Sorrento. L’appello di Pietro: “Mio cugino è bloccato in Arabia Saudita”

30 aprile 2020 | 14:04
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Sorrento. L’appello di Pietro: “Mio cugino è bloccato in Arabia Saudita”

E’ nato tutto dal post di Pietro Aprea, il sorrentino che chiede aiuto per suo cugino Giuseppe Cerbone bloccato in Arabia Saudita, come molti altri abitanti della Costa di Sorrento in altre parti del globo. Situazione analoga per i cittadini di Capri o della Costa d’Amalfi bloccati in Kenya.

Da qui arriva il post di denuncia di Giuseppe, bloccato da due mesi in Arabia Saudita con molti altri italiani:

“Per carità alcuni paesi forse economicamente sono messi meglio di noi, e sicuramente hanno meno connazionali da rimpatriare in giro per il mondo. Però poi senti che i sauditi rientrano GRATIS da qualsiasi parte del mondo, la Germania, il Belgio e la Francia fanno rientrare i loro connazionali con voli a prezzi normali o più bassi del normale perché utilizzano il programma europeo di solidarietà “Union Civil Protection Mechanism” .
Allora mi chiedo come mai ci deve essere un’Europa di serie A capace di far tornare migliaia di cittadini a prezzi normali e con tanti voli disponibili ogni settimana, ed un’Europa di serie B (noi) che non è capace di sfruttare questa possibilità dell’Unione Europea?
Sono oltre 2 mesi che sono bloccato in Arabia Saudita (partito ad inizio Febbraio per motivi lavorativi), e fino ad oggi l’Italia non è stata capace di organizzare 1 solo volo di rimpatrio da questo paese, nonostante siano molti gli italiani bloccati qui come me.
Ci sono stati proposti dall’ambsaciata solo voli di compagnie tedesche o francesi a prezzi mai inferiori ai 1.200€-1.300€ e con almeno 1-2 scali in giro per l’Europa stando 22-23 ore negli aeroporti per poi arrivare in Italia.
La Farnesina risponde che non prevedono voli e che bisogna anche ringraziare se ce n’è qualcuno con vari scali a 1.200€.
È normale tutto ciò?
Però il 4 Maggio la mia azienda deve riaprire, i miei 15 dipendenti devono tornare a lavoro…anzi no, dobbiamo iniziare a ripagare tutto…anzi no già stiamo continuando a pagare tutto, tasse, Inps, Inail ecc… però un volo della nostra compagnia di bandiera che adesso è di nuovo tutta di proprietà nazionale, NO quello non si può organizzare, troppo costoso perchè le nostre e le mie tasse servono per pagare i Dirigenti di Alitalia, e non il volo per venirci a prendere in un altro paese durante una Pandemia.
Non me la prendo con le Ambasciate perché sono sempre molto gentili, ma purtroppo loro non possono farci tanto.
Però almeno il Ministero degli Esteri e la Farnesina non si facessero tanto belli in tv o sui social a dire che stanno facendo rientrare gli italiani, perché non è cosi, almeno non è proprio come dicono loro.
Scusate lo sfogo, ma dopo un po uno si stufa…”