Lettere da Piano di Sorrento – Qualcuno vuol far cadere Conte

8 maggio 2020 | 12:47
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Lettere da Piano di Sorrento – Qualcuno vuol far cadere Conte

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“QUALCUNO VUOL FAR CADERE CONTE”

È nell’aria di questo virus: qualcuno vuol far cadere il nostro Presidente del Consiglio e l’occasione propizia pare l’abbia fornita proprio l’evento “coronavirus”. È mia personale opinione che il Prof. Giuseppe Conte sia il più rappresentativo Presidente del Consiglio che abbia mai avuto l’Italia in questi ultimi tempi; provate a raffrontare l’attuale Capo del nostro Stato con alcuni dei suoi non lontani predecessori e vi accorgerete della differenza. Giurista, uomo di cultura, di indubbia dirittura morale, fine parlatore, conoscitore di lingue, forse, un po’ ingenuo nell’arte della politica, egli antepone al rischio di impopolarità che sta correndo in questo momento, l’interesse supremo dello Stato e dei cittadini. Vorrei vedere, al suo posto, in questo delicatissimo momento storico, di fronte a questa tragedia che ci è cascata addosso, il comportamento dei suoi oppositori, in particolare dei signori della destra.
È facile criticare, il difficile è costruire. Ma perché si trama e si tessono orditure ai suoi danni? Si sfrutta l’inevitabile crisi economica, di paurose dimensioni, il malumore legittimo della gente per il proprio futuro di sopravvivenza, i ritardi nell’arrivo dei contributi governativi, ma dietro tutto questo c’è lo zampino di qualcuno ed il programma viene da lontano. Possiamo sospettare ed intuire anche la provenienza ma tutto resta avvolto negli eterni misteri di questo Paese: quello delle Brigate Rosse, del Terrorismo, delle stragi delle quali non si è mai saputo con certezza una verità e forse soltanto quello che hanno voluto farci credere. È nostra personale opinione che le accuse all’attuale Governo di “lavorare di notte”, il trovare da ridire su ogni provvedimento di questa maledetta emergenza celi ben altro di una critica politica. Forse dà fastidio chi fa rispettare rigorosamente le leggi, chi opera con trasparenza nella conduzione della cosa pubblica, chi non fa inciuci e non fa imbrogli?
Ora nessuno è nato “imparato”, come dicono a Napoli, “errare humanum est” dicevano i nostri antenati latini, ma questo è avvenuto sempre in buona fede. Il fenomeno del coronavirus è paragonabile alla gelata che improvvisamente coglie il raccolto di un intero anno del contadino, privandolo del suo lavoro e del suo futuro sostentamento.
Vogliamo far cadere su Conte la responsabilità di questa epidemia? Sull’attuale Governo? Purtroppo bisogna aspettare e collaborare in positivo con le Istituzioni, in attesa che torni a splendere il sole sulle nostre sciagure.

avv. Augusto Maresca