Corona virus e moda: tra difficoltà e ripartenza. Ecco l’intervista al brand “Isabella Romei”
AVERSA. Corona virus e moda. In questo periodo di emergenza tutti i settori sono stati molto colpiti, soprattutto sotto un punto di vista economico. Tra questi, ad aver riscontrato molte difficoltà è stato il settore della moda e in generale, tutto il settore tessile. In particolar modo, i brand di moda che producono abiti cerimoniali hanno trovato un ostacolo non indifferente, data la sospensione di tutte le cerimonie, eventi, gala. Diversi sono stati anche gli interrogativi circa questo settore, e per tale motivo abbiamo pensato di intervistare la casa di moda “Isabella Romei” couture, brand di moda che produce abiti sartoriali, completamente made in Italy.
Intervista di Carla Caputo al brand “Isabella Romei”
Come ha vissuto e come sta, ancora, vivendo il mondo della moda questo periodo? Quali le difficoltà maggiori?
Il settore moda non fa eccezione rispetto alla crisi generata dal Covid-19, specialmente il settore in cui opera il nostro brand ovvero il Wedding. Per aver chiaro le difficoltà della filiera basti pensare a tutte le consegne della collezione in corso, precedentemente ordinata e confezionata per gli atelier, poi bloccate e rimaste in deposito, data la chiusura delle attività ordinata dai diversi DPCM. Inoltre, essendosi posticipati e annullati matrimoni ed eventi all’anno prossimo, c’è un blocco di acquisti non indifferente. Ciò genera, inevitabilmente, un clima di incertezza e ansie per tutta la filiera che, tradotto in chiave economica, significa posti di lavoro a rischio. Un’altra difficoltà importante per il nostro settore, ma soprattutto per le Startup, è stato l’accesso al credito, in quanto gli indennizzi previsti per autonomi ed artigiani non sono certamente sufficienti per un settore come il nostro. I finanziamenti offertici prevedono comunque la presentazione di bilanci o fatturati precedenti, cosa impossibile e paradossale per aziende che, avendo aperto nel 2020, non rientrano in queste categorie.
Ripartenza: come si sta riorganizzando il brand Isabella Romei?
La ripartenza sarà sicuramente graduale e differita. C’è anche da chiedersi quale sarà, a questo punto, il nostro target di riferimento, considerando che matrimoni ed eventi in genere sono vietati, come del resto tutto ciò che prevede, inevitabilmente, assembramenti.
Sta pensando ad una ripartenza anche attraverso l’inserimento dei suoi capi sul mercato online?
Il mercato on-line non è il più indicato per la ripartenza del mio brand, sia per il costo stesso del prodotto, sia per una questione culturale; in quanto i nostri abiti sono legati ad una tradizione sartoriale con delle fasi di costruzioni ancora manuali. Siamo lontani da prodotti fabbricati in qualche posto del mondo a costi bassissimi. Noi siamo ancora convinti che le eccellenze siano una garanzia per chi produce, ma soprattutto per chi le acquista. Il cliente sceglie i nostri abiti entrando in un atelier e vuole godere a pieno delle emozioni che un capo italiano può dare. Vuole indossarlo, specchiarsi, farsi consigliare dalla consulente di immagine del negozio oppure da chi è con sé. Questo non è solo comprare un abito, ma vivere un’esperienza; cosa impossibile da provare attraverso lo schermo di un computer.
Una domanda più personale. Quali riflessioni le ha portato il Covid-19?
Ritengo che da qualsiasi esperienza si possa trarre un insegnamento. Per troppo tempo abbiamo ceduto alla tentazione di correre, di produrre collezioni quasi in modo schizofrenico, per essere nelle vetrine prima degli altri. Abbiamo dato per scontato qualsiasi cosa e non abbiamo mai messo in conto il fatto che i nostri piani lavorativi o sociali potessero essere messi in discussione da eventi estranei alla nostra volontà. Un bel colpo all’arroganza umana. Penso che da questa esperienza dovremmo trarre un insegnamento fondamentale: non sempre quello che ci accade nella vita dipende direttamente da noi. Possiamo solo scegliere il modo di vivere, di lavorare e di amare, facendo in modo che sia unico ed irripetibile. Proprio come noi cerchiamo di fare con i nostri abiti.