano o vendono calciatori per riequilibrare i conti aziendali). Un’alchimia finanziaria che prima o poi presenterà il conto a più di una società. Il calciomercato trasformato (purtroppo) in un “mercato del baratto” non è soltanto un’ipotesi di studio, ma una concreta realtà, già a partire dalla prossima finestra estiva. Proprio i top club europei rischiano di pagare a caro prezzo l’emergenza da Coronavirus. Il Manchester City potrebbe perdere, secondo l’analisi sviluppata dal CIES, 412 milioni di euro (in termini di valore assoluto). Subito dietro il Barcellona (-366 milioni) e il Liverpool campione d’Europa in carica (-353 milioni). Fuori da questo podio ideale il Real Madrid (-350 mln) e il Paris Saint-Germain (-302 mln).
Significativi anche i dati percentuali: il calo più importante, a sorpresa, porta la “firma” dell’Olympique Marsiglia (-37,9%) seguito dall’FC Inter (-276 milioni di euro a -35,7%). Al terzo e quarto posto altre due realtà italiane: Hellas Verona e SPAL, rispettivamente -34,3% e -34,2%. Quinto infine lo Sheffield United, club di Premier, in area -33,2%.
Se ci si sofferma sul mercato “domestico” (la Serie A), dietro alle prime tre posizioni (Inter, Verona e SPAL) già esaminate, troviamo, al quarto posto, la Lazio (-32,8%) e, al quinto, il Cagliari calcio (-31,7%). Sempre analizzando il mercato della prima divisione tricolore (ma in termini assoluti), la prima posizione è nuovamente nel segno dell’Inter (-276 milioni di euro). La Juventus è seconda (-222 milioni a -28,4%), mentre il Napoli è terzo (-181 milioni a -29,8%). Significative le posizioni dell’AS Roma (-147 milioni a -27,2%) e dell’AC Milan (-144 milioni a -31,2%), rispettivamente quarta e quinto.
Il report del CIES è interessante perché prende in considerazione diversi parametri. La dimensione della svalutazione è determinata infatti dall’età del calciatore, dalla durata del contratto, dalla carriera, così come dalle ultime prestazioni in campo. A modificare il risultato finale è soprattutto l’età dell’atleta, oltre alla presenza di contratti in scadenza (alla data del 30 giugno 2020), ovvero in coincidenza con il termine della stagione sportiva.

fonte:corrieredellosport