
Con i mercati americano, australiano, canadese e inglese tenuti ancora fuori dai giochi, la ripartenza del turismo internazionale in Costa d’Amalfi appare ancora abbastanza lenta agli occhi degli albergatori che, però, guardano con ottimismo al futuro. Lo scrive Nico Casale per Il Mattino.
E, intanto, coccolano, nelle loro strutture, viaggiatori italiani e stranieri provenienti da Paesi vicini. Il titolare dell’albergo L’Antico Convitto di Amalfi, Gennaro Pisacane, evidenziando che «c’è una ripresa», osserva che «le prenotazioni da parte di stranieri sono ancora poche, circa il 10% del totale». E si tratta, per lo più, di «europei che, tradizionalmente, insieme agli italiani, non sono mercati preferenziali di riferimento della Costa d’Amalfi». Infatti, «dai mercati storici della costiera, ora, sta arrivando poco o nulla». Nonostante questo, «c’è ottimismo», dice in base alla percezione che ha «dalla interconnessione continua che abbiamo con i nostri ospiti». Nel frattempo, non tutto è perduto. «Questo momento – evidenzia – si sta rivelando anche positivo perché abbiamo una presenza italiana maggiore che ci sta consentendo di far conoscere meglio la nostra ospitalità anche ai mercati più vicini che, oggi, si rendono conto del valore del nostro sistema di offerta». Perciò, «ad Amalfi stiamo offrendo tutti i servizi che proponiamo anche nei periodi normali». Così, anche la clientela «non storica, quale è quella italiana, sta raccogliendo grande soddisfazione», conclude Pisacane ricordando di aver riaperto il 22 maggio scorso e di non essere stato indenne da conseguenze negative perché «il tasso di occupazione non è quello tradizionale, ma quasi invernale». Da Villa Gabrisa di Positano, il proprietario Gabriele Rispoli rimarca che «qualche straniero, europeo naturalmente, si sta muovendo. Con loro, anche qualche italiano del Nord». Al momento, «vediamo un aumento, in zona, di tedeschi e francesi, che non vedevamo da un po’ di anni», rivela.
«Siamo in attesa», ragiona auspicando che «si sblocchino gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Australia perché la costiera vive con questi turisti». Sono pronti ad accogliere i turisti da sabato prossimo, invece, l’hotel Tramonto d’Oro di Praiano e Le Terrazze di Conca dei Marini. «Stiamo completando i lavori di ristrutturazione», sottolinea il titolare, Raffaele Esposito, ribadendo che «i nostri mercati soliti, americano, canadese e australiano, sono ancora chiusi». Tuttavia, la ripresa «inizia, molto lentamente, anche perché agosto non è un periodo in cui, di solito, gli stranieri venivano in costiera. Quindi, attendiamo settembre». Dal suo punto di osservazione privilegiato Giuseppe Gagliano, presidente di Federalberghi provinciale di Salerno, può offrire una visione ancor più completa. «Per il mercato italiano che, tradizionalmente, è più propenso a prenotare sotto data, dal 3 giugno in poi, abbiamo visto un’accelerazione delle prenotazioni», spiega rammentando come «ci avviciniamo alla piena apertura della destinazione costiera amalfitana con gli alberghi più grandi che apriranno tutti entro i primi di luglio». Per il momento, «siamo abbastanza soddisfatti del trend positivo se consideriamo la situazione da cui stiamo uscendo». E aggiunge che «anche i numeri che registriamo mediamente nelle strutture per il mese di agosto sono in linea e ci fanno essere ottimisti. Ci sono buone percentuali di occupazione in generale». Quanto agli stranieri, «c’è da registrare che non tutte le prenotazioni, durante il lockdown, sono state cancellate». E annuncia quella che, se fosse confermata, potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per gli albergatori: «Voce di queste ore è che pare che il Regno Unito possa creare dei corridoi preferenziali verso alcune destinazioni, tra cui ci sarebbe anche l’Italia, che eviteranno la quarantena per chi rientra in patria dopo aver visitato questi Paesi». Se così non fosse, «di inglesi non ne vedremo molti», prevede Gagliano.