Praiano, il sindaco Di Martino in tribunale a Salerno: attesa per oggi la fine dell’interrogatorio
L’avvocato Zecca, difensore del sindaco Di Martino: “Ricostruzione dei fatti che dimostreranno l’innocenza del mio cliente”
Praiano, Costiera amalfitana. E’ attesa per oggi pomeriggio la fine dell’interrogatorio del sindaco di Praiano, Giovanni Di Martino, che in questi minuti è giunto nelle aule del Tribunale di Salerno. “Più che di linea difensiva parlerei di ricostruzione dei fatti che dimostreranno l’innocenza del mio cliente – ci ha raccontato l’avv. Zecca, difensore del sindaco – , fatti che saranno ricostruiti con indagini circostanziate che chiederemo nello specifico alla Procura”. “In seguito alle nostre richieste forse ci vorranno alcuni giorni per la decisione, il tempo di fare le indagini e fornire la documentazione probatoria al magistrato – ha aggiunto.”
Il primo cittadino di Praiano, ricordiamo, è finito in manette ed agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione in flagranza di reato. I fatti che avrebbero determinato l’arresto, stando a quanto si apprende da una nota della Questura, fanno riferimento alla denuncia sporta, presso gli uffici della squadra mobile di Salerno, nella serata di giovedì, da un libero professionista che avrebbe rivelato la richiesta concussiva nei suoi confronti da parte del sindaco del piccolo comune della Divina. L’uomo che ha denunciato la richiesta concussiva nei suoi confronti da parte del sindaco, lo scorso mese di maggio, pare avesse appreso che sarebbero stati effettuati dei lavori sulla rete fognaria principale e del fatto che il Comune stava per eseguire degli scavi proprio in prossimità dell’entrata del suo parco. Nel pomeriggio di mercoledì 3 giugno, l’amministratore del condominio sarebbe stato contattato direttamente dal sindaco di Praiano e invitato a raggiungerlo presso la residenza municipale. E nel corso del colloquio. stando a quanto denunciato agli uomini della mobile di Salerno gli avrebbe chiesto, «per regolarizzare la pratica ed evitare possibili ripercussioni amministrative e pecuniarie e lungaggini burocratiche, la cifra in contanti di 250»
Potrebbe essere proprio l’abusivismo edilizio in Costiera il perno sul quale la procura potrebbe decidere di affidare, alla Mobile, una delega di indagine partendo proprio dal caso Praiano. Del resto l’uomo che avrebbe denunciato Di Martino avrebbe dovuto risolvere, con il pagamento di quella tangente, alcune problematiche relative al sistema fognario dello stabile e al suo allaccio alle tubature comunali. Insomma, probabilmente, per sanare un abuso edilizio o, comunque, una irregolarità. Sotto la lente di ingrandimento della polizia, dunque, potrebbero ora finire tutte quelle costruzioni di fatto nate come abusive e poi sanate.