Trotula la prima ginecologa della storia
Intorno al 1030 nasceva a Salerno, da nobile famiglia, una donna straordinaria di cui si erano perse le tracce tant’è che per alcuni secoli molti storici avevano maturato la convinzione si fosse in presenza di una leggenda, e non di una donna realmente esistita, il suo nome? Trotula De Ruggiero. Orderico Vitale, monaco e storico, autore della “Historia ecclesiastica“, siamo sempre agli inizi dell’anno Mille, è uno dei primi a citare Trotula in un suo passo e a raccontarne un aneddoto interessantissimo.
Un nobile normanno di nome Rodolfo Malacorona, giunto a Salerno in visita ad un nipote, ed essendo anche lui medico famoso, volle misurarsi con i mitici “magistri” della Scuola Salernitana, ne venne fuori una disputa accesissima tra dotti che alla fine vide primeggiare su tutti una donna, sì una donna: Trotula De Ruggiero.
Vi lascio immaginare lo scalpore e lo “scandalo” in un mondo che delle donne aveva ben poca considerazione quanto a capacità intellettuali.
Il Malacorona se ne tornò al Nord con le pive nel sacco, un po’ com’è successo a certi “magistri” lombardi con il nostro Paolo Ascierto.
A Trotula De Ruggiero fu consentito frequentare la Scuola medica ma non di laurearsi perché donna, nonostante questo fu medico apprezzato dal popolo, e autrice di un trattato “De passionibus mulierum” che le è valso la palma di prima ginecologa della Storia della Medicina.
Trotula sposò un medico, Giovanni Plateario, al quale diede tre figli Giovanni, Matteo e Ruggiero, la sua fama nell’XI secolo fu talmente grande che in Inghilterra Geoffrey Chaucer la menzionò ne “I racconti di Canterbury“. Di questa donna eccezionale firma una splendida biografia lo scrittore Pietro Greco dal titolo “Trotula” pubblicata da “L’Asino d’Oro” che vi invito a cercare nelle librerie quando il Governatore ne consentirà la riapertura, spero vivamente quanto prima ma ne sono sicuro visto che Vincenzo De Luca vorrà anche lui leggere di Trotula, la prima donna medico orgoglio e vanto di Salerno.
di Luigi De Rosa
(nella foto “Destiny” o meglio “Trotula” opera del preraffaellita John William Waterhouse realizzata nel 1900; nel dipinto c’è un famoso “errore”, i galeoni, che nel 1030 non esistevano)