Gianni Mauro il mio rapporto con il “Covid-19 “

31 maggio 2020 | 00:42
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Gianni Mauro il mio rapporto con il “Covid-19 “

Gianni Mauro il mio rapporto con il “Covid-19 ”
Gianni Mauro, 45 anni di scene, di teatro, TV, canzoni e libri,oggi, forzatamente in casa, non smette di stupire e di parlare con una struggente ironia del suo momento personale ed artistico, nell’era del COVID-19.
“Il momento che stiamo vivendo tutti, a causa del Covid 19, è sicuramente preoccupante e inquietante. Ma io non mi butto giù facilmente. Ho sempre reagito nella mia vita. E’ forte in me La Resilienza! Ho attraverso momenti bui, anche per problemi di salute, ma non mi sono mai fatto sopraffare dall’angoscia. Ogni volta che sono “caduto”, mi sono “rialzato” e sono andato avanti con maggior forza e ottimismo di prima. Il mio lavoro di scrittore, di autore etc. mi hanno aiutato molto e sono stati sempre una “spinta propulsiva” per rimettermi ogni volta “in gioco” e per cercare sempre un orizzonte oltre l’orizzonte. Certo, la situazione, anche a Mentana dove abito, è parecchio “critica”.
Trovo di grande conforto il mio rapporto viscerale con la musica.La musica è stata fondamentale nella mia esistenza. Ho imparato a suonare la chitarra a 13 anni ed è diventata la mia amica più cara. Non c’è momento della mia vita in cui io non suoni o in alternativa ascolti musica di alto livello qualitativo. E in questo periodo così difficile e incerto il mio amore per la musica si è rafforzato ancora di più. Amo ascoltare, in particolare, i grandi artisti americani, quali Billie Holiday, Frank Sinatra,Sarah Vaughan , i padri della “Bossa Nova”,i brasiliani Tom Jobim, Vinicius De Moraes,Chico Buarque e i grandi della cosiddetta “Scuola Francese”, Brel, Brassens,Aznavour… Sono il “leit motiv” di tutte le mie giornate. La musica è sempre stata sempre una “spinta propulsiva” per rimettermi ogni volta “in gioco” e per cercare sempre un orizzonte oltre l’orizzonte.Naturalmente ,non solo ascolto buona musica,ma continuando il mio “mestiere di sempre”, sto scrivendo nuove canzoni, alcune delle quali rispecchiano il mio stato d’animo dettato da questo evento “imprevisto e imprevedibile”. Ma ne ho scritto anche altre che rappresentano “L’altro me stesso”, cioè quella parte di me, che reagisce, di fronte alle avversità con spirito ironico e dissacratorio. E fra queste ultime ho composto un brano che potrebbe essere considerato la continuazione ideale di un mio grande successo “Il Canto Malinconico”. Oltre alla musica anche la lettura e la scrittura mi tengono buona compagnia e mi aiutano a far scivolare in modo più sereno queste giornate di “clausura forzata”, che a volte sembra infinito. Ho scritto infatti un nuovo libro di racconti”Fra ironia e malinconia” e sto ultimando un romanzo molto misterioso intitolato “Le confuse non vite di Vanessa”. Mi auguro di pubblicare questi libri nel 2021-2022 con la mia casa editrice di sempre”Il Papavero” di Donatella De Bartolomeis. C’è anche da dire che è sempre stata forte in me La Resilienza! Ho attraverso, nel corso della mia esistenza, momenti bui, anche per problemi di salute, ma non mi sono mai fatto sopraffare dall’angoscia. Ogni volta che sono “caduto”, mi sono “rialzato” e sono andato avanti con maggior forza e ottimismo di prima. Giocano un ruolo fondamentale in questo periodo “buio” anche l’affetto e la presenza costante di Pina mia moglie e dei miei figli Valerio e Daniela, che per mia fortuna, lavorano da casa. Sono anche molto presente sui social e ogni giorno posto messaggi ottimistici e propositivi e spesso rispolvero ricordi delle mie tante collaborazioni artistiche, da Gabriella Ferri, a Rino Gaetano, a Gigi Proietti,a Pippo Franco,a Vittorio Marsiglia e tantissimi altri importanti miei maestri. Vorrei chiudere invitando tutti gli amici e le amiche ad avere ancora un po’ di pazienza stando a casa o comunque, rispettando le regole. Quando questo “triste momento” sarà passato ci riapproprieremo delle nostre vite e sarà ancora più bello abbracciarci come forse non avevamo mai fatto prima e riscopriremo davvero il senso della parola “Amore”.
Il mio lavoro di scrittore, di autore etc. mi hanno aiutato molto
Tutti i grandi artisti succitati ,con cui ho collaborato per anni mi hanno regalato e mi hanno insegnato tantissimo. Oltre ad avermi insegnato “il mestiere”, hanno rafforzato in me il senso dell’umiltà, che li ha sempre contraddistinti. Un pensiero particolare va all’adorata Gabriella Ferri, che aveva grande stima di me come persona e come autore. Proprio grazie a lei che incise in un suo doppio album, nel 1977, la mia malinconica canzone “Lunedi”, ho acquistato la stima come compositore da parte di tantissimi Artisti. Posso dire che Gabriella mi ha aperto “Porte Importantissime”. Naturalmente c’è un’altra persona a me molto cara, Rino Gaetano, con cui, oltre a condividere la partecipazione al Sanremo ’78 con la sua strepitosa canzone Gianna(io facevo “il corista demenziale” insieme ad altri tre cari amici, Angelo, Monica e Angiolina), ho condiviso una bella amicizia e una condivisione di forte interesse per alcuni grandi letterati, quali Ionesco, Majakovskij,Karl Valentin. Rino era una persona Speciale, oltre ad essere un sensibile autore era un uomo umile e gentile.
Quando andammo a Sanremo, La Rai aveva deciso di farci vestire molto eleganti, io e Angelo avremmo dovuto vestire in smoking e le due ragazze Angiolina e Monica con vestiti molto eleganti. Rino disse:” Non se ne parla proprio! I ragazzi devono essere autentici, spontanei, così come sono. Perché volete costringerli in abiti formali e convenzionali?” Vinse lui! Un altro episodio che Rino ci raccontava e ci rideva sopra, fu quando partecipò a una serata dedicata ai cantautori emergenti e il conduttore, nel presentarlo disse:” E adesso è il momento di un cantautore che si sta affermando sempre di più, per il suo essere paradossale e trasgressivo. Ecco a voi:” MINO REITANO!”
Anche se molti mi conoscono per la mia vena ironica e dissacrante come autore di canzoni, ho pubblicato libri di narrativa in cui esprimo “L’altro Me Stesso”. Nel libro di racconti “L’Agenda Verde”, da cui è tratto il racconto che ha ispirato il corto,”Le storielle Disorientanti” trattano tematiche molto forti, quali “il disagio dell’esistere”, “Il mal di vivere”, “lo spleen” di cui parlava Baudelaire. Non a caso quando scrivo mi ispiro fortemente a Pessoa, Pirandello, Tolstoj, Gogol,Heinrich Boll, giusto per citare qualcuno.
Ma io anche in questo momento difficile,anche se RESTO A CASA ho molta voglia di reagire e lo sto facendo.Infatti sto ultimando la scrittura di un nuovo libro di racconti e ho scritto alcune canzoni. Una di queste è divertentissima e spero abbia il successo del “Canto Malinconico”.

Oggi ilperiodo è sicuramente preoccupante e inquietante. Ma io non mi butto giù facilmente. Ho sempre reagito nella mia vita. E’ forte in me La Resilienza! Ho attraverso momenti bui, anche per problemi di salute, ma non mi sono mai fatto sopraffare dall’angoscia. Ogni volta che sono “caduto”, mi sono “rialzato” e sono andato avanti con maggior forza e ottimismo di prima. Certo, il mio lavoro di scrittore, di autore etc. mi hanno aiutato molto e sono stati sempre una “spinta propulsiva” per rimettermi ogni volta “in gioco” e per cercare sempre un orizzonte oltre l’orizzonte. In quest’ultimo periodo, prima che il covid risultasse conclamato, ho girato, a Salerno, un Corto ispirato a un mio racconto.Poi subito dopo mi sono Chiuso In Casa, rispettando le regole stabilite. Ma invece di angosciarmi inutilmente, ho ultimato la scrittura di un nuovo libro di racconti e ho scritto alcune canzoni. Una di queste è divertentissima e spero abbia il successo del “Canto Malinconico”. Per dissacrare il momento “critico” che stiamo vivendo,concludo con un aforisma del Fisico Robert Hoppenheimer “Non prendiamo la vita troppo sul serio, comunque vada, non ne usciremo vivi”! CE LA FAREMO!.
Antonio Di Giovanni