Sorrento, emergenza coronavirus. Per Rosario Fiorentino, ancora scelte di basso profilo quando necessiterebbe una competente cabina di regia.

12 aprile 2020 | 23:07
Share0
Sorrento, emergenza coronavirus. Per Rosario Fiorentino, ancora scelte di basso profilo quando necessiterebbe una competente cabina di regia.

Ancora una soluzione infelice, così da più parti è stata giudicata l’iniziativa del Sindaco Cuomo di affidare ad un super esperto  la gestione della “fase 2” dell’emergenza coronavirus. Un piano per recuperare i quasi due mesi di arresto delle attività commerciali e turistiche e dare una prospettiva per l’immediato futuro non può non partire da un tavolo tecnico che oltre alle associazioni di categoria coinvolga varie competenze, di cui la città fortunatamente è dotata. Il momento è grave! Bisogna rendersi conto che una gran parte della comunità, sebbene continui a farsi scudo della propria dignità, sta soffrendo e lotta per la sopravvivenza già da mesi! Non bisogna perdersi in chiacchiere e facili protagonismi, c’è bisogno di azioni  mirate e concrete affinché si diano delle risposte immediate già da domani a tante famiglie.  Inaccettabile che l’amministrazione comunale di  una città  importante come Sorrento, con una popolazione che vive soltanto di turismo, non abbia già da tempo sollecitato le istituzioni preposte e dirottando magari risorse per dare delle rapide soluzioni alla inevitabile emergenza economica che sta travolgendo la nostra comunità.  L’atavica incapacità nel dare risposte al territorio si è maggiormente evidenziata in questa grave e drammatica occasione. Dove alla necessità, di far valere  attributi e competenza, sembrerebbe che si rimedi confermando il solito sommario ed inconcludente modo di fare. Nel ringraziare ancora una volta  al super lavoro delle Forze dell’Ordine , sulla questione pubblichiamo l’intervento di Rosario Fiorentino. (s.c.)

“La vicenda non è un incubo, ma una vera e propria “macelleria sociale.”

Il comune di Sorrento, ancora una volta, effettua una scelta più di immagine o al massimo per tamponare, invece, ci troviamo di fronte ad un uragano che in questo modo purtroppo si abbatte innanzitutto sui ceti medi e popolari, e sull’intera comunità.

Occorre costituire un’unità di crisi, o tavolo tecnico,aperto a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione (atteso tra l’altro che il comune si trova in un periodo di prorogation).

Oltre a tutti i sindacati presenti sul territorio e alle associazione datoriali,e con la partecipazione di esperti che indica il sindaco. Invece,dall’articolo apparso su metropolis si assiste purtroppo ancora una volta a scelte di basso profilo. Infatti il contenuto delle dichiarazione rese dal super esperto,non solo non convincono,ma pongono seri dubbi sia di metodo che di contenuto. Non si tratta di “stravolgere la città”,a mio modesto parere credo che sia urgente ripensare alla nostra città e le linee indicate dal Dottor Raffaele Attardi possono essere senza dubbio una buona partenza per un progetto ambizioso che ponga al centro della azione di governo della città la dignità della persona umana. In questo contesto, bisogna in primo luogo impegnarsi a garantire lo stipendio ai tanti dipendenti rimasti privi di lavoro e di reddito.

Non convincono alcune enunciazioni fatte dal super esperto. C’è bisogno invece di ben altro che timide aperture alla riscrittura del bilancio di previsione e all’uso dell’avanzo di amministrazione del conto consuntivo.

In questo scenario le proposte dell’avvocato Gaetano Milano,possono essere un primo strumento per affrontare in maniera organica e di medio periodo una parte consistente dell’emergenza socio-economica.

Sono settimane che da più parti viene richiesta una seria,autorevole ed adeguata cabina di regia e non sono sufficienti “le quattro mosse” indicate dal super esperto. C’è invece urgente necessità di interventi strutturali,che vanno assunti informando e condividendoli con tutti.

Serve lavorare insieme nella pluralità della visione delle cose e nella diversità delle posizioni di ognuno.

Nessuna fuga in avanti che appare del resto inconsistente,bensì uniti in un patto per il futuro della città e per superare il corona virus.” Il segretario regionale CUB – 12 aprile 2020