Stefano Piccirillo:” La mia quarantena,tra libri e idee,pensando all’Amore!”
Stefano Piccirillo è una delle voci più importanti della Radio italiana. Lavora a Radio Kiss Kiss da sempre, la prima volta dal 1987 al 1994 e dal 2003 ad oggi , dove è in onda tutti i giorni dalle 12 alle 14 Ha lavorato a Rtl 102.5 ricoprendo, oltre il ruolo di conduttore e autore anche quello di capo ufficio stampa e assistente alla programmazione musicale, a Rds Radio Dimensione Suono, a R101 , a Radio Rai 2 come conduttore e autore di programmi musicali. Stefano ha lavorato come presentatore, inviato e opinionista per le piu’ importanti produzioni televisiva, da 30 ore per la vita a Un disco per l’estate, ha condotto Numero Zero su Rai 3 e d è ospite nei talk show Rai,Mediaset e Sky come esperto di musica,libri e cultura.
La sua voce è impressa in pellicole come “Die Hard “, ” Fame” , “Viaggio al centro della terra ” e in tante serie televisive , tra le piu’ famose “Un posto al sole ” dove spesso recita anche come attore.
E’ docente di comunicazione, di storia della musica, conduzione radiofonica e dizione. Ha cantato al Roxy Bar tra Elisa e Paola e Chiara e inizia sempre un nuovo giorno, dopo 35 anni di carriera come fosse il primo, anche nella vita.
Una fase di questa nuova vita ,nell’era del “COVID-19,vissuta intensamente da Stefano Piccirillo, che nella sua forzata quarantena ha messo in campo nuove esperienze nuove idee ed un nuovo libro. “Sono molto felice per l’uscita del mio nuovo romanzo intitolato “Una volta ancora” con la preparazione di Pippo Pelo che dal 7 maggio è in libreria. Si può ordinare anche via mail a questo indirizzo: Gaiagiaccone@Gmail. com ”
Come hai vissuto questa quarantena?
La mattina la mia sveglia era ed è puntata alle 8. Apro gli occhi e in quel preciso momento mi arrivano le prime idee per fare il programma alla radio a mezzogiorno. Preparo un caffè faccio una doccia, purtroppo la prima sigaretta e poi la prima colazione accendo la radio ascolto dando un’occhiata approfondita alle ultime notizie. Mi piace sentire le persone care al telefono, scrivo il mio programma radiofonico. Verso le 11 come tutti i giorni, vado in radio per trasmettere fino alle 14. Poi c’è tempo per fare la spesa cucinare cosa che sto imparando molto meglio in quest’ultimo periodo , pranzo, un buon caffè, una sigaretta e poi scrivere. Idee, progetti, articoli, il tutto intervallato da telefonate con amici e persone care. ”
Cosa hai imparato in questo periodo?
” In questo periodo ho imparato a riflettere di più, a creare situazioni sempre nuove di incontro quando tutto questo sarà finito. Ho imparato a fare gli esercizi di ginnastica, li faccio tutti i giorni mi piacciono pure. La sera dopo cena organizzo una Diretta Facebook e Instagram perché sono un comunicatore e non posso fare a meno, anche a distanza, di un rapporto sociale. Leggo, non guardo molta televisione se non per addormentarmi una volta fatta una certa ora, Sto conoscendo meglio i condomini del mio palazzo, prima con un buongiorno un buonasera, si chiudeva subito la conversazione, oggi a un metro di distanza, la sensazione di “condivisione” sembra più bella. ”
Stefano è alla sua quinta prova letteraria , il suo primo romanzo “La mia guarigione” pubblicato nel 2009 è stato seguito da “10 canzoni una vita “, “Dalle 8 alle 8″ e Gretest Iz” .In quasto nuovo libro “Una volta ancora ” Stefano, noto speaker radiofonico, riceve una lettera via posta ordinaria da una persona che non conosce. Nell’era digitale una lettera scritta a mano su carta con tanto di francobollo via posta ordinaria indirizzata al suo indirizzo di casa sconvolgerà la sua vita. E’ una storia ricca di colpi di scena, di amore puro, di emozioni che colpiscono il lettore toccando le corde del cuore. E’ un libro pieno di musica dove i testi delle canzoni più amate da Stefano completano i capitoli del romanzo unendosi alle parole dell’ autore per la prima colonna sonora scritta tutta da immaginare.
Insomma un libro che parla d’amore, di tenerezza, di ricordi e di futuro, ma soprattuto di una stoeria d’amore me tutti noi avremmo voluto vivere o forse la abbiamo vissuta ,senza dimenticarla…
Antonio Di Giovanni