Affitti e “l’Equo Canone Covid” di Salvatore Mare (M5S).
La crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria coronavirus ha messo a dura prova vari comparti della nostra economia. A soffrirne in maniera particolare, senz’altro le piccole e medie imprese molte delle quali lamentano di non essere state ampiamente tutelate dai vari provvedimenti varati dal Governo in questa critica fase. Uno dei problemi a cui non è stata data una adeguata e concreta risposta, così come a tante famiglie in affitto, è senz’altro sui contratti di locazione. Sull’argomento una proposta, già inviata all’attenzione dei parlamentari del M5S , del Consigliere Comunale di Piano di Sorrento, Salvatore Mare.
Il Decreto Cura Italia ha previsto un’agevolazione, il cosi detto bonus locazioni commerciali , valevole per il mese di marzo, in favore dei lavoratori autonomi (negozianti, commercianti, artigiani ecc.) costretti a chiudere le attività a seguito delle misure restrittive varate dal governo volte a limitare il contagio da Covid-19. Non si tratta di una sospensione dei pagamenti dell’affitto bensì di un credito di imposta pari al 60% del canone di locazione versato o da versare e previsto unicamente per le locazioni di natura commerciale categoria C1 e non può essere esteso, a favore di chi ha perso il lavoro, per gli affitti relativi agli immobili di abitazione. Non potrà beneficiare di tale misura chi non sia stato costretto ad interrompere l’attività commerciale. In seguito previsti ulteriori provvedimenti. Per quanto riguarda le abitazioni, al momento, c’è la possibilità di ottenere una riduzione dell’affitto con un accordo tra inquilini e proprietari per ridurre il canone di locazione . Per il conduttore che si trova a vivere una situazione di difficoltà a causa della crisi provocata dalla pandemia di Coronavirus, il vantaggio è sicuramente quello di poter concordare un canone più congruo alle sue mutate possibilità. Mentre per il proprietario, che rischierebbe di trovarsi a pagare imposte su canoni insoluti, pur vedendo ridotta l’entrata mensile, pagherebbe imposte solo su quanto effettivamente riscosso, riducendo tra l’altro anche l’ammontare delle imposte da pagare in acconto con la prossima denuncia dei redditi.(s.c.)
Sull’argomento evidenziamo l’opinione ed una proposta del Consigliere Comunale a Piano di Sorrento, Salvatore Mare (M5S)
Una equa proposta-
Se mal gestita, questa crisi può essere occasione di crescita smisurata per alcuni e impoverimento per la maggior parte della popolazione, laddove chi ha liquidità potrà permettersi di acquistare pezzi di vita cittadina; e se quella liquidità proviene da attività non rintracciabili, la sconfitta dello Stato italiano non sarà più un pericolo ma una evidente catastrofe. Credo che i nostri sforzi debbano essere indirizzati nella ricerca dell’equità e non del sovvenzionamento: se una ripartizione della ricchezza dev’essere un fine ultimo, nell’immediatezza dobbiamo ricercare equilibrio. Mi auguro che la proposta che ho lanciato ai nostri riferimenti in parlamento (M5S), possa aprire un ampio dibattito e che si decida di affrontare il tema “affitti” in tempi brevissimi. – Sappiamo quanto incida questa voce nel bilancio delle nostre attività artigiane e commerciali. Altrettanto per le famiglie: infatti se per coloro che hanno acquistato casa con un mutuo bancario è concessa la possibilità di rinviare il pagamento delle rate, chi è in fitto privato non può ovviare, e con la crisi occupazionale attuale deve scegliere chi e cosa pagare, ed eventualmente se mangiare.
L’idea è di introdurre per il solo periodo di crisi, un «EQUO CANONE COVID» su tutto il territorio nazionale. Tecnicamente si può pensare ad una formula, magari con premialità defiscalizzanti per i locatori, che possa andare in deroga a tutti i contratti vigenti, prevedendo una suddivisione in poche fasce per la determinazione dell’aliquota.
In questo primo periodo pandemico abbiamo visto la propensione di molti nel mettersi a disposizione della comunità; chi con piccoli gesti più o meno simbolici, chi con il proprio impegno e lavoro. Penso ad esempio alle iniziative spontanee, alle singole associazioni; per quanto riguarda la mia città ai giovani del forum, catapultati in una situazione di Protezione Civile senza precedenti né addestramento. Hanno fatto un gran lavoro: a loro, come a tutti coloro che si sono dedicati, deve andare il nostro personale ringraziamento.Ma i tempi che verranno saranno ancora più duri, specie per noi che viviamo in queste amene zone prettamente turistiche, caratterizzate da occupazioni lavorative perlopiù stagionali.Non dovremmo avere bisogno di elemosine assistenzialistiche, né di buoni per sfamarci, tantomeno dovremmo sentirci mortificati nel vivere questa situazione di difficoltà che esula dalla nostra volontà giacché generale. – Abbiamo necessità di essere solidali, che almeno finché le cose non assumeranno una parvenza di normalità, ciascuno di noi rinunci a qualcosa. La beneficenza dovrebbe essere lasciata ai filantropi, magari silenziosi, nel contempo dovremmo impegnarci a creare una catena di solidarietà sinergica, laddove ciascuno possa rinunciare a “poco” affinché non ci sia perdita di “tutto” per altri.- Salvatore Mare(M5S) – 11 maggio 2020