SCONTRO TRA ASSOCIAZIONE CALCIATORI E LEGA PER RIDUZIONE INGAGGI – Commenti dei protagonistii
Tommasi: “Follia da Lega di Serie A”
“Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando in realtà a tu per tu con i giocatori i singoli club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante”. Il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, è durissimo al telefono con l’ANSA dopo che l’Assemblea di Lega ha votato un taglio di almeno due mesi di ingaggio. “Come ha detto Messi, non riesco a capire la logica imprenditoriale alla base di questo comportamento: mettere in cattiva luce i giocatori, principali protagonisti dello spettacolo, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi. Mi pare una follia”.
Malagò: “Positiva l’unanimità dei club”
Ci saranno dei contenziosi? “E’ molto positivo che ci sia stata questa presa di posizione all’unanimità delle società, che non è banale, di come gestire almeno dal loro punto di vista i loro rapporti con i giocatori”. Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando l’accordo raggiunto in Lega di A su una comune linea di indirizzo per contenere l’importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre. Il numero uno dello sport italiano ha anche sottolineato in positivo che “si è anche specificato – aggiunge Malagò a Radio Centro Suono Sport – che si potrà tornare a giocare solo se sarà preservata la salute dei giocatori e di chi entrerà in contatto con loro”. Gabriele Gravina intanto le studia tutte, pur di salvare questa annata: adesso ha ventilato l’idea di giocare sino a settembre-ottobre. Si finisse in autunno, dopo un breve periodo di risposo, la stagione 2020-21 riprenderebbe in pieno inverno e si chiuderebbe nell’autunno successivo dopo una sosta estiva.