Sorrento, per Gino Acampora (Tui Group, Acampora Hotels) una riapertura delle strutture ad Agosto, prolungata fino a dicembre.

15 aprile 2020 | 13:15
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Sorrento, per Gino Acampora (Tui Group, Acampora Hotels) una riapertura delle strutture ad Agosto, prolungata fino a dicembre.

Sebbene con rigide misure di sicurezza,quella del 2020, se si continueranno a rispettare le direttive, potrebbe essere identificata come una stagione di transizione. Speranze soltanto nella ripresa del mercato italiano supportate da uno sforzo collettivo con le istituzioni. Attenzione verso i lavoratori del comparto e la tutela di un territorio che, in questi seppur drammatici giorni  ma senza l’opera distruttiva dell’uomo,sta evidenziando la sua innata bellezza.

Sorrento – In una intervista rilasciata a Gimmo Cuomo del  Corriere del Mezzogiorno, circa  la drammatica crisi di un settore trainante per l’economia dell’intera nazione ed in particolare per il territorio sorrentino, il noto imprenditore fa un quadro dell’attuale situazione e si spinge anche verso ipotesi future che evidenziano un certo, seppur minimo, ottimismo. Sebbene con decenni di esperienza nel settore, di fronte all’attuale emergenza, è difficile fare delle previsioni, anche per un manager navigato come Gino Acampora. Il quale ,con l’innato ottimismo che lo contraddistingue, anche in tale occasione non demorde nel fare previsioni circa una prossima ripresa. Se tutto andrà nel migliore dei modi, ovvero si continueranno a rispettare le direttive imposte dal Governo e dal Servizio Sanitario Nazionale nonchè della Regione Campania, per Acampora,  si potrebbe pronosticare una ripartenza tra fine luglio e inizio agosto. Il chè non rappresenta un ritorno alla normalità ma bensì ,una riapertura delle strutture nel pieno rispetto  dei protocolli sanitari di sicurezza.  Saltate tutte le prenotazioni relative agli storici mercati di riferimento,come quello britannico e statunitense, dove il coronavirus attualmente è ancora molto attivo, per la stagione 2020 , sebbene la situazione è ancora molto incerta  a livello mondiale ed anche il 2021 potrebbe essere considerato un anno di transizione, per il noto manager,  l’unica esile speranza è rappresentata dal mercato interno, ovvero  la clientela italiana. La quale, seppure non garantirà numeri sostanziosi, potrebbe tuttavia rappresentare  una piccola base da cui ripartire. Un esile inizio che si ribadisce non potrà non prescindere da forti cambiamenti. A tale proposito Gino Acampora sottolinea ancora una volta le rigide misure di sicurezza da mettere in campo, come tra l’altro indicato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. Si dovrà ripensare al mantenimento delle distanze minime di sicurezza, non solo all’interno delle strutture di accoglienza, ma anche nei mezzi di trasporto, dagli aerei ai bus impiegati per i transfert. Per offrire garanzie e rassicurare i mercati, a tale proposito  sarebbe opportuna la stipula di un protocollo sanitario internazionale. In merito alla eventuale ricaduta che l’attuale crisi comporterà, anche e soprattutto  su un comparto molto attivo negli ultimi anni come quello del turismo extralberghiero, Gino Acampora non ha dubbi in proposito.  Dichiarando, che sebbene il recente incremento di tale forma di turismo sia stato per certi versi esponenziale ed incontrollabile, anche in tale settore una futura seria regolamentazione sarà senz’altro opportuna.  Quando gli viene fatto notare che da più parti si spinge per anticipare l’apertura  delle strutture alberghiere, dall’alto della sua esperienza nel settore e di chi avverte e si riconosce  a 360 gradi nelle tante problematiche che stanno travolgendo un comparto come quello turistico, Gino Acampora non  ha esitazioni nel dichiarare che a breve non si potrà aprire.  Dato che al momento , considerando che ci sono persone  che hanno paura di lavorare, sono predominati le esigenze sanitarie. In merito alle esigenze del personale che è costretto a rimanere a casa , Acampora sottolinea che la Regione Campania è stata l’unica che finora, con 300 euro per quattro mesi, ha legiferato misure concrete per il turismo. Soldi che ,sommati ai 600euro di una tantum del Governo, sebbene non del tutto sufficienti , contribuiscono ad aiutare tante famiglie come quelle dei lavoratori stagionali del turismo. Tuttavia ,precisa infine Gino Acampora, l’aprire le strutture ad agosto, non significa che la stagione durerà soltanto tre mesi, ma bensì visto che si è di fronte ad un evento che non conosce precedenti, l’attuale situazione necessita uno sforzo creativo. Ovvero creare sinergie con l’aeroporto, con le Camere di commercio, con altri soggetti istituzionali per prolungare la stagione, nella migliore delle ipotesi anche fino a dicembre. Ci vorranno eventi, ingressi gratuiti a siti archeologici e musei, situazioni che contribuiranno a rimettere in moto, anche se parzialmente, le  aziende. Anche perché di questo passo lo Stato non potrà chiaramente reggere a lungo. Infine una riflessione del come una drammatica emergenza sanitaria che, anche a causa di aver ceduto produzioni ad altri Paesi ,ci ha trovati impreparati. Allo stesso tempo stiamo riscoprendo le peculiarità di un territorio (“aria senza smog, mare pulitissimo, addirittura il fiume Sarno in ripresa evidente.”) che bensì, si lascia intendere, oggi più che mai dovrebbe  essere nelle priorità di chi è chiamato ad  amministrarlo. -15 aprile 2020 – salvatorecaccaviello