In treno trovati positivi solo 19 su 1700, da Milano a Napoli non sembra esserci quella temuta ondata. Siamo ottimisti ma prudenti

In treno trovati positivi solo 19 su 1700 da Milano a Napoli non sembra esserci quella temuta ondata. Siamo ottimisti ma prudenti in Campania. Allora ieri una marea di notizie di chissà quanti e quali contagiati da coronavirus Covid-19 dalla Lombardia, ma non è così. Allora Positanonews da un controllo incrociato delle fonti ( ma purtroppo non ci sono siti istituzionali tipo ASL, bisogna riscontrare le fonti più autorevoli ) ha visto che non sono stati trovati tanti positivi sui treni, anzi pochissimi, in percentuale di più da chi è venuto in auto, ma sono pochi. Poi precisiamo che si parla dei cosìdetti test sierologici rapidi, devono anche avere i tamponi che possano confermare questa positività al Covid, potrebbe esserci anche qualche falso positivo, insomma sicuramente il pericolo c’è sempre ed è in agguato ma attenti all’infodemia ( informazioni allarmistiche, insomma) a riportare secondo noi bene la vicenda è Giuseppe Crimaldi de Il Mattino.
La fuga dal nord, la voglia di tornare a casa, il primo giorno della fase due. È un bilancio in chiaroscuro quello che emerge dopo una lunga giornata di controlli sanitari e di pubblica sicurezza in tutta la Campania. Si temeva lo tsunami di ritorno, ma così non è stato, almeno leggendo i numeri dei rientri da Milano a Napoli: meno di 400 i passeggeri che si sono imbarcati sul primo Frecciarossa diretto dal capoluogo lombardo ieri alle 7. A ben guardare, ora, fanno più paura gli assembramenti riconducibili al trasporto pubblico comunale e regionale. Troppi viaggiatori, parliamo di migliaia di persone ogni giorno, che assaltano bus e metropolitane: e su questo nuovo fronte punta la massima attenzione il prefetto di Napoli, Marco Valentini.
RITORNO AL SUD
A bordo sono saliti in 163, e quelli scesi alla stazione di Napoli Centrale dopo essere stati sottoposti al termoscanner e alle verifiche dei moduli di autocertificazione sono risultati sanissimi. In un solo caso, quello di un uomo che aveva qualche linea di febbre superiore al valore consentito, si è proceduto al test sierologico: una goccia di sangue prelevata dai medici dell’Asl. Il soggetto – in attesa di una seconda prova con il tampone – è stato posto in quarantena preventiva. Ma se l’assalto alla diligenza, tanto temuto attraverso il rientro sulle vie ferrate, non è avvenuto, a preoccupare è un altro dato. Nel primo giorno che sblocca il lockdown si sono registrati numerosi flussi sulla Autostrada del Sole: in tanti hanno preferito la macchina al treno per rientrare al Sud.
L’AUTOSTRADA
Al casello della A1 di Napoli Nord su un campione di 60 viaggiatori controllati provenienti dal Nord Italia è risultato positivo poco più del 23%: 14 persone. Questo hanno dimostrato i test sierologici: tutti i presunti infetti da Covid-19 sono stati posti in quarantena preventiva, e già stamattina per loro scatteranno i test con il tampone. Decisamente meglio è andata – come detto – per chi viaggiava in treno.
IL BOLLETTINO
L’Unità di Crisi della Regione Campania rende noto che ieri, nell’ambito dei controlli effettuati presso le stazioni ferroviarie della Campania, nei posti di sorveglianza ai caselli autostradali, all’aeroporto di Capodichino e in alcuni luoghi nevralgici del territorio, sono stati registrati 1706 passeggeri provenienti da fuori regione. Tutti sono stati sottoposti a misurazione della temperatura. 15 passeggeri avevano una temperatura pari o superiore a 37.5. Sulla base delle valutazioni mediche, al momento, le Asl hanno sottoposto a test rapido ed eventualmente a tampone naso-faringeo, alcuni passeggeri. Da fonti di Palazzo Santa Lucia si apprende anche che 320 soggetti sono stati sottoposti a test rapido e 19 sono risultati positivi. Per quanto riguarda i tamponi effettuati – si legge in un comunicato emesso ieri sera – tre di questi relativi a persone sottoposte a screening alla barriera di Napoli Nord sono risultati negativi. Si attendono i referti dei restanti tamponi. Tutte le persone provenienti da fuori Campania sono state poste in isolamento domiciliare».
LA PAURA
«I controlli a una barriera autostradale non sono semplici, confidiamo nel senso di responsabilità dei cittadini che torneranno. Sono preoccupato perché Caserta si avvicina al contagio zero e non vorremmo che questa situazione si rovinasse».
A parlare è Ferdinando Russo, direttore generale dell’Asl di Caserta: «Il problema – afferma – è il passaggio con il Telepass, le auto non si fermano. Per questo sono stati previsti, nelle riunioni che si sono svolte nei giorni scorsi con la Prefettura, presidi ai caselli di Caserta Sud, Caserta Nord, Capua, Caianiello e Santa Maria Capua Vetere con supporto medico oltre al personale dell’autostrada e delle forze dell’ordine. Noi avevamo fatto la proposta tre giorni fa di poter tracciare le auto, perché dal pedaggio si può capire la provenienza, ma ci hanno detto che non era una procedura praticabile. A questo punto sarebbe auspicabile operare dei controlli in ingresso nei diversi comuni».
PRIMI RISCONTRI
Ieri sera sono intanto arrivati i primi riscontri agli esami effettuati su automobilisti provenienti dalla Lombardia ai caselli di Napoli Nord. Tutti negativi al Coronavirus i primi tre dei 14 tamponi eseguiti su altrettante persone controllate alla barriera autostradale di Marcianise. I controlli sanitari erano stati disposti nei confronti di chiunque avesse una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi.
Ma torniamo al capoluogo campano. Dalla Prefettura arriva un segnale preciso: massima attenzione alla fase 2, e soprattutto al trasporto pubblico. Già da oggi scatteranno controlli rigorosi sugli accessi ai metrò e al trasporto regionale.

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