Positano, quella foto simbolo della strage di Ustica di Massimo Capodanno. Dopo 40 anni nessuna verità per i 77 morti

27 giugno 2020 | 12:25
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Positano, quella foto simbolo della strage di Ustica di Massimo Capodanno. Dopo 40 anni nessuna verità per i 77 morti
Foto Massimo Capodanno

Positano. Quella foto simbolo della strage di Ustica di Massimo Capodanno. Dopo 40 anni nessuna verità per i 77 morti. Questo il post di Massimo Capodanno sul suo blog Positano My Life.

“Oggi ricorrre la data della strage del DC ITALIA che è precipitato 40 anni nei pressi di Ustica.
Un volo civile che trasportava 81 persone di cui 77 passeggeri. Ci si aspetterebbe di sapere la VERITA’ – Dopo tutti questi anni niente. Una bomba all’ interno sostengono alcuni , ma le prove sono totalmente negarti, Più probabile un missile aria-aria. Depistaggi ,
menzogne , depistaggi ,interventi dei servizi internazionali? ?Tracce radar scomparse.
Quella sera non c’era solo il DC9 Italia in volo, nei pressi svariati velivoli militari NATO.
Quel corpo di donna che galleggia privo di vita lo ripresi da un elicottero del Soccorso Aereo. Non sono mai riuscito a dargli un nome.. Magari per l’occasione gli dò questo fiore ..”

Oggi abbiamo incontrato Massimo a Piazza Cota a Piano di Sorrento che ci raccontò come nacque questa foto

Massimo Capodanno con Michele Cinque a Piazza Cota Piano di Sorrento

“Lavoravo per l’ANSA a Roma, quando mi chiesero di andare e partii da Fiumicino. Arrivammo sul posto con l’elicottero, mi agganciai per fare le foto. Ripresi questa donna senza vita,  questa foto è stata usata per molti servizi televisivi di denuncia sulla vicenda, ancora oggi non ne conoscono il nome e ciò che più sgomenta ancora oggi non è stata fatta luce su quella vicenda”

Un contadino, un’assistente universitaria, un’avvocatessa, bambini e adolescenti, un commerciante di carni, una laureanda in Lingue, una prof, due carabinieri, un finanziere, un poliziotto, un giudice con moglie e figli, la moglie di un minatore con i tre bimbi piccoli e la sorella, vacanzieri, pazienti di rientro da ospedali del Nord Italia ma anche impiegati del Ministero delle Finanze. Una ragazzina undicenne, con i genitori separati, che mette una bella pagella in valigia ma non la potrà mai mostrare con orgoglio al padre che l’attendeva a Palermo. Una straordinaria normalità squarciata, per sempre, da un’esplosione: sono 81 vite spezzate alle 20.59 del 27 giugno 1980 dalla strage di Ustica. Dei corpi, solo 39 furono ritrovati. Di seguito pubblichiamo le foto di quasi tutte le vittime.

Sembra incredibile, ma finora non era mai stato fatto. In rete e sui giornali erano finite solo una manciata di foto. Lo scopo è restituire una storia a donne e uomini, giovani e anziani rimasti a lungo sconosciuti alla maggioranza degli italiani. Dietro ad ogni foto potrete leggere un breve ritratto di ciascuno, basta passare con il mouse e la foto si gira.

Molti dei familiari contattati dal Corriere della Sera non avevano e non hanno mai parlato con i giornalisti. Quasi tutti hanno deciso di inviarci — sia pure con sofferente meditazione — le foto dei loro cari ritratti in momenti qualunque. Abbracciati a mogli e mariti, ai figli, mentre sorridevano o facevano sport. Qualcuno ha voluto chiarire: «Dopo quarant’anni è giusto farlo. È importante per la Memoria».

Altri hanno declinato il nostro invito con motivazioni più che comprensibili: «Il dolore è solo nostro», «non ce la sentiamo, bugie, depistaggi e prescrizioni ci hanno stremato». C’è chi ha detto no con un semplice «grazie, ma non gradisco». Un uomo di Marsala, che in quel devastante 27 giugno perdette fratello, nuora e nipote ha risposto così: «Non ce la faccio, mi spiace. Da quel giorno non ho più aperto l’album delle nostre foto di famiglia».

(ha collaborato Tommaso Di Giannantonio. Qui trovate la timeline delle inchieste sulla strage di Ustica; qui la ricostruzione di Andrea Purgatori ).

Andres Cinzia

Andres Cinzia(24)

Laureanda in Lettere, sposata con Luigi Andres

Andres Luigi

Andres Luigi(32)

Medico dentista, con la moglie Cinzia Benedetti in Andres stavano andando al matrimonio di cari amici

Baiamonte Francesco

Baiamonte Francesco(55)

Ingegnere, sposato, tre figli. Tra queste Rita, che scrive: “Mio padre aveva 55 anni ed era partito per lavoro. Doveva rientrare a Palermo il 26 giugno ma a causa di un invito a cena da parte di un amico spostò il suo biglietto per il giorno dopo. Il 27 giugno. Doveva proprio trovarsi lì nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questo evento è stato uno spartiacque nella vita della sua famiglia: io, mia madre, mia sorella. C’è un prima e c’è un dopo. Sono passati 40 anni, mia madre e mia sorella non ci sono più; sono rimasta di quella famiglia soltanto io, sentinella di qul dolore che é lo stesso di allora. Per questa morte non c’è un balsamo perché giustizia non é stata fatta. Nemmeno dopo 40 anni. Sono le storie italiane a cui questo paese è purtroppo avvezzo”.

Bonati Paola

Bonati Paola(16)

Modenese, il sorriso di un’adolescente che andava in vacanza in Sicilia

Bonfietti Alberto

Bonfietti Alberto(37)

Mantovano, insegnante di scuola media, assai impegnato nel sociale. Fratello di Daria, presidente dell’Associazione Vittime

Bosco Alberto

Bosco Alberto(41)

Di Valderice, nel Trapanese. Titolare di un’officina. Sposato, un figlio, Enzo. Che racconta: “Papà era andato a Bologna per lavoro. Da quel viaggio non è più tornato. Sono tante le risposte che attendo da 40 anni. Troppi i segreti di Stato che dovrebbero essere rimossi

Calderone Maria Vincenza

Calderone Maria Vincenza(58)

Casalinga, rientrava da una visita medica specialistica a Bologna

Cammarata Giuseppe

Cammarata Giuseppe(19)

Carabiniere di leva in forza al battaglione Laives. Aveva un permesso e stava tornando a casa

Campanini Arnaldo

Campanini Arnaldo(45)

Era un tecnico specializzato e si occupava d’impianti per l’industria alimentare per una ditta multinazionale con sede a Parma, stava andando in Sicilia per lavoro. “Molto legato alla famiglia, viaggiava per lavoro in tutto il mondo, ed era molto appassionato al suo lavoro – raccontano i figli – e a tutto quello che riguardava la meccanica. Altre passioni erano i viaggi turistici, lo sci e la squadra di calcio del Grande Torino, scomparsa, anch’essa, in un incidente aereo”. Il suo sogno era di portare la famiglia, ed in particolare i figli (Claudio e Paolo), “una volta cresciuti, a visitare i vari luoghi da lui visti durante le sue trasferte lavorative negli Stati Uniti ed in Europa, di cui ci raccontava entusiasta gli anedoti ad ogni suo rientro”

Casdia Antonio

Casdia Antonio(32)

Trevigiano, lavorava all’Ufficio Dogana

Cappellini Antonella

Cappellini Antonella(57)

Avvocato, andava a Palermo per un convegno. L’accompagnava il suo compagno, Guelfo Gherardi, presidente della Borsa valori di Bologna, città in cui vivevano entrambi

Cerami Giovanni

Cerami Giovanni(34)

Ingegnere, padre di due bimbi, Ennio e Cristina. Appassionato fotografo. La moglie Lori racconta: “Quando ci siamo conosciuti io avevo 18 anni e lui 19 e ci siamo sposati nel 73. Era partito per motivi di lavoro. Quel 27 Giugno Il volo per Palermo era in ritardo e un collega gli aveva proposto di prendere con lui quello per Catania ma io e i figli che vivevamo a Palermo, lo aspettavamo a Cefalu’ per trascorrere il fine settimana a mare. Ma quella notte e’ arrivato solo un amico a dare la tragica notizia”. Il suo corpo non e’ stato ritrovato

Croce Maria Grazia

Croce Maria Grazia(40)

Impiegata Sip, di Volpedo nell’Alessandrino. Moglie del giudice Salvatore D’Alfonso morto anche lui nella sciagura assieme ai due figli

D’Alfonso Francesca

D’Alfonso Francesca(7)

Figlia del giudice D’Alfonso

D’Alfonso Salvatore

D’Alfonso Salvatore(39)

Palermitano, giudice preparatissimo prima a Venezia e poi a Milano. Amico sincero di Emilio Alessandrini e allievo prediletto di Rocco Chinnici. A dargli la notizia della morte di Sebastiano fu l’avvocato Antonino Tondaro, assai vicino a entrambi. Piansero a dirotto e a lungo

D’Alfonso Sebastiano

D’Alfonso Sebastiano(4)

Figlio del giudice D’Alfonso

Davì Michele

Davì Michele(45)

Rappresentante di commercio (settore fitofarmaci e dolciario), residente a Palermo si era recato a Bologna per un incontro di lavoro. La moglie Fortuna racconta: “Aveva tre meravigliosi figli di cui la più piccola di due anni e mezzo”. E poi, sulla strage: “C’è una verita indicibile e uno Stato che offende l’intelligenza dei cittadini”

De Cicco Giuseppe Calogero

De Cicco Giuseppe Calogero(28)

Di Ribera, nell’Agrigentino. Ha lasciato la moglie Maria e due figli piccoli, Michele e Giovanni

De Dominicis Rosa

De Dominicis RosaAllieva Assistente di volo Itavia (21)

Hostess Itavia, tra i quattro componenti dell’equipaggio. “Mia sorella al momento della tragedia viveva a Roma – racconta la sorella Elena – con i genitori e i fratelli. Da qualche anno era fidanzata e programmavano di andare a convivere.
Era diplomata all’istituto tecnico per il turismo e grazie alla conoscenza di tre lingue era riuscita a coronare il suo sogno fin da bambina di diventare hostess

De Lisi Elvira

De Lisi Elvira(37)

Palermitana, è stata la prima laureate in Italia in ingegneria nucleare. Stava rientrando da Urbino, con la figlia Alessandra e la sua baby sitter Graziella Guerra, dove il giorno prima si era laureato il fratello Anthony, oggi avvocato. Che propone: “Il Capo di Stato conferisca una medaglia al valor civile a tutte le 81 vittime della strage. Sarebbe un gran segnale di vicinanza a tutti, non solo a noi familiari”

Di Natale Francesco

Di Natale Francesco(2)

Figlio di Valentini Daniela, in viaggio con la madre

Diodato Antonella

Diodato Antonella(7)

Una dei tre figl di Giovanna Lupo e Pasquale Diodato

Diodato Giuseppe

Diodato Giuseppe(1)

Uno dei tre figli di Giovanna Lupo e Pasquale Diodato

Diodato Vincenzo

Diodato Vincenzo(10)

Uno dei tre figli di Giovanna Lupo e Pasquale Diodato

Filippi Giacomo

Filippi Giacomo(47)

Forlivese, aveva una attività imprenditoriale di vendita all’ingrosso di carni fresche e surgelate. “Negli anni 70 la sua impresa contava oltre 100 dipendenti. Il 27 giugno 1980 – racconta il figlio Stefano – si stava recando in Sicilia per concludere alcuni accordi commerciali. La sua passione principale era il calcio. Tifoso Inter da sempre, è stato anche Presidente-Commissario straordinario del Forlì calcio nonchè Presidente del Forlimpopoli calcio (sua città natale) per diversi anni.
Quella notte lasciava me, mio fratello Mario e mia madre Dea”

Fontana Enzo

Fontana EnzoCopilota Itavia (32)

Pilota con il volo nel Dna, ex ufficiale dell’Aeronautica. La moglie Rossana racconta: “Mio marito era figlio dell’Aeronautica militare. Aveva fatto di tutto per entrarci, prima come ufficiale a terra e poi come pilota. Chi ha depistato e occultato prove? Gente che ha infangato che Enzo ha indossato con onore”

Fontana Vito

Fontana Vito(25)

Commerciante, un fratello gemello: viaggiava con i familiari, Parrinello Francesca e Parrinello Carlo

Fullone Carmela

Fullone Carmela(17)

Figlia di Fullone Rosario e Volpe Maria

Fullone Rosario

Fullone Rosario(49)

Impiegato ospedaliero. Rientrava da Bologna dove aveva accompagnato la moglie per una visita specialistica

Gallo Vito

Gallo Vito(25)

Macellaio, rientrava dopo un viaggio di lavoro

Gatti Domenico

Gatti DomenicoComandante Pilota Itavia (44)

Nato a Bastia, comandante del volo

Gherardi Guelfo

Gherardi Guelfo(59)

Accompagnava la fidanzata Antonella Capellini a un incontro a Palermo. Presidente della Borsa valori di Bologna

Greco Antonino

Greco Antonino(23)

Era un poliziotto palermitano in forza alla Scientifica di Bologna. “Mio fratello Nino era il sole, allegro, portava la luce ovunque andava – ricorda il fratello minore – e ancora oggi non posso esprimere i sentimenti di averlo perso quella notte. Nino doveva prendere l’aereo il 25 giugno ma la sua ragazza del tempo ebbe un grave incidente stradale per cui rimase qualche giorno in piùa Bologna. Doveva tornare per far da testimone a un amico. Era amico di tutti, era un ragazzo d’oro, altruista e vogliamo giustizia per lui. Il cuore e la mente dei miei familiari si sono disintegrate insieme a lui e non avremo pace sin quando non avremo la verità su quella notte. Sono felice della vostra iniziativa perché così nessuno di loro sarà più un numero”

Gruber Martha

Gruber Martha(55)

Impiegata all’Hotel delle Palme di Palermo, rinetrava dopo aver fatto visita a i figli

Guarano Andrea

Guarano Andrea(37)

Si occupava di macchinari industriali, rientrava dopo un viaggio di lavoro

Guardì Vincenzo

Guardì Vincenzo(26)

Piastrellista, in viaggio per far visita a parenti

Guerino Giacomo

Guerino Giacomo(19)

Carabiniere in permesso. Anche lui, come Giuseppe Cammarata di cui era amico, in forza al battaglione Laives. Entrambi avevano un permesso e stavano tornando a casa

Guerra Graziella

Guerra Graziella(27)

Baby sitter della famiglia De Lisi, adorava la figlia di Elvira, la piccola Alessandra, come fosse sua. Il suo corpo non è mai stato trovato. Il fratello Rosario racconta: “Un giorno mio papà lanciò un mazzo di fiori in mare. Noi preghiamo lì davanti a quelle acque. Quella è la tomba di Graziella”

Guzzo Rita

Guzzo Rita(30)

Palermitana, impiegata al ministero delle Finanze nel Settentrione, rientrava per le ferie in famiglia. La piange la sorella Donatella

La China Giuseppe

La China Giuseppe(58)

Fotografo, in viaggio per far visita ai parenti, sposato con Giulia, anche lei a bordo su cui salirono a bordo all’ultinmo istante. Avevano quattro figli

La Rocca Gaetano

La Rocca Gaetano(39)

Assicuratore, rientrava a Palermo dopo un viaggio di lavoro. Due sorelle, Davinia e Teresa. Quest’ultima racconta: “Lo Stato italiano? Mostra il volto dell’arroganza perché al dolore per la perdita di un fratello si sommano le bugie e quella mancanza di verità che oggi non riguarda solo noi familiari delle vittime ma un’intera nazione”

Licata Paolo

Licata Paolo(71)

Maresciallo in pensione GdF, era andato a prendere le nipoti Daniela e Tiziana Marfisi

Liotta Maria Rosaria

Liotta Maria Rosaria(24)

Borsista all’Università di Palermo, rinetrava dopo un viaggio di lavoro

Lupo Francesca

Lupo Francesca(17)

Studentessa, sorella di Giovanna, più grande. Adorava i tre nipotini. Erano tutti e cinque a bordo del volo Itavia

Lupo Giovanna

Lupo Giovanna(32)

Casalinga, in viaggio per visitare parenti

Manitta Giuseppe

Manitta Giuseppe(54)

Imprenditore edile, rientrava dopo un viaggio per vendere due immobili ereditati

Marchese Claudio

Marchese Claudio(23)

Studente universitario, rientrava dopo una vacanza. E’ il fratello Franco a ricordarlo così: “Claudio era per tutti noi u nicuzzuil bambino, il più piccolo di quattro fratelli. Ma era nicuzzu non solo anagraficamente. Possedeva il dono, che è dato a pochi, di una infantile gioia di vivere, contagiosa e invincibile. Dopo la maturità classica si era iscritto in Medicina, a Palermo, ed era l’unico rimasto a casa mentre noi altri fratelli, Laura, Franco e Valerio, eravamo dispersi per ragioni di lavoro chi a Bologna, chi a Varese, chi a Milano (era venuto da Palermo al Nord per fare il tour dei fratelli e a casa stava tornando quel 27 giugno). Probabilmente aveva scelto Medicina perché curare le persone è il modo più immediato e diretto per fare del bene. Medico non diventò mai, non aveva ancora compiuto ventitré anni quando morì nei cieli di Ustica, ma curava già quelli che gli stavano intorno, a partire dai miei genitori, con la luminosità che irradiava, in ogni momento, anche se dentro, in una zona del cuore gelosamente custodita, non sempre si è felici come appare all’esterno.
C’è una sola cosa che lo Stato può e deve fare dopo quarant’anni di silenzi e depistaggi: restituirci se non i nostri cari, almeno la verità”

Marfisi Daniela

Marfisi Daniela(10)

Nipote dei coniugi Licata

Marfisi Tiziana

Marfisi Tiziana(5)

Nipote dei coniugi Licata

Mazzel Rita Giovanna

Mazzel Rita Giovanna(37)

Casalinga, in viaggio con la sorella per motivi turistici

Mazzel Erta Dora Erica

Mazzel Erta Dora Erica(48)

Albergatrice, in viaggio per motivi turistici

Mignani Maria Assunta

Mignani Maria Assunta(30)

Commessa in farmacia, stava andando in Sicilia in vacanza assieme al marito Massimo Venturi. Entrambi bolognesi

Molteni Annino

Molteni Annino(59)

Il figlio Diego racconta: “Quando papà morì, mia sorella era in attesa della figlia Bianca, prima nipote che nacque un mese dopo l’incidente: il 29 luglio…”. Bergamasco, sposa a Genova Silvana Collina, romagnola. “Nel dopoguerra si trasferisce in Sardegna – riprende Diego – per lavorare nella amministrazione delle miniere di zinco della società Pertusola in paesi sperduti: Ingurtosu, Buggerru, Arenas…”. “In seguito mio padre e la famiglia si trasferirono a Palermo, dove mio padre lavorò per la ISPEA (Industria Sali Potassici ed Affini) e in seguito alla Italkali per conto della quale fece il viaggio a Milano con ritorno da Bologna. Io andai a riconoscere il cadavere… fu tra i pochi ripescati”. E sull’incidente il figlio di Annino sostiene: “Una cosa che dispiace è l’ostinata avversione, delle autorità italiane e straniere, in particolare francesi e statunitensi, a collaborare alla ricerca della verità. Ed anche ora, a sentenze passate in giudicato a favore delle vittime, lo Stato (condannato!) temporeggia, intraprende azioni risibili se non in mala fede… Questa ostinazione rattrista e toglie credibilità alle istituzioni”

Morici Paolo

Morici PaoloAssistente di volo Itavia (39)

Romano, assistente di volo, responsabile di seconda

Norrito Guglielmo

Norrito Guglielmo(37)

Era impiegato in uno studio notarile ed era andato in Emilia Romagna per far visita al fratello che era ricoverato in ospedale. Salì sul Dc9 Itavia perché doveva rientrare a Campobello di Mazara, nel Trapanese, per giurare come consigliere comunale. “Eravamo una coppia felicissima, c’eravamo sposati sette anni prima e avevamo una figlia di sei anni e uno di appena pochi mesi – racconta la vedova con la voce spezzata dall’emozione – e invece tutto è finito quella notte. Per me è un dolore fortissimo che il tempo non ha lenito per niente. Ho provato a educare e dare il meglio ai miei figli ma chissà se ci fosse stato lui come sarebbero cresciuti. Vogliamo la verità!”

Ongari Lorenzo

Ongari Lorenzo(23)

Di Curtatone (Mn) geometra presso l’azienda metalmeccanica Belleli di Mantova in viaggio per lavoro, era la sua prima volta in aereo. Non avrebbe dovuto nemmeno esserci, all’ultimo momento aveva preso il posto di un collega malato.

Papi Paola

Papi Paola(38)

Separata – Impiegata della Bauli di Verona – in viaggio per visitare la figlia in vacanza dal padre a Palermo e doveva parlare con il padre per l’affidamento

Parisi Alessandra

Parisi Alessandra(5)

di Palermo figlia di Elvira De Lisi, morta pure lei nell’esplosione

Parrinello Carlo

Parrinello Carlo(43)

Marsala – bracciante agricolo – rientrava da Padova ove si era sottoposto a controlli sanitari specialistici

Parrinello Francesca

Parrinello Francesca(49)

Marsala – sorella di Carlo e madre di Vito Fontana – Casalinga – rientrava da Padova ove si era sottoposta a visita medica onocologica poi rivelatasi positiva. Salirono in treno per paura dell’aereo ma poi la convinsero ad andare in aereo. Erano il lista d’attesa.

Pelliccioni Anna Paola

Pelliccioni Anna Paola(44)

Di Bologna la chiamavano Paola – casalinga – in viaggio per visita ad amici

Pinocchio Antonella

Pinocchio Antonella(23)

DI Monreale (Pa) studentessa universitaria – rientrava a Palermo dopo aver visitato a Bologna la propria madre ricoverata in un ospedale di quella città

Pinocchio Giovanni

Pinocchio Giovanni(13)

Studente di Monreale

Prestileo Gaetano

Prestileo Gaetano(36)

Ingegnere, funzionario Italkali di Palermo – rientrava da Mantova dove si era recato per motivi di lavoro

Riina Andrea

Riina Andrea(24)

Di Partinico, lavorava a Bologna come manovale edile – in ferie per trovare i familiari

Reina Giulia

Reina Giulia(51)

Moglie di Giuseppe Lachina Giuseppe – pensionata – in viaggio per visita a parenti

Ronchini Costanzo

Ronchini Costanzo(34)

perito metalmeccanico della Snam progetti di Fano (PS)

Siracusa Marianna

Siracusa Marianna(61)

Di Ribera – pensionata, coniugata con Paolo Licata – si era recata a Mantova per prendere le nipoti

Speciale Maria Elena

Speciale Maria Elena(55)

Partinico – casalinga – rientrava a Palermo da Parma dove si era recata per una visita medica oculistica

Superchi Giuliana

Superchi Giuliana(11)

Di Misano Andava a Palermo in aereo da sola per andare a trovare il padre il suo papà Roberto di Misano per andare a vivere con lui per sempre. I genitori sono separati e la madre aveva acconsentito

Torres Pierantonio

Torres Pierantonio(32)

Commerciante di tessuti Pordenone, viaggiava insieme ai coniugi Andres

Tripiciano Giulia Maria Concetta

Tripiciano Giulia Maria Concetta(45)

Assistente ordinario di analisi matematica, nonché incaricato di matematiche complementari presso l’università di Modena. rientrava a Palermo da Modena dove si era recata per definire delle pratiche burocratiche

Ugolini Pierpaolo

Ugolini Pierpaolo(33)

Morciano di Romagna – Tecnico Snam progetti (attuale Saipem)

Valentini Daniela

Valentini Daniela(29)

Dolo (Ve) in viaggio per andare a trovare il marito

Valenza Giuseppe

Valenza Giuseppe(33)

Agente di commercio presso la ditta Marzotto – rientrava a Palermo dopo essere stato a Vicenza per motivi di lavoro

Venturi Massimo

Venturi Massimo(31)

Impiegato presso il Credito Romagnolo – in viaggio per motivi turistici

Volanti Marco

Volanti Marco(26)

Tecnico Snam progetti (attuale Saipem) di Pesaro

Volpe Maria

Volpe Maria(48)

Collesano (Palermo) viaggiava con figlio e marito doveva sottoporsi a visita medica specialistica a Bologna

Zanetti Alessandro

Zanetti Alessandro(8)

Figlio di Emanuele Zanetti, in viaggio con il papà per andare a trovare i parenti

Zanetti Emanuele

Zanetti Emanuele(39)

Padre di Padova capo ufficio estero presso la sede centrale di Padova della Banca Cattolica del Veneto – in viaggio per Palermo per visita parenti; e voleva portare i bambini in vacanza: era la prima volta su un aereo

Zanetti Nicola

Zanetti Nicola(6)

Figlio di Emanuele Zanetti, in viaggio con il papà per andare a trovare i parenti

Per chi volesse mandarci un ulteriore ricordo del proprio caro oppure volesse mandarci la sua foto può scrivere a gviafora@rcs.it