Lavoratori marittimi, i provvedimenti varati dal Governo, non soddisfano il Sindacato CUB.

20 maggio 2020 | 11:09
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Lavoratori marittimi, i provvedimenti varati dal Governo, non soddisfano il Sindacato CUB.

Per il sindacato si garantisce soltanto  il 50% dello stipendio percepito, ed è inaccettabile per la sopravvivenza di intere famiglie di lavoratori.

Circa la situazione del personale marittimo,ritrovatosi senza salario e senza possibilità di lavoro in questo periodo che ha azzerato la crescita del nostro paese ed infierito ancora di più sulla tenuta del nostro stato sociale, il Decreto Rilancio per questa Fase-2 prevede alcune misure economiche riguardo la categoria in oggetto:

– Ai TP e TPR TG un ulteriore riconoscimento di 2 mesi aggiuntivi della NASPI per Aprile e Maggio, per il mancato lavoro al 30 marzo e utili fino al 31 agosto (art.98)

-Ai T. stagionali: &00 euro rispettivamente per i mesi aprile e maggio, quali indennità per quei lavoratori danneggiati per Sars Cov-2 di cui all’ art. 89 comma lettera a, a condizione che da gennaio 2019 al 30 gennaio 2020 abbiano svolto 30 gg di lavoro e sbarcati entro tale termine.

-Ai CRL e TP delle società che utilizzano il 172 bis del C.N., ovvero, annotazione unica di imbarco su libretto di navigazione, riconoscimento di 9 settimane di fondo Solimare aggiuntive alle precedenti fino al 31 agosto.

Inoltre, è stato introdotto il REM(Reddito di emergenza) art.84, che va azionato per l’intero nucleo familiare e altresì riconosciuto il periodo di osservanza sanitaria attiva (riconosciuta come malattia) prolungato fino al 31 luglio (art. 77). Sull’argomento registriamo l’intervento del Sindacato CUB: “Come CUB Trasporti, riteniamo che, tali misure siano insoddisfacenti per i nostri marittimi coinvolti in questa crisi, faremo il possibile per dare segnali al Governo, il settore ha bisogno di sviluppo e per creare nuove tipologie di sbocchi professionali atti a dare sicurezza di reddito alle famiglie dei lavoratori che si sono ritrovati senza lavoro (compresi i lavoratori portuali). Concludiamo, gli ammortizzatori sociali garantiscono circa il 50% dello stipendio percepito, ed è inaccettabile per la sopravvivenza di intere famiglie di lavoratori.” – 20 maggio2020 – salvatorecaccaviello