Pimonte, mistero Sara Aiello: ancora nessuna novità dopo la riesumazione. Intanto, il padre ci ha lasciato
Pimonte. Continua il mistero che avvolge la morte della povera Sara Aiello. Sono ormai passati cinque anni da quel 2015 e i familiari ancora non hanno una risposta. La salma venne riesumata a gennaio scorso e gli esperti avrebbero dovuto fornire le prime indicazioni entro i 60 giorni successivi; purtroppo, però, l’emergenza Coronavirus ha allungato ulteriormente i tempi e non sappiamo ora quando effettivamente arriverà il responso medico: in totale sono tre i periti nominati dal Tribunale, tra questi un medico legale e una tossicologa.
La Procura, ricordiamo, riaprì le indagini. Si trattò di una bella vittoria per i familiari, i quali mai hanno creduto ad una fatalità: attualmente non sono più indagati soltanto il vedovo della donna e il medico che l’aveva in cura, ma anche due medici che l’avevano visitata precedentemente.
Gli esami dovevano essere effettuati a Napoli e questi avevano il compito di confermare o smentire ufficialmente se Sara sia stata davvero avvelenata, ipotesi shock dei legali della famiglia.
Intanto, è venuto a mancare a marzo scorso il povero padre di Sara, deceduto senza essere arrivato alla verità.
Ricordiamo che la 36enne originaria di Pimonte morì in circostanze non chiare. La donna, al momento della morte, si trovava col marito nell’abitazione. Un paio di mesi prima di quel tragico giorno di giugno aveva avuto un malore per cui era stato necessario l’intervento del 118: dopo quell’episodio, sempre secondo la tesi del marito, un medico aveva suggerito a quest’ultimo di filmare la donna nel caso in cui il malore fosse sopraggiunto nuovamente, questo per permettere una diagnosi più precisa. Fatto sta che quella tragica notte il malore che sopraggiunse fu fatale per Sara. Tutta la scena fu filmata dal marito.