Praiano. La difesa del sindaco “Si allarghino le indagini su tutti”
Praiano ( Salerno ) . Continua a tener banco la vicenda del clamoroso arresto del sindaco della cittadina della Costiera amalfitana, anche presidente della conferenza dei sindaci della Costa d’ Amalfi, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che ci sarà solo la prossima settimana.
«Chiederò indagini approfondite su tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda: se non lo farà la procura, lo farà la difesa». L’avvocato Antonio Zecca, legale di fiducia del sindaco di Praiano Giovanni Di Martino, non si sbilancia su quanto accaduto ma avvisa che è pronto a chiedere alla procura di Salerno indagini suppletive sulla vicenda di concussione che vede indagato il proprio assistito. «Sarà paradossale la mia affermazione per chi non conosce i fatti – afferma il legale – ma il mio cliente si è comportato bene e, quando verrà analizzata la vicenda nel suo complesso, tutti capiranno il perché» riporta Petronilla Carillo su Il Mattino di Napoli . Intanto il sindaco, arrestato dalla Squadra mobile (agli ordini di vicequestori Marcello Castello ed Ennio Ingenito), resta agli arresti domiciliari in attesa che venga fissato l’interrogatorio di garanzia che, a questo punto, dovrebbe tenersi agli inizi della prossima settimana. Ma gli uomini della Mobile sono al lavoro per capire se si siano verificati in passato altri episodi di concussione: la cifra che l’imprenditore avrebbe dovuto consegnare al primo cittadino, 250 euro, è piuttosto esigua e su questo, ora, ci sono approfondimenti investigativi. Potrebbe essere proprio l’abusivismo edilizio in Costiera il perno sul quale la procura potrebbe decidere di affidare, alla Mobile, una delega di indagine partendo proprio dal caso Praiano. Del resto l’uomo che avrebbe denunciato Di Martino avrebbe dovuto risolvere, con il pagamento di quella tangente, alcune problematiche relative al sistema fognario dello stabile e al suo allaccio alle tubature comunali. Insomma, probabilmente, per sanare un abuso edilizio o, comunque, una irregolarità. Sotto la lente di ingrandimento della polizia, dunque, potrebbero ora finire tutte quelle costruzioni di fatto nate come abusive e poi sanate. L’inchiesta è partita dalla denuncia di un amministratore di condominio il quale, secondo il racconto fatto agli uomini della Mobile, lo scorso maggio, avrebbe appreso che sarebbero stati effettuati dei lavori sulla rete fognaria principale e che il Comune stava per eseguire degli scavi in prossimità dell’entrata del suo parco. Così avrebbe provveduto a incaricare il proprio tecnico di concordare con la ditta esecutrice dei lavori l’intervento di riparazione, poi eseguito, sulla rete fognaria nella parte di pertinenza del condominio. Nel pomeriggio di mercoledì 3 giugno, però, sarebbe stato contattato direttamente dal sindaco di Praiano e invitato a raggiungerlo al Comune. Nel corso del colloquio «per regolarizzare la pratica ed evitare possibili ripercussioni amministrative e pecuniarie e lungaggini burocratiche, la cifra in contanti di 250». Di qui la denuncia e, su indicazione dei poliziotti, l’appuntamento con il sindaco. Appuntamento al quale vi erano anche alcuni agenti.