Balneari e ristoratori,INAIL e ISS varano le linee guide per la riapertura.
Alquanto rigide le misure varate in questi giorni dall’Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità, relative a due comparti fondamentali per il rilancio del turismo italiano. Linee guida che , visto anche l’attuale livello di guardia verso il contagio, mette molti operatori di fronte al dilemma di decidere se realmente al momento ne vale la pena.
Tra la tanta confusione che tuttora regna tra gli enti locali e gli addetti ai lavori circa la prossima ripartenza di comparti come ristoranti e stabilimenti balneari, nel tentativo di fare un minimo di chiarezza a favore soprattutto di chi sta rischiando sul proprio futuro si è deciso di pubblicare misure varate in questi giorni dall’Inail e dall’ Istituto Superiore della Sanita(ISS). Due documenti tecnici che dovrebbero dettare le prime linee guida per settori fondamentali per l’economia turistica del nostro Paese. Misure che tuttavia dal primo momento, sono state giudicate molto stringenti da parte degli addetti ai lavori.
Ristoranti –
Nel documento INAIL-ISS si sottolinea l’importanza della prenotazione obbligatoria. Eliminato il sevizio a buffet, mentre lo spazio per ogni cliente deve essere di ben quattro metri. La disposizione interna dei locali andrebbe rivisto garantendo il distanziamento tra i tavoli, anche in considerazione dello spazio di movimento del personale non inferiore ai due metri.Garantendo tuttavia tra i clienti durante il pasto (che necessariamente avviene senza mascherina), una distanza in grado di evitare la trasmissione in diretta tramite, stoviglie e posateria in genere. Lo spazio tra i tavoli potrà diminuire qualora ci sarà l’adozione di misure organizzative come ad esempio le barriere divisorie. La turnazione nel servizio, secondo tali direttive, in maniera innovativa e con prenotazione obbligatoria può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa all’esterno del locale.
Stabilimenti balneari –
Secondo le linee guida dell’INAIL – ISS, l’accesso agli stabilimenti ed alle aree attrezzate dovrà essere contingentato tramite prenotazione obbligatoria anche per fasce orarie. Vanno differenziate, ove possibile , i percorsi di entrata e di uscita, prevedendo una segnaletica chiara. Per garantire un corretto distanziamento sociale in spiaggia, la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri, mentre quella della stessa fila a quattro metri e mezzo. Da evitare assolutamente la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo. Pertanto anche inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento. E’ opportuno, inoltre, privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. Tuttavia necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione delle attrezzature a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata. In un periodo affollato, potrebbe pertanto capitare anche di dover igienizzare un lettino più volte al giorno.A tale proposito bisognerebbe evitare promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia , possibilmente procedendo alla identificazione univoca di ogni attrezzatura . Per le spiagge libere dovranno decidere ed adoperarsi gli enti locali. Quelle descritte non trovano al momento un forte consenso sia tra gli addetti ai lavori sia da parte di governatori ed amministratori locali.Dato che, l’applicazione di tali direttive, tenendo presente anche i dati relativi all’emergenza sanitaria, in molti casi non consentono in modo pratico e con una giusta motivazione l’avvio delle attività. 13 maggio 2020 – salvatorecaccaviello.