Calcio. Turris, la festa doveva esserCi e C’è stata!

9 giugno 2020 | 14:31
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Calcio. Turris, la festa doveva esserCi e C’è stata!

Doveva esserci la festa e c’è stata, non senza assembramenti e non con le mascherine ma c’è stata! La Turris è salita in serie C ed i tifosi non potevano esimersi dal festeggiare alla grande come ogni soddisfazione degna di nota va festeggiata! In tantissimi ieri sera si sono riversati sulle strade cantando e facendo caroselli. Di seguito la lettera dei ringraziamenti del direttore generale Rosario Primicile: “Si è soliti parlare sempre alla fine, quando gli obiettivi che ci si è posti, sono stati raggiunti o meno. Quasi mai ho voluto esternare le cose che mi porto dentro, ma ora penso sia arrivato il momento. Ora che finalmente la serie C è arrivata. Sono stati tre anni intensi. Abbiamo preso la Turris nel momento più difficile della sua storia. Le difficoltà di gestione ereditate erano enormi ed evidenti. Lungo il percorso però sono state decisive la costanza, la volontà, la forza e la passione del nostro grande Presidente. Grazie a lui siamo riusciti a superare tanti ostacoli, alcuni dei quali sembravano insormontabili. Tante sono state le persone che insieme a noi hanno attraversato questi tre lunghi anni. Tutti ci hanno lasciato qualcosa di positivo. Partendo da mister Chiaiese e mister Carannante con il suo staff, passando per mister Potenza e Teore Grimaldi, il direttore Costagliola e in particolare l’amico direttore Governucci, colui che nel momento più difficile della nostra gestione, con la sua professionalità e competenza ha dato la svolta fino al raggiungimento di questo traguardo… fino ad arrivare a mister Franco Fabiano e allo staff odierno, orgoglio tutto torrese. A loro tutti vanno il mio saluto e il mio ringraziamento. Apriamo ora il capitolo più importante: Antonio Colantonio. Grazie all’uomo che è e ciò che rappresenta, siamo arrivati ad essere i più forti di tutti. Stabilendo record su record, abbiamo scritto una pagina di storia della nostra città. Il Presidente è una risorsa enorme per la Turris e per la città. È grazie a lui e alla sua famiglia se Torre del Greco è salita alla ribalta positiva, facendo dimenticare episodi di inciviltà, immondizia e scandali. Un pensiero sincero e carico di gratitudine sento di rivolgerlo a tutti i nostri collaboratori, ai componenti dello staff medico ed agli sponsor, che con sacrificio, costanza ed impegno hanno contribuito ad un successo che entra di diritto nella nostra storia. Grazie all’Amministrazione comunale, che ha dimostrato sensibilità e disponibilità nei confronti del progetto Turris, attivandosi per l’adeguamento dello stadio Liguori. Un grazie immenso va ovviamente ai nostri eccezionali tifosi, che “C” hanno sempre sostenuto, credendo in noi sin dall’inizio della nostra avventura. Non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, anche dopo una sconfitta. Nei momenti in cui bisognava stringere i denti e dimostrare di che pasta fossimo fatti, loro c’erano. Sono stati sempre encomiabili. In questo campionato abbiamo vissuto insieme emozioni incredibili, che resteranno per sempre scolpite nella mente e nel cuore di ognuno di noi. Un saluto particolare va però a quanti fino ad ieri hanno sperato, combattuto e gioito con noi ed ora non ci sono più. Questa vittoria è anzitutto per loro… sono certo che continueranno a guardarci dal cielo e che ci accompagneranno verso nuovi traguardi. Per quanto mi riguarda, ho sentito il peso di questo progetto sportivo e sociale. Ho cercato di esaltare i veri valori umani e con l’aiuto del mio staff dirigenziale mi sono impegnato per avvicinare alla Turris, famiglie, bambini, scuole, associazioni. Tanto abbiamo fatto, tanto abbiamo ancora da fare. Possiamo ancora migliorare e su questo risvolto soprattutto sociale, non ho alcuna intenzione di fermarmi. Lo devo a me stesso e alla mia città: la più bella del mondo. In ultimo, permettetemi di ringraziare questi ragazzi. Hanno fatto un capolavoro. Hanno saputo fare gruppo, hanno saputo gestire i momenti difficili dimostrando semplicemente quello che sono: i più forti. Ci hanno donato una gioia che non dimenticherò mai. Una gioia che dedico a mio figlio Antonio e all’altro mio figlio “acquisito” Onofrio. Dopo la vittoria dei play off nella scorsa stagione, avevo immaginato quest’anno di farli camminare entrambi in una città in trionfo. Purtroppo non sarà possibile. Abbiamo dei morti da rispettare e la nostra salute da proteggere. Presto torneremo ad abbracciarci tutti.
“C” lo meritiamo”.