Lettere da Piano di Sorrento dell’Avv. Augusto Maresca: “E’ quello che si temeva”

13 maggio 2020 | 18:34
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Lettere da Piano di Sorrento dell’Avv. Augusto Maresca: “E’ quello che si temeva”

Riportiamo la riflessione dell’Avv. Augusto Maresca di Piano di Sorrento.

Nella cosiddetta “Fase 2”, non appena si sono allentate, un poco, le maglie della restrizione, alla quale siamo stati necessariamente sottoposti per combattere il coronavirus ecco che la gente, o per lo meno una gran parte, si è sentita autorizzata ad un ritorno immediato al precedente tenore di vita, in tutte le sue modalità, con uno sfrenato impegno, quasi a voler recuperare, in un certo qual modo, le cose da cui si sentiva privato. Poca prudenza, poca riflessione.
Sicché c’è troppa gente in giro, alcune persone senza mascherina, auto e moto sfrecciano in pieno centro abitato, a tutta velocità, ignorando ancor più la prudenza nella guida. Il virus? È come se si fosse volatilizzato, sembra che tutti l’abbiano dimenticato; e la gravità ed il pericolo che abbiamo corso e stiamo correndo? E i tanti morti che ci sono stati?
Cosa ancora più grave è che, negli attuali dibattiti, cui assistiamo in TV, la politica sembra aver voltato pagina, per quanto attiene all’epidemia.
Si punta il dito, traverso improvvisati scienziati, e che tali non sono, e traverso simpatizzanti delle opposizioni, contro Conte, contro il Governo. Si parla di dittatura, esercitata dai nostri Amministratori, i quali avrebbero ignorato i canoni della democrazia, scavalcando il Parlamento, con provvedimenti anomali. Si dà l’impressione come se, in questa maledetta fase dell’emergenza, noi fossimo stati governati da quei famosi “colonnelli” che hanno soffocato le libertà in altri Paesi.
Sicché il discorso verte sull’operato dei nostri uomini di Governo, degli errori che avrebbero commesso nel gestire questa dolorosa pagina della Repubblica, si rilevano le critiche delle opposizioni, si fa cenno costante all’inevitabile crisi economica conseguente la pandemia. Il virus è già un ricordo? Magari un brutto ricordo? Il virus invece è vivo, circola e preoccupa. In Cina, Corea del Sud, Germania vi è stata una recrudescenza, nuovi focolai.
Ed allora, prima di accantonare l’argomento, come sembrerebbe, in attesa di un vaccino risolutore, non sarebbe il caso di riflettere, di aspettare le verifiche dopo il periodo di incubazione che ha fatto seguito alla riapertura del 04 maggio?
Capisco la crisi economica, il ritardo burocratico degli interventi economici stanziati dal Governo, la necessità di aiutare le imprese a decollare, l’eventuale regolarizzazione degli immigrati, l’inquietante capitolo sulla scarcerazione dei boss, il loro ritorno in circolazione, anche se agli arresti domiciliari, ma, in linea prioritaria, dobbiamo pensare ai 30.000 e più morti che ci sono stati, al persistente ed attuale rischio di contagio e di sopravvivenza.
Ci impensierisce molto cosa succederà il 18 maggio p.v. con le altre liberalizzazioni.

avv. Augusto Maresca