San Mattia in penisola Sorrentina lo possiamo incontrare nei dipinti della sagrestia della chiesa Parrocchiale di Sant’Agnello. Tra i vari santi affrescati da Antonino Fiorentino, pittore locale, nel 1871 vi è San Mattia. Il culto arriva in penisola da Napoli, ove nel 1660 ,in piazzetta della Concordia, la chiesa oggi intitolata a Santa Maria della Concordia, era la chiesa di San Mattia, con tanto di oratorio e arciconfraternita, i cui documenti sono conservati presso l’archivio storico di Napoli.
Arciconfraternita di San Mattia Apostolo, Napoli collocazione locale 125 ambiti e contenuto L’archivio consta di 17 buste.
La documentazione, recentemente riordinata, si articola in cinque serie:
I)”Conclusioni e appuntamenti”;
- II) “Amministrazione”;
III) “Varie”;
- IV) “Pio Monte della Vergine Addolorata”;
- V) “Opere a stampa”.
In particolare, le 17 buste si articolano nel modo seguente:
Le buste 1-2 conservano documentazione sotto la denominazione “Conclusioni e appuntamenti”, tra cui il “Libro delle conclusioni della Congregazione, “principiato nell’anno 1757, tempo in cui furono ottenute le Regole”; (1757-1828); i registri delle conclusioni da 1833 al 1906;
le buste 3-11 contengono, sotto la denominazione “Amministrazione”, soprattutto conti di introito ed esito dal 1697 al 1731 e carte relative all’amministrazione della Confraternita dal 1731 al 1892;
le buste 12-15, sotto la denomianzione “Varie”, conservano documentazione relativa all’ammissione dei confratelli e delle consorelle alla Congregazione dal XVIII al XIX secolo; elenchi di confratelli; memorie e nomine a cariche della Congregazione; memoriali e corrispondenza; circolari; inventari diversi degli oggetti sacri esistenti nella chiesa e nell’oratorio di San Mattia (1787-1877); inventari di argenti; note di arredi; note di oggetti esistenti nella Sagrestia, Chiesa e Camera d’Udienza della Congrega al 1877; istrumenti diversi, tra i quali si segnalano le copie di istrumenti del 1656, relativi al legato testamentario di Tiberio Carafa a favore della Chiesa di San Mattia; copie di istrumenti di vendita di capitali e di censi; scritture private; copie di fedi di nascite e di morte; produzioni giudiziarie, tra cui gli atti della vertenza del 1843 tra l’Arciconfraternita dei Bianchi di S. Mattia Apostolo alla Concordia e i signori de Leon per questioni ereditarie; atti relativi alla convenzione tra la R. Arciconfraternita e Pasquale Abbate per un terreno limitrofo ai locali dell’Arciconfraternita con allegata pianta (1857); registri delle messe dal 1730 al 1815;
la busta 16 conserva documentazione relativa al “Pio Monte della Vergine Addololorata”, tra cui un regolamento per l’amministrazione del monte eretto nella Congregazione di S. Mattia Apostolo nel 1836; un registro degli ascritti al Monte; volumi di conti; comunicazioni relative a celebrazioni di feste in occasione della festa della SS. Addolorata; registri delle messe.
Infine, la busta 17 conserva “Opere a stampa”, tra cui gli “Officium defunctorum” del 1785 e i “Preliminari delle Regole dei fratelli benefattori della R. Arciconfraternita di S. Mattia Apostolo sotto il SS. Nome di Maria del 1871.
La chiesa Più bella dedicata a San Mattia è a Budapest, il comune di Deliceto in provincia di Foggia, vi dedica una grande festa. A Padova nella grande chiesa Abbaziale di Santa Giustina si trova l’arca di San Mattia.
S. Mattia fu uno dei settantadue discepoli di Gesù Cristo, cresciuto alla sua scuola, e testimone dei suoi prodigi.
Salito Gesù al cielo. Mattia rimase nel cenacolo in unione di preghiere con gli Apostoli, in attesa dello Spirito Santo. Dovendosi eleggere un altro apostolo in luogo di Giuda prevaricatore, furono presentati agli Apostoli due discepoli: Giuseppe soprannominato il Giusto, e Mattia. Da tutta l’assemblea si pregò dicendo: « Tu, o Signore, che vedi il cuore di tutti, mostra quale dei due tu abbia eletto a prendere, in questo ministero, il posto del prevaricatore Giuda ». Quindi si vènne alla sorte, e questa cadde appunto su Mattia, che perciò fu aggregato agli altri undici Apostoli. Fu questa la prima elezione a dignità ecclesiastica.
Mattia accettò quella carica di somma responsabilità con rendimento di grazie a Dio. Rimase quindi nel cenacolo in compagnia degli altri Apostoli fino a quel giorno fortunato in cui il Divin Paraclito scese dal cielo a portare i suoi doni.
Nella divisione del mondo da evangelizzare, S. Mattia ebbe come campo di apostolato l’Etiopia. Da quel momento egli consacrò l’intera vita alla predicazione della dottrina della salute eterna. Copiosissimi furono i frutti riportati. Nelle sue istruzioni insisteva massimamente sulla necessità di mortificare la carne reprimendo i desideri della sensualità, come aveva imparato da Gesù Cristo e come egli stesso praticava.
Per quanti anni abbia predicato, non lo sappiamo con precisione; ma è certo che fu fedele al suo apostolato, e che coronò le sue virtù ed il suo zelo col martirio. Fu ucciso a Sebastopoli per opera dei Giudei, e le sue reliquie, molto venerate, si conservano, parte a Treviri nella Germania e parte in Santa Maria Maggiore a Roma.
PRATICA. Il sacerdote è il ministro di Dio, il maestro ed il padre delle anime nostre. Che rispetto ne abbiamo?
PREGHIERA. Dio, che aggregasti il beato Mania al collegio dei tuoi Apostoli, deh! concedi, per sua intercessione, che sempre sentiamo in noi gli effetti della tua misericordia