Positano, Lorenzo Cinque: “Non sappiamo che tipo di turismo ci sarà in Costiera, ma strutture devono riaprire” – VIDEO

5 maggio 2020 | 11:27
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Inizia la Fase 2 e noi abbiamo deciso di ascoltare i veri protagonisti, ovvero gli imprenditori. Sarà un mese importantissimo per capire come muoversi e cosa si prospetta per questa estate davvero inusuale, a causa di un’emergenza mondiale che, oltre ai morti, ha portato conseguenze economiche che potrebbero essere evidenti per tanti anni.

Ecco perché abbiamo deciso, durante il nostro appuntamento quotidiano, di ascoltare Lorenzo Cinque, un imprenditore che ha un passato di rilievo a Positano e non solo: è stato albergatore, presidente degli albergatori della Provincia di Salerno e della Federturismo Campania, oltre che assessore al turismo. Ora è titolare dell’Hotel Casa Albertina a Positano.

“Non è un momento semplice, ci siamo fermati già a marzo, siamo stati tra i primi, e saremo gli ultimi a ripartire. Aspettiamo il protocollo sanitario del nuovo decreto per sapere in che condizioni portare avanti le nostre aziende. – ha dichiarato – Oltre a questo, dovremmo contenere il tutto e capire i nuovi investimenti che si dovranno fare per adeguare le nuove attività saranno disponibili per le nostre tasche. Sono già arrivate cancellazioni per giugno e luglio, si spera almeno agosto per tamponare i danni annunciati e visibili.

Se aprirò? Credo che le piccole strutture, a Positano, potranno riaprire, anche perché case vacanze, piccole ville, dove si garantisce alloggio a poche persone potrebbero rispettare abbastanza agevolmente le direttive. Certo, resta da capire se effettivamente tutti questi decreti prevedano soluzioni pratiche e non solo teoria. Il problema è cercare di capire che tipo di turista arriverà in Costiera Amalfitana, siamo circondati di extra europei, e quindi hanno bisogno di mobilità e questo sembra un problema, specialmente per quanto riguarda i prezzi. Tecnicamente, l’albergo ancora non sa come muoversi, ma noi non possiamo fermarci: queste strutture costano più da ferme che in movimento. Anche al 70%-80% è fondamentale per pagare le tasse e sopravvivere”.

L’intervista a inizio video.