Movida, alcol e droga: interviene “31salvatutti” dopo la morte di Nico Marra a Positano

2 giugno 2020 | 09:23
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Movida, alcol e droga: interviene “31salvatutti” dopo la morte di Nico Marra a Positano

Dopo il lockdown riaprono baretti e locali per ospitare soprattutto i più giovani nella movida del sabato sera che interessa, inevitabilmente, anche minorenni. Ritorna il caos, forse ancor più di prima, riversandosi tutto in strada tra droga ed alcol, vista l’impossibilità di creare assembramenti in luoghi chiusi. Maria Chiara Aulisio per Il Mattino riporta la vicenda e la denuncia dei genitori.

Come al solito, a lanciare l’allarme, sono sempre i genitori che, prima degli altri, avendo il polso della situazione, registrano i comportamenti, più o meno anomali, dei ragazzi. E, insieme con l’alcol, stavolta denunciano anche postazioni di spaccio nei luoghi della movida under 18. Con un gruppo di mamme, a segnalare il fenomeno – con l’obiettivo di accendere i riflettori su questo rinnovato problema – è Federica Mariottino, avvocato, tre figli, dai 18 agli 11 anni, ideatrice e tenace animatrice dell’associazione «31salvatutti», un gruppo fondato sui social all’indomani della morte di Nico Marra – il ragazzo che perse la vita a Positano dopo una serata ad alto tasso alcolico – nato con l’obiettivo di proteggere i più giovani dai rischi che derivano dall’uso di alcol e droghe.

La Mariottino – ma è sotto gli occhi di tutti, e basta fare un giro nei luoghi più frequentati nelle sere del fine settimana per averne conferma – denuncia la presenza di vere e proprie bande di ragazzini, in trasferta da altre zone della città per vendere droga, per lo più hashish e marijuana di cui – tra i minorenni – pare se ne faccia un gran consumo: «Il ritorno alla normalità è stato un disastro – racconta l’avvocato – i ragazzi hanno ripreso a bere alla grande e, se è possibile, anche con maggiore disinvoltura di prima. Tutto si consuma in strada dove si sentono liberi e padroni di fare quello che gli pare». Federica Mariottino ha, in diverse occasioni, riscontrato la presenza di ragazzini più simili a baby spacciatori che a giovani con la voglia di divertirsi e fare nuove amicizie.