WWF e coronavirus, c’è un legame tra perdita di natura e pandemie. Difendere gli ecosistemi, la soluzione.

18 aprile 2020 | 08:24
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WWF e coronavirus, c’è un legame tra perdita di natura e pandemie. Difendere gli ecosistemi, la soluzione.
WWF e coronavirus, c’è un legame tra perdita di natura e pandemie. Difendere gli ecosistemi, la soluzione.
WWF e coronavirus, c’è un legame tra perdita di natura e pandemie. Difendere gli ecosistemi, la soluzione.

Per la famosa Associazione ambientalista esiste un collegamento tra le malattie che già da tempo stanno terrorizzando il Pianeta e le dimensioni epocali della perdita di natura. Quello che tuttora stiamo vivendo è l’effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi. Un pianeta in salute fa stare bene anche noi, ma vale anche il contrario, un pianeta malato, fa ammalare anche noi stessi.

Per una Associazione che da sempre si interessa direttamente della salute umana,  sostenendo  la stretta connessione tra la specie umana e il nostro pianeta, si è scelto, in un momento così difficile e delicato, di voler essere a fianco dei propri sostenitori, provando a  dare un apporto per superare insieme un momento così difficile. Nell’ultimo report del WWF si parla di “Pandemie: l’effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi. Tutelare la salute umana conservando la biodiversità”. Un contributo che non poteva che partire da uno studio scientifico e dal presupposto che  un pianeta in salute fa stare bene anche noi, ma vale anche il contrario, un pianeta malato, fa ammalare anche noi stessi.

Quello che sta accadendo a causa del coronavirus è ormai sotto gli occhi di tutti. Ciascuno di noi sta provando sulla propria pelle cosa vuol dire affrontare quella che è stata definita dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità è una vera e propria Pandemia.

Per il WWF esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il Pianeta e le dimensioni epocali della perdita di natura. Molte delle malattie emergenti come Ebola, AIDS, SARS, influenza aviara, influenza suina e il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 (COVID19) non sono catastrofi del tutto casuali, ma sono la conseguenza indiretta del nostro impatto sugli ecosistemi naturali.

Come è noto, il contagio da SARS-CoV-2 nell’uomo potrebbe aver avuto origine nel grande mercato di animali di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, a fine dicembre 2019. Il coronavirus rientra in quelle malattie che possono essere definite come zoonosi, ovvero tutte quelle malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo, attraverso un salto di specie. Sono zoonosi malattie come la rabbia, la leptospirosi, l’antrace, la SARS, la MERS, la febbre gialla, la dengue, l’HIV, Ebola, Chikungunya e i Coronavirus, ma anche la più diffusa influenza. – Gli ecosistemi naturali, è bene sapere, hanno un ruolo fondamentale nel regolare la trasmissione e la diffusione di malattie infettive come le zoonosi e quindi, nel sostenere e alimentare la vita, compresa quella della nostra specie. In tutto il mondo gli scienziati sono concordi nel sostenere che tra le cause della diffusione di malattie infettive emergenti, come Ebola, febbre emorragica di Marburg, SARS, MERS, febbre della Rift Valley, Zika e molte altre ancora, vi siano fattori importanti come la perdita di habitat, la creazione di ambienti artificiali, la manipolazione e il commercio di animali selvatici e più in generale la distruzione della biodiversità. Pertanto difendere gli eco sistemi diventa una necessità vitale per l’umanità! – 18 aprile 2020 – salvatorecaccaviello