C’era una volta…. ma on line!

26 maggio 2020 | 20:19
C’era una volta…. ma on line!

Un padre, lontano da casa per motivi di lavoro, trova una maniera poetica per stare vicino alla figlia: ogni sera le legge una favola al telefono: è questo il filo conduttore di Favole al telefono di Gianni Rodari (1920 -1980), una raccolta di settanta brevi favole, uscita nel 1962 per Einaudi.
Tra le più note ricordiamo Il Palazzo di gelato, Il naso che scappa, La strada di cioccolato ….

Ai tempi del coronavirus recuperiamo resistenza e fantasia con le letture di favole, l’incipit delle celebri “Favole al telefono” di Gianni Rodari che non conoscono il passare del tempo, i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, imprevedibile viaggiatore, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti e gli eventi imprevisti, le dolcissime strade di cioccolato e i saporitissimi palazzi di gelato, i numeri paradossali e le domande assurde capaci di far riflettere il lettore e pensare chi ascolta, torna utile.

Un valido aiuto per le insegnanti e i bambini di scuola dell’ Infanzia per la didattica a distanza.
Non sono a telefono ma online, un modo per creare quei legami educativi a distanza. (Commissione Infanzia Sistema integrato Zero-sei -D.lgs. 65/2017)

Questa “possibilità educativa” parte dal presupposto che ogni individuo, non solo il bambino ma anche l’adulto, ha il proprio ambiente di apprendimento a misura dei propri bisogni, che permette di essere collegati con altri, dentro e fuori della scuola.

L’ambiente di apprendimento è un “ambiente” legato con il modello d’insegnamento e inteso come «spazio didattico, cognitivo e relazionare in cui avviene l’azione didattica»

[ P.G. Rossi]. Insomma, un ambiente che segna il passaggio dall’elaborazione dell’informazione alla ricerca del significato, in una situazione di azione e di partecipazione che favorisce e rinforza la realizzazione di conoscenze, capacità, motivazioni, comportamenti.

In questo ambito di azione ora online, hanno luogo interazioni e scambi con le insegnanti, tra allievi, con oggetti del sapere, sulla base di scopi e interessi comuni. In questa maniera i bambini hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.
Un ambiente così inteso contribuisce all’apprendimento nella misura in cui contiene stimoli di vario genere e possiede tutte quelle condizioni che avvantaggiano, attraverso l’esperienza, lo sviluppo di tutte le capacità dell’alunno.

In tal senso, l’ascolto di favole, attraverso i canali digitali, al di là di uno schermo, dà forma, senso e significato a una ‘realtà’ condivisa,con gli altri e stabilisci legami.

Prof.ssa Maria Gentile – Uniscientia – Agerola