Galleria all’antica Stabiae per il treno Napoli-Sorrento. De Gregorio: “Nessun pericolo”

Il traforo di Varano, necessario per il raddoppio dei binari della linea Napoli-Sorrento (per ora nel tratto fino a Castellammare), ha tutti i pareri necessari, compreso quelli della Soprintendenza competente. Ecco quanto scrive Fiorangela d’Amora per Il Mattino.

Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav ritorna sui progetti in campo per Castellammare e ribatte punto su punto alle critiche piovute in questi giorni. In particolare il tunnel che sta per essere scavato dai tecnici Eav aveva destato l’attenzione del senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto che aveva scritto al ministro Franceschini, chiedendo verifiche e l’idoneità di un progetto che potrebbe mettere a rischio la staticità di una collina che custodisce anche le antiche ville di Stabiae. «Molti – replica De Gregorio – forse parlano senza sapere che si tratta di un’area con rischio frana sulla ferrovia sottostante e che in questi giorni, preventivamente alle opere di consolidamento, sono in corso opere di pulizia mai fatta prima. A fine 2018 abbiamo avuto con l’amministrazione stabiese una serie di riunioni che si sono concluse tra gennaio e febbraio 2019, i risultati furono: ok al raddoppio e alla messa in sicurezza della collina di Varano».

Nessun pericolo di staticità quindi ma sì alla riqualificazione di un’area. «Nessun sottopasso a via Cosenza – rilancia il presidente dell’Eav – riqualificazione della stazione di Pioppaino con aggiunta di nuovo parcheggio, riqualificazione della stazione di Castellammare centro e in generale della piazza antistante, nuovo progetto per l’ascensore inclinato dal centro della città arriva alla collina del Solaro (ex area Terme); nuova viabilità su via De Gasperi lato scuole superiori e secondo accesso al parcheggio interrato in costruzione, viabilità di raccordo per l’area archeologica di villa Arianna». Opere che sono già in corso e prevedono anche la costruzione della nuova stazione di Villa Stabia con un parcheggio multipiano interrato.

I nodi riguardano anche la riattivazione della fermata Antiche Terme. «La stazione di Terme è chiusa da circa quindici anni, per scarsa affluenza passeggeri – prosegue De Gregorio – è una scelta che risale alle precedenti gestioni. Circa un anno fa incontrammo il sindaco Cimmino proprio per parlare di Terme; ci venne riferito che era in corso la gara per la gestione degli stabilimenti delle acque minerali (o impianti del genere) con affidamento previsto entro ottobre 2019. L’accordo finale fu: ne riparliamo ad affidamento avvenuto per tenere conto del possibile incremento di utenza. Peraltro la ristrutturazione della stazione non costerebbe poco, non fosse altro che per gli adeguamenti normativi da fare e per la previsione di aree di parcheggio d’interscambio». Poco più distante Castellammare avrebbe anche la fermata di Pozzano. «È una fermata stagionale del periodo estivo – conclude De Gregorio – l’anno scorso non fu aperta per problemi di agibilità rilevati dal Comune».