Sequestrati molluschi contaminati, controllate attività nella zona vesuviana e nella penisola sorrentina
Continua il lavoro incessante della Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che stamane ha controllato e scoperto numerose attività del Vesuviano e della Penisola che vendevano cozze, vongole, tartufi e molluschi vari di dubbia provenienza e/o pescati alla foce del Sarno, zona potenzialmente pericolosa alla salute umana. Sequestrati 7 quintali di prodotti ittici sprovvisti di fattura o documento accompagnatorio. Il personale della Guardia Costiera ha elevato 5 verbali amministrativi per un totale di 8.500 euro di sanzione oltre al deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di tre soggetti pluripregiudicati, ai quali tra le varie ipotesi di reato, è stata contestata anche quella dell’attentato alla salute pubblica. Ivan Savarese, comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare, ha così dichiarato: “Il rischio è che le vongole pescate nella melma, nel tratto di mare alla foce del fiume Sarno, possano arrivare, anche attraverso i canali ufficiali, sulle nostre tavole e essere dannose per le nostre famiglie. Le vongole sono molluschi filtratori e tutte le sostanze nocive, compresi i metalli pesanti, rimangono all’interno. Da questo si capisce la pericolosità di mangiare questi prodotti che purtroppo non seguono i controlli sanitari previsti ed in particolare i procedimenti di stabulazione presso i centri autorizzati”.