Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, balneabilità: ecco i risultati dei controlli “pre-stagionali” dell’Arpac
Arpac ha completato i controlli cosiddetti “pre-stagionali” sulla qualità delle 328 acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano. Quest’anno il monitoraggio, normalmente svolto a partire da aprile, è stato avviato lo scorso 25 maggio a causa dell’emergenza Covid-19, sulla scorta delle indicazioni del Ministero della Salute e dei provvedimenti della Regione Campania per il contenimento della pandemia.
In Penisola Sorrentina le acque risultano tutte eccellenti, con il solo tratto di spiaggia di Marina della Lobra, a Massa Lubrense, indicato con balneabilità “buona”. In Costiera Amalfitana situazione eccellente in quasi tutti gli arenili: si classificano come “buona” il Secondo Tratto Marina di Vietri, Marina Grande di Amalfi, Praiano e la Spiaggia Grande di Positano. Cetara è stata riamessa alla balneazione, mentre si attendono ancora nuove indagini per Minori. Il Primo Tratto Marina di Vietri e Marmorata risultano invece con “scarsa” balneazione.
Nell’area, classificata come “eccellente”, denominata “Spiaggia Le Sirene”, compresa nel comune di Amalfi, si è registrato, in esito al prelievo dello scorso 25 maggio, un superamento dei limiti di legge, per il parametro “Enterococchi”, probabilmente dovuto all’apporto di acque reflue e a problematiche nella condotta di scarico sottomarina. Il superamento è rientrato nei limiti con i prelievi suppletivi ma poi successivamente si è manifestato nuovamente in esito al prelievo del 15 giugno, per cui quest’area risulta da interdire temporaneamente alla balneazione.
“I controlli pre-stagionali – osserva il direttore generale Arpac Stefano Sorvino – hanno sostanzialmente confermato il quadro, ampiamente positivo, già noto. La elevata qualità delle acque di balneazione campane è ulteriormente attestata dalle recenti riabilitazioni di alcuni tratti precedentemente classificati come “scarsi”, tuttavia resta la necessità di seguire con attenzione alcune situazioni locali di inquinamento, anche di brevissima durata, in aree di consueto balneabili”.
“Così come prevede la normativa – spiega Lucio De Maio, dirigente della Unità Operativa “Mare” dell’Agenzia – dopo aver completato i prelievi pre-stagionali stiamo tornando in tutti i punti già monitorati, per i prelievi di routine del mese di giugno, e poi torneremo una volta al mese fino alla fine della stagione balneare. Quest’anno, causa pandemia, siamo partiti con ritardo, ma non appena lo hanno consentito le disposizioni delle autorità competenti, abbiamo mobilitato la nostra flotta per consentire che anche quest’anno la stagione balneare si svolga nel rispetto delle norme di tutela sanitaria dei bagnanti”.
“La situazione della balneabilità in Campania – spiega la referente Arpac per le acque di balneazione, Emma Lionetti – rispecchia al momento, con poche variazioni, quanto indicato dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 680 del 30 dicembre 2019, in cui sono elencate le aree di qualità “scarsa” e dunque da interdire alla balneazione ai sensi della normativa vigente. In questo provvedimento, la costa contraddistinta da acque di qualità scarsa rappresenta circa il 3% del totale della costa monitorata dall’Agenzia”.