Dall’OMS, sul Coronavirus, lunga la strada per giungere alla fine.
“Bisogna fare ancora un lungo cammino fino alla cosiddetta nuova normalità. L’Oms non abbasserà il livello di allarme fino a quando non disporremo di un significativo controllo del virus, di solidi sistemi di sorveglianza e di sistemi sanitari più forti”. Queste le parole di Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel briefing di mercoledì scorso sull’emergenza pandemica in corso.
“La necessità di continuare a tenere la guardia alta era già stata sottolineata nei giorni scorsi dal direttore generale dell’Oms riguardo l’aumento dei casi in alcuni paesi usciti dal lockdown.L’Oms non abbasserà il livello di allarme fino a quando non disporremo di un significativo controllo del virus, di solidi sistemi di sorveglianza e di sistemi sanitari più forti”. Queste le parole di Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel briefing di mercoledì scorso sull’emergenza pandemica in corso riportato in un articolo di Tutto Sanità che riportiamo – “Bisogna fare ancora un lungo cammino fino alla cosiddetta nuova normalità” ha proseguito Ryan.
La necessità di continuare a tenere la guardia alta era già stata sottolineata nei giorni scorsi anche dal Direttore Generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus riguardo l’aumento dei casi in alcuni paesi usciti dal lockdown, tra cui Germania e Corea del Sud dove si è registrato un aumento dei contagi, in particolare a Itaewon, il quartiere della movida di Seul, ma anche in altre città del paese.
Intanto a livello internazionale i dati della Johns Hopkins University (JHU), evidenziano un aumento dei contagi in Brasile (190.137 casi con 13.240 morti) che secondo fonti Ansa si starebbero “spostando dalle grandi città ai piccoli comuni rurali, le cui strutture sanitarie sono particolarmente fragili permettendo al virus di diffondersi sulle strade principali trasportato da persone che continuano a circolare tra le capitali e l’entroterra”. Per quanto riguarda invece la Corea del Sud i casi confermati sono 10.991 con 260 decessi (+ 55 casi e + 2 morti rispetto al giorno precedente).
Ad oggi secondo i dati della JHU, nel mondo, i contagi sono 4.360.607 con 297.371 decessi. Al primo posto per numero di casi si trovano gli Stati Uniti con 1.390.764 casi confermati e 84.136 decessi, seguiti dalla Russia con 252.245 casi e 2.305 decessi. Al terzo posto il Regno Unito con 230.985 casi e 33.264 decessi, seguito dalla Spagna con 228.691 casi e 27.104 decessi. Al quinto posto l’Italia con 222.104 casi e 31.106 decessi davanti al Brasile con 190.137 casi e 13.240 morti e alla Francia con 178.184 casi e 27.077 decessi. – 15 Maggio 2015