Ristoranti, anche gli stellati in Penisola sorrentina tra mille difficoltà: ecco chi apre e chi no

23 maggio 2020 | 09:58
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Ristoranti, anche gli stellati in Penisola sorrentina tra mille difficoltà: ecco chi apre e chi no

La maggioranza dei ristoranti della Costiera ha deciso di rinviare l’apertura, per scelta o per necessità. Per scelta, in attesa dell’arrivo dei primi turisti negli alberghi; per necessità, dovendo recepire le ultime disposizioni di tutela sanitaria o per lavori di ristrutturazione ancora in fase di completamento e con l’organico del personale da definire. Ma vediamo nel dettaglio, grazie a Massimiliano D’Esposito e Antonino Siniscalchi su Il Mattino, le decisioni dei locali.

A Sorrento, ieri a pranzo, ha aperto Zi’Ntonio; per la cena Basilico Italia. Con la nuova disposizione dei tavoli, entrambi i locali hanno sacrificato circa il 40 per cento dei posti, ma sia Mariano Russo che Maurizio Mastellone hanno deciso di riprendere come buon auspicio per una stagione caratterizzata da tante incognite. «Certo spiega Mariano Russo dello storico Zi’Ntonio non mi aspetto ricavi adeguati all’investimento. Con la mia famiglia, tuttavia, abbiamo voluto rispondere in maniera positiva alle attese di una clientela affezionata da decenni. Tanti napoletani aspettavano la nostra riapertura per trascorrere una giornata a Sorrento. Abbiamo contenuto i posti, ma ci siamo. Per il fine settimana non mancano le prenotazioni». Sempre a Sorrento, riapre «Da Filippo». Anche Vincenzo Maresca e il suo staff hanno predisposto tutto per mettere la clientela a proprio agio. «Abbiamo posizionato i tavoli a circa due metri di distanza. Abbiamo ridotto i coperti da 200 a 100 in sala e da 300 a 200 all’aperto sottolinea il patron -. Per noi è una scommessa, ma riteniamo di essere uno dei punti di riferimento della ristorazione in Costiera e per questo vogliamo dare un segnale, nonostante ci troviamo ad affrontare ingenti costi per adeguare il locale».Riapertura differenziata per i ristoranti «stellati». «Il Buco», a Sorrento, aprirà nella prima decade di giugno; «Don Alfonso 1890», a Sant’Agata sui due Golfi, il primo luglio; la «Taverna del Capitano» a Marina del Cantone il primo giugno. Nel prossimo weekend è atteso lo «Scoglio» a Marina del Cantone. A Massa Lubrense, aperti da domani «LoStuzzichino» a Sant’Agata sui due Golfi e «LaTorre» (QUIl’articolo) al borgo dell’Annunziata e il «Cantuccio». Già ieri ha ripreso l’attività, invece, uno dei locali storici, l’Antico Francischiello. «Abbiamo deciso di sfidare la sorte, anche perché avevamo voglia di ricominciare – spiegano Firminia e Francesco Gargiulo -. Ieri, a pranzo, erano in quindici. Purtroppo hanno dovuto fare a meno del caratteristico buffet al centro del locale. Siamo stati costretti a ridurre il numero dei coperti da 250 a 100. Poi, percorsi obbligati, menù digitali e niente aria condizionata». A giugno riapre l’altro discendente della Francischiello dinasty, «Da Riccardo». A Vico Equense aperta la «Pizza a Metro». Gennaro Esposito rinvia a giugno la ripresa dell’attività alla «Torre del Saracino» a Marina d’Aequa. Chiuso anche «Nonna Rosa». Peppe Guida ribadisce che, per ora, non riapre. «Nelle emergenze – spiega – ho imparato che bisogna rimanere lucidi e aspettare. Per quanto riguarda l’Osteria, il ristorante stellato, per una serie di ragioni la riapertura è rimandata a fine settembre. Quanto a Villa Rosa, l’agriturismo di Montechiaro, prevediamo di aprire tra il 10 e il 15 giugno».