Regione Campania-ASL Salerno-Comune di Sanza: all’ospedale di Sapri non sono tutelato come sorveglianza sanitaria del Medico Competente ed è grave

6 maggio 2020 | 23:01
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Regione Campania-ASL Salerno-Comune di Sanza: all’ospedale di Sapri non sono tutelato come sorveglianza sanitaria del Medico Competente ed è grave
Regione Campania-ASL Salerno-Comune di Sanza: all’ospedale di Sapri non sono tutelato come sorveglianza sanitaria del Medico Competente ed è grave
Regione Campania-ASL Salerno-Comune di Sanza: all’ospedale di Sapri non sono tutelato come sorveglianza sanitaria del Medico Competente ed è grave
Regione Campania-ASL Salerno-Comune di Sanza: all’ospedale di Sapri non sono tutelato come sorveglianza sanitaria del Medico Competente ed è grave

Politica Sanità Italiana – Prefettura di Salerno – Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Cav. N. H. don Attilio De Lisa. Infatti, il Cavaliere al merito della Repubblica Italiana del Comune del Comune di Sanza nella Diocesi di Teggiano-Policastro essendo nelle categorie protette dal 1995, dopo comunicazione sia al Presidente Vincenzo De Luca della Regione Campania tramite capogabinetto che ai Direttore Generale Dott. Mario Iervolino e Direttore Risorse Umane Dott. Francesco Avitabile, non ha mai ricevuto risposta scritta sottolineando che poteva benissimamente dai vertici essere ricollocato dal Reparto di Chirurgia Generale non idoneo per le sue limitazioni,dove era prima presso l’Ufficio gestione delle attività ambulatoriali in Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri e con tutto messi al corrente per i danni subiti dal Direttore Sanitario datore di lavore Rocco Calabrese (D.S. non sempre presente come era il precedente Dott.ssa Maria Ruocco in quanto fa capo anche all’Ospedale Villa Malta di Sarno) violando la Legge art. 81 nei suoi confronti non è stata presa nessuna iniziativa da 18 mesi peggiorando le sue condizioni cliniche.

Costretto ad agire per via legale e per merito del Coronavirus Covid-19 tutto riitardato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro della Regione Basilicata ma appena possibile chi ha sbagliato dovrà rendere conto alla Giustizia (Giudice del Lavoro).

Si chiede perchè proprio a Lui C.P.S.Infermiere in Direzione Sanitaria idoneo permanente con limitazioni e prescrizioni quando ci sono altri infermieri idonei per i Reparti (altri arrivati tramite trasferimento) sottolinenando il Sottoscritto anche con requisiti per mansioni superiori di Coordinatore Management nelle Organizzazioni Sanitarie oltre dopo corsi formativi aziendali obbligatori anche Referente del Governo delle Agende e delle Liste di Attesa,del Back-Office CUP-Ticket ed ALPI con tanto di elogio da parte del Resp. CUP Aziendale Dott. Carmine Mangino.

Dal 1° novembre 2018 il Sottoscritto ha potuto eseguire l’ordine di servizio di abuso di potere del Direttore Sanitario in quanto lo ha commesso non facendolo passare prima dal Medico Competente per verificare l’idoneità, solo per evitare il licenziamento che si prefiggevano di portare a termine con danno della sua persona psichica e fisica ma dovranno rendere conto alla Giustizia. Infine chiede un atto di coscienza alle persone messe e stanno al loro posto non per merito, mentre il Sottoscritto di merito è stato messo da parte oltre alla politica chiede di difendere il Sottoscritto tolto di proposito dall’ambito fruttifero sia per l’Azienza che la Sanità Italiana.