Costa d’Amalfi. Col pretesto dell’emergenza Covid-19 riaperto il ricorso al TAR contro ordinanza antitraffico. Carlo Cinque “Sarebbe un disastro per il territorio”

28 maggio 2020 | 19:25
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Costa d’Amalfi. Col pretesto dell’emergenza Covid-19 riaperto il ricorso al TAR contro ordinanza antitraffico. Carlo Cinque “Sarebbe un disastro per il territorio”

Costa d’Amalfi. Col pretesto dell’emergenza Covid-19 riaperto il ricorso al TAR contro ordinanza antitraffico. Carlo Cinque “Sarebbe un disastro per il territorio” . Oggi 28 maggio 2020 la follia, mentre si cerca di far riprendendere dal lockdown per il coronavirus Covid-19 la Costa d’ Amalfi, alcuni operatori , invece di pensare di riorganizzarsi per il futuro, e rivedere il modo di porsi verso il turismo, confrontandosi con un mondo nuovo, tornano al passato e invocano il traffico, perchè di fatto è cosi, il traffico, il caos, la massa e la mancanza di sicurezza, che è proprio quello che non ci vorrebbe oggi.

Ecco il post di Carlo Cinque CEO dell’hotel Il San Pietro di Positano

carlo cinque
Con il pretesto dell’emergenza Covid-19, è stato riaperto il ricorso al TAR contro l’Ordinanza ANAS n. 340/2019 da parte dei ricorrenti. Fate attenzione perché in gioco ci sono i “diritti indisponibili” degli abitanti della Costiera Amalfitana.

Ebbene si, i ricorrenti, nella frettolosa e affannosa ricerca di un appiglio cui aggrapparsi, hanno pensato bene di cogliere il pretesto del Covid-19 per resuscitare il ricorso che avevano già abbandonato, quando avevano preso consapevolezza di non poterlo vincere in nessun modo. Tuttavia, proprio perché gli interessi personali dei ricorrenti non coincidono affatto con quelli del territorio della Costiera ma sono ad esso completamente contrapposti, non hanno potuto rendersi conto di aver sbagliato cavillo perché, a causa del Covid-19, è proprio vero il contrario di quello che loro sostengono.
RIFLETTIAMO
I turisti del periodo post Covid gratificheranno soltanto quelle località laddove troveranno “sicurezza”, “sanità” e “distanziamento sociale”, ritorneranno in quei posti dove avranno trovato adeguati spazi non solo nelle camere d’albergo ma anche nei luoghi pubblici, lungo le strade pedonali e soprattutto lungo le strade di scorrimento stradale come la nostra SS 163. Ovviamente si aspetteranno di essere accolti con gentilezza, disponibilità buon umore, professionalità, competenza, pace, tranquillità e di trovare luoghi ameni. Tutto questo non è conciliabile con la furia devastatrice del turismo pendolare di massa che non è più, ma non lo era già prima, assolutamente sostenibile dal nostro fragile, piccolo ma prezioso territorio. Il tempo degli assembramenti sia di persone sia di veicoli dovrà definitivamente tramontare e chi si ostinerà a rimanere su quella strada sarà condannato a un rapido e definitivo declino economico, sociale e culturale. Nella malaugurata ipotesi che si ritornasse all’assalto alla diligenza, del periodo pre-Covid-19, il nostro territorio riceverà una sonora bocciatura turistica dalla quale non si risolleverà più. Costruire è faticoso, distruggere è un attimo. Invito tutti a riflettere su questo punto, molto ma molto bene, perché ci stiamo giocando il nostro futuro e quello dei nostri figli. Difendiamo il nostro territorio, difendiamo il nostro lavoro, difendiamo le nostre famiglie, difendiamo la nostra unica strada SS 163 contro chi vuole farla ridiventare il campo di battaglia che era prima, difendiamo la petizione popolare che ha raccolto circa 10.000 firme (circa il 25% degli abitanti della Costiera in valore assoluto e la metà degli abitanti se si considera che bambini, anziani e persone senza accesso a internet non hanno potuto firmarla), difendiamo l’Ordinanza dell’ANAS n. 340/2019, concordata attorno al tavolo tecnico costituito dalla Prefettura di Salerno con la maggioranza del Comuni della Costiera Amalfitana, ben 11 su 13. La maggioranza si è espressa nel senso dell’Ordinanza ANAS n. 340/2019, chi non rispetta il volere democratico della maggioranza si pone, automaticamente, al di fuori della democrazia.

P.S. Sono consapevole che ognuno può e ha il diritto di pensarla a modo suo e quindi ci saranno sicuramente alcuni che concorderanno con quanto sopra descritto e altri che invece la penseranno diversamente, a tutti questi ricordo che viviamo in un paese che si definisce democratico, per cui esorto tutti ad accettare quelle che saranno le decisioni della maggioranza, ovvero del popolo della Costiera Amalfitana a rispettarle, a metterle in atto e a difenderle. Democrazia significa governo del popolo, governo della maggioranza e non la dittatura di una minoranza che non è comunque mai abbandonata a se stessa e gode di tutte le garanzie dovutele.

Nel frattempo, in attesa che la scomparsa del virus Sars-Covid-19 ci consenta di recuperare uno scampolo di stagione turistica, ormai già fortemente compromessa, auguro a tutti di non dover assistere mai più a situazioni di traffico come quelle che tutti ben ricordano

I commenti sono stati tanti

Francesco Fusco ( Vicesindaco di Positano )

Francesco FuscoMi dispiace che ad un anno dalla ordinanza ANAS non ci sia stata la volontà regionale di istituire la ZTL con conseguente contingentamento e prenotazione, con i quattro varchi di accesso alla costiera che avrebbe messo il punto fine alla diatriba. Forse perché poi non si sarebbero potute rilasciare le centinaia di corse turistiche travestite di TPL semmai con sosta e capolinea all’interno del paese come è capitato a Positano solo qualche settimana fa’! Vergognoso, si predica bene e poi si razzola male!

Chiara Furco albergatrice di Maiori

Chiara FurcoGentile Carlo,
sono a precisare alcune inesattezze contenute nel Suo post: i ricorrenti non hanno mai rinunciato al ricorso. L’udienza è stata cancellata e rinviata a data da destinarsi in accordo tra gli avvocati delle parti (incluso l’avvocato che rappresenta la Sua azienda nonché il comune di Positano) in quanto tutti hanno preso atto davanti al Presidente del Tar che c’era una trattativa in corso tra le parti e la Conferenza dei Sindaci – cosa peraltro testimoniata da un documento della Conferenza stessa. Da quel giorno abbiamo strenuamente cercato di portare avanti quella trattativa e continuare ciò che i nostri avvocati hanno sancito davanti al presidente del TAR, purtroppo con poco successo nostro malgrado. Non ricerchiamo alcun appiglio cui aggrapparci, non abbiamo mai smesso di lottare per ciò in cui crediamo. Purtroppo siamo stati rallentati in questo dal COVID19, che ha chiuso i tribunali ed ha reso difficile la nostra attività di mediazione. Ma non molliamo, soprattutto ora, alle porte di una stagione turistica più che sciagurata.
Sebbene Le riconosciamo un ruolo sicuramente di primo piano riguardo la categoria degli hotel di lusso, ci pare un po’ eccessivo possa ergersi a rappresentante di tutti i cittadini della Costiera Amalfitana, i lavoratori, gli albergatori e gli imprenditori. Allo stato dei fatti, per firmare una petizione su change.org non è necessario qualificarsi come residente in un determinato territorio, anzi è aperta a tutto il mondo, e le firme di fatto provengono da ogni dove. Piuttosto, emerge che all’interno della Conferenza dei Sindaci diversi amministratori si sono resi conto, analizzando nel merito l’ordinanza, che serve solo a fare del male alla Costiera e non sono più tanto d’accordo sul merito.
Difatti, l’Ordinanza già 337, poi diventata 340, non ferma il turismo PENDOLARE, ma lo rafforza, legittimando tutti i bus provenienti da Castellammare/Sorrento a continuare a fare esattamente ciò che hanno fatto fino ad ottobre scorso: ingolfare, inquinare, insozzare la nostra bella terra.
Tutti ciò a discapito del TURISMO RESIDENTE, quello che noi cerchiamo di tutelare (che sia composto da individuali o da gruppetti) che oltre a ritrovarsi nel caos delle lamiere, dovrà affrontare traversate oceaniche perché per venire a Maiori dall’aeroporto o da Pompei dovrà farlo percorrendo tutta la SS163 da Vico fino alla destinazione di soggiorno. Quindi ai bus che già normalmente ogni giorno passano per Positano per effettuare l’escursione “Amalfi Drive” si dovranno aggiungere i bus diretti a Maiori e Minori, che solitamente giungono a destinazione via Vietri sul Mare.
Tutto questo ci sembra illogico e controproducente.
Stiamo svendendo la nostra Costiera per farla diventare una Disneyworld a vantaggio di escursionisti giornalieri provenienti da Sorrento, Napoli e dintorni per una giornata o crocieristi in escursione. Per vendere un pranzo, un caffè, una pizzetta, una bottiglia di limoncello o un magnetino da portare a casa. Per far incassare balzelli e parcheggi alle nostre amministrazioni comunali. E poi? Cosa rimane?
Riteniamo che dobbiamo sederci tutti insieme a riscrivere quello che conta per la nostra terra: il turista stanziale, quello che ama la Costiera, quello che non viene solo per farsi un selfie con Positano alle spalle ma per viverla, assaporarla.
Leggo che noi cattivoni-scellerati-irresponsabili-inquinatori di Maiori/Minori dovremmo saper adattarci al nuovo turismo. Ebbene, in tanti anni e con tanti sforzi siamo riusciti a cambiare il volto dei nostri paesi, tanto che diversi sondaggi hanno eletto Maiori il luogo più ospitale ove passare le vacanze in zona: abbiamo sviluppato il Sentiero dei Limoni rendendolo bellissimo, abbiamo riqualificato Santa Maria Oleria, abbiamo reso belli e accoglienti i nostri paesi, abbiamo potenziato il nostro porto, e le vie del mare tanto richieste – tanto che i gruppi e gruppetti che risiedono qui, per visitare Positano piuttosto che Amalfi ci vanno in barca, facendo una delle escursioni più belle ed indimenticabili che possiamo loro offrire!
Abbiamo sviluppato il turismo trekking e le eccellenze locali che offrono percorsi esperienziali grazie ai quali ci indirizziamo ogni giorno verso una più ampia sostenibilità.
Fare tutto ciò senza però dare la possibilità di arrivare agevolmente dall’aeroporto, oppure senza poter andare a Ravello per assistere ad un concerto, o programmare una cena ad Amalfi, rende l’offerta turistica della Costiera Amalfitana monca, favorendo invece l’offerta turistica del comprensorio Sorrentino/Napoletano cui è stata spianata la direttrice Positano/Amalfi/Ravello.
Ci dice che dobbiamo aggiornare il parco auto ai “bus” di 6 metri, quando i bus di 6 metri non esistono. Esistono i van 7 posti, che con il distanziamento diverranno 4. Vogliamo davvero consentire a chi soggiorna nella Penisola Sorrentina/Castellammare e dintorni di poter viaggiare in bus o minibus e dire a chi soggiorna nelle nostre strutture che no, “se soggiorni nei nostri comuni non hai diritto ad una mobilità decente”? Crediamo davvero che tutti i clienti che scelgono ed amano la costiera hanno la disponibilità economica per permettersi autisti privati per tutto il soggiorno? O anche solo per l’arrivo e la partenza? Io non credo sia così. Se Lei crede di si, allora La invito a pretendere dal Suo sindaco che nell’immediato, durante il prossimo ponte del 2 Giugno – come previsto dall’ordinanza – ci sia un posto di blocco a Tordigliano che fermi tutte le macchine che non rispettano le targhe alterne per poter elevare la regolare contravvenzione.
Perché non si bloccano i bus che trasportano escursionisti, invece di bloccare quelli che trasportano i turisti che soggiornano in Costiera?
Se il parcheggio di Amalfi può ospitare un x numero di bus, perché non si fanno accedere soltanto x numero di bus? Perché nonostante sia vietato l’accesso ai bus oltre 10.36 metri, nelle tabelle del parcheggio di Amalfi c’è la tariffa per i bus 12 metri? Perché il senso unico dei bus non può essere invertito? Perché dal 19/07/2019, data in cui i sindaci hanno proclamato l’ordinanza in attesa della ZTL territoriale, per la ZTL territoriale non si è più fatto nulla? CUI PRODEST?
Sebbene siamo stati costretti da questa cattiva gestione della cosa pubblica – perché questo è l’ordinanza ANAS – ad essere opposti nel procedimento al TAR, una cosa ci accomuna: l’amore per la Costiera Amalfitana, luogo dove viviamo, dove abbiamo deciso di creare la nostra famiglia e la nostra impresa. Mi piacerebbe tanto che le due “sponde” della Costiera potessero finalmente comunicare, scambiare pareri ed opinioni e cercare di indirizzare la Conferenza dei Sindaci verso una soluzione comune e condivisa che possa tenere conto dei nostri beni più preziosi: la nostra Terra ed i nostri Turisti – entrambi con la T maiuscola.