Ritardo sull’accredito dei bonus, dai lavoratori stagionali, parte il pressing al Ministero del lavoro.

24 maggio 2020 | 10:18
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Ritardo sull’accredito dei bonus, dai lavoratori stagionali, parte il pressing al Ministero del lavoro.

L’appello è del Presidente dell’ Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali(ANLS), Giovanni Cafagna, che da Facebook sollecita gli oltre 550mila lavoratori stagionali ad inviare una lettera al Ministero del lavoro ed in particolare al Sottosegretario, Stanislao Di Piazza affinché si impegni ulteriormente, come fatto finora, insieme alla Deputata,Teresa Manzo, nel sostenere i lavoratori stagionali. Oggetto della istanza il ritardo, ormai intollerabile, con il quale vengono elargiti i sussidi alle famiglie dei lavoratori stagionali. Non solo l’individuare nel variegato mondo del lavoro stagionale soltanto i lavoratori del turismo e cure termali (178mila) come unica categoria a cui dare attenzione (forse anche perchè sono stati coloro che più si sono fatti sentire)e trascurare dal bonus il restante dei 550mila assunti con tale tipologia di contratto e permettere all’Inps  una interpretazione anomala e stringente dell’art.29 ed infine nonostante siano stati trovati i fiondi al momento oltre 400mila stagionali aspettano l’accredito del bonus di marzo. Da tali dichiarazioni  risalta che nonostante  il forte e concreto impegno dei parlamentari del Movimento 5 Stelle e della stessa Ministro, Nunzia Catalfo, verso una categoria che fino a qualche anno fa non veniva affatto presa in considerazione dai vari governi che si sono succeduti (qualche precedente Ministro del Lavoro evidenziava  di non sapere neanche che esistesse), i problemi al momento per tante famiglie di lavoratori continuano a rimanere al palo. Alla base di tali ritardi sicuramente complicazioni inerenti alla complessa macchina burocratica che continua a condizionare la vita a lavoratori ed imprese. Bisogna tuttavia ricordare che nessun altro Governo (ed in particolar modo il Movimento 5 Stelle) finora ha dato importanza, riconoscendoli anche come  la categoria, ai lavoratori stagionali. Pertanto anche con tali sollecitazioni  che di certo contribuiranno, nell’immediato, a superare determinati ostacoli, di sicuro in futuro il dialogo continuerà per affrontare ulteriori problematiche , come il ripristino della vecchia Aspi. Di seguito il testo della lettera che si invita ad inviare al sottosegretario Di Piazza stanislao.dipiazza@senato.it. (s.c.)

Spett. le Sottosegretario Di Piazza sono il Presidente della ANLS ASSOCIAZIONE NAZIONALE LAVORATORI STAGIONALI le scrivo a nome dei 40mila iscritti al sindacato per manifestare la delusione che stiamo provando da due mesi per le decisioni prese dal vostro governo sul sostegno ai lavoratori stagionali, la categoria che maggiormente sta subendo le ripercussioni del covid-19, non le sto a spiegare perché so perfettamente quanto è a conoscenza della nostra problematica ma proprio per questo non siamo più disposti a tollerare il ritardo che continuate a prolungare nell elargire l’indennità covid previsto per i lavoratori stagionali. Avete commesso molti errori il primo destinare il sussidio solo alla categoria del turismo e cure termali, categoria tra l’altro che non esiste legislativamente dato che la sola forma giuridica che identifica il lavoratore stagionale è solo la tipologia contrattuale, il secondo errore è destinare appena 110milioni nel decreto di marzo coprendo appena 178 mila lavoratori su 550mila assunti con questa tipologia contrattuale, il terzo errore è avere permesso all inps un interpretazione ancora più stringente dell articolo 29, il quarto quello di aver trovato finalmente i fondi per salvaguardare tutto ma alla data del 23maggio ancora 400 mila stagionali aspettano l’accredito del bonus del mese di marzo nonostante siano stati finanziati con il reddito di ultima istanza già dal 30 aprile e dagli altri interventi presenti nel decreto rilancio. Vi state comportando come tutti gli altri governi e noi dell ANLS lo possiamo affermare con certezza perché abbiamo avuto modo negli anni scorsi di interloquire con questi altri. Questo dovrebbe essere il giudizio più pesante per voi da accettare perché l’essere paragonati come tutti gli altri fa del movimento un partito che ha fallito alla base i propri principi identitari. Avete veramente poco tempo per rimediare, con l’occasione vi suggeriamo in che modo:

-Tutte le 400 mila domande presentate devono essere riesaminate e accettate immediatamente senza passare a un ulteriore fase di controllo.

Con affetto Cafagna Giovanni Presidente ANLS ASSOCIAZIONE NAZIONALE LAVORATORI STAGIONALI – 24 maggio 2020